Tromso, Skibotn, Narvik, Hamaroy

Abbiamo avuto l'impressione che qui ti facciano pagare, a caro prezzo, pure l'aria fresca che respiri. Avendo letto molto sulla Norvegia prima di partire eravamo pronti a prezzi più cari che in Italia, ma venendoci in prima persona e facendo i turisti abbiamo compreso i moniti dei racconti di viaggio. Ci siamo chiesti: quanto percepisce di stipendio un norvegese? Nei prossimi giorni cercheremo di indagare

Tromso, Skibotn, Narvik, Hamaroy

23 agosto – Tromso – Alta (km 450)

Stamattina avremmo voluto fare un salto nella panetteria di ieri, ma apre alle 9 e noi abbiamo tanti km da fare. Stasera siamo a dormire a Alta presso l'Alta River Camping in una spaziosa camera doppia con bagno e doccia che abbiamo prenotato su internet a 500nok a notte. Alta è la nostra ultima tappa prima di arrivare a Capo Nord, domani infatti dormiremo proprio sull'isola di Mageroya.

Per quanto riguarda la temperatura siamo stupiti di quanto faccia "caldo" o "poco freddo". Alle 18.30 la macchina segnava 19° e oggi, con la pioggia, è scesa al massimo a 14°. Sinceramente pensavamo peggio e ci siamo portati l'abbigliamento adeguato, al momento la giacca a vento è servita soltanto per il whale safari.

Tornando ai km fatti oggi, davvero tanti, non possiamo consigliare un luogo interessante in cui poter far sosta. Il nostro obiettivo era di arrivare presto ad Alta, dunque abbiamo viaggiato decisi. Dopo aver sistemato i bagagli nella nostra casetta e aver pagato, ci siamo recati presso l'Alta Museum (facilmente trovabile per le numerose indicazioni, è proprio sul mare). Diciamo di essere studenti e paghiamo 140nok in due, ci danno pure un libricino-guida in italiano. Dopo una breve sosta all'esposizione accanto alla biglietteria iniziamo il percorso che è di circa 3km ed è fattibile in 1h30' fermandosi in ogni punto. È molto bello, immerso nel verde e con vista Altafjord; cerchiamo di unirci a un gruppo di Italiani per ascoltare la loro guida, ma stanno finendo il giro. Le incisioni rupestri sono davvero molte, ben conservate nonostante siano a cielo aperto.

Terminato il percorso all'Alta Museum decidiamo di mangiare la pizza per cena e, visto che disponiamo di un forno, andiamo a comprarcele surgelate alla COOP. Nel frattempo ne approfittiamo per fare il pieno di benzina, il prezzo è più basso che in altri posti (10,80nok/l).

Prima di rientrare in campeggio per la cena, leggiamo sulla nostra guida che appena 7km più avanti c'è un allevamento di Huskey molto importante nella zona. Decidiamo di andare a vedere e, grazie ai proprietari gentilissimi, riusciamo anche a entrare nel recinto con i cani. È l'ora della corsa serale e i cani vengono liberati e preparati con l'imbracatura per trainare la slitta. In tutto ci saranno stati 40 cani, comprese due gabbie con cuccioli più o meno grandi, ed erano davvero belli. Dopo che i padroni sono partiti con la muta di cani a tutta velocità, siamo rimasti ancora un po' con i cuccioli. Abbiamo aspettato i padroni per ringraziarli per la disponibilità e siamo arrivati in campeggio. Dalla finestra della nostra casetta si vedono molto bene, la sera all'imbrunire, i pescatori in cerca di salmoni, infatti si affaccia proprio sul fiume Altaelva.

Le pizze erano buone e ci hanno fatto sentire più vicini alla cucina italiana. Qui la gente mangia tanti panini (hamburger, hot-dog), snack dolci e salati, caramelle e bibite. Misero nei supermercati è lo spazio dedicato a frutta e verdura. Abbiamo incontrato due ragazzi di Rimini in dirittura d'arrivo per Capo Nord, ci siamo confrontati sulle rispettive avventure in Norvegia fino ad oggi.

Probabilmente li incontreremo anche domani...

24 agosto – Alta – Nordkapp – Skibotn (km 800)

Siamo finalmente arrivati al Strandbu Camping di Skibotn, la giornata finisce alle 00.20 dopo 800km percorsi da Alta fino a Nordkapp e poi a scendere lungo la E6 fino a Skibotn. La tappa di oggi doveva essere Alta-Nordkapp, visita alla rupe di capo Nord e notte a Honningsvag presso l'Hotel Arran. Ma non è andata così...Siamo arrivati al "casello" per Capo Nord verso le 14.30, dopo aver percorso il comodo tunnel sottomarino che collega la Norvegia all'isola Mageroya dove
si trova Capo Nord. Intorno a noi solo nebbia e un vento che letteralmente portava via, ogni tanto si metteva anche a piovere.

Il casellante ci dice che Capo Nord è appena 200m oltre, ma dobbiamo credergli sulla parola perché si vede assolutamente nulla. In più (brutta sorpresa) ci dice che dobbiamo pagare 380nok per auto e due persona, circa 45€.

Siamo stati assaliti da mille dubbi: andare, pagare e vedere la stessa nebbia oppure girare la macchina e fregarcene di Capo Nord? Praticamente abbiamo impiegato mezz'ora per decidere, alla fine abbiamo optato per la seconda soluzione scegliendo di non dare troppa importanza al punto geografico di Capo Nord. Noi fin là ci siamo arrivati, ma per il pessimo tempo abbiamo rinunciato a fare il passo conclusivo. Nel frattempo hanno raggiunto la meta due ragazzi italiani della zona di Torino, arrivati fin lassù in bicicletta e, con loro, abbiamo fatto due chiacchiere e la foto sotto il cartello stradale indicante "Nordkapp". Stavamo per iniziare la discesa quando due ragazzi autostoppisti polacchi ci hanno chiesto un passaggio: li abbiamo portati fino a Honningsvag e noi abbiamo proseguito verso sud. Ci siamo rifatti il tunnel, alla modica cifre di 186nok a viaggio, e siamo rientrati sulla E6. Nel frattempo abbiamo deciso, cartina alla mano, di modificare leggermente il nostro programma di viaggio dei giorni che ci rimangono. Piuttosto di stare a dormire in luoghi in cui non c'è nulla da vedere o visitare, ma semplicemente tappe lungo la E6, si è scelto di rientrare subito ad Alta per valutare, consultando Internet (gratis all'ufficio turistico), le previsioni del tempo dei prossimi giorni e magari tornare alle Lofoten.

Detto e fatto: il 26 e 27 danno bel tempo, domani pioggia ma sarebbe stata una giornata di trasferimento.

Erano le 19.45 a Alta e siamo partiti per Skibotn, quasi 300km. Siamo arrivati qui per le 23.30, stanchi ma soddisfatti dei km macinati. Oltre tutto la sera è possibile viaggiare a velocità più elevate del solito, anche i norvegesi lo fanno e ci sono meno macchine. Sinceramente temevamo di non trovare più nessuno ad accoglierci nei campeggi, ma ancora una volta il popolo norvegese ci ha stupiti. Sulla porta della reception c'era un foglio che indicava il n° della casetta libera e il prezzo, più sotto c'era scritto che le chiavi erano nella porta e "you pay later". Praticamente liberi di scegliere ci siamo diretti verso la sistemazione più economica a 350nok e in 10 minuti avevamo un letto per dormire.

Davvero incredibile quanta fiducia abbiano reciprocamente i norvegesi! La nostra casetta comunque ha 5 posti letto, frigo e fornello elettrico, a disposizione c'è anche una cucina, ma noi siamo arrivati tardi e abbiamo saltato cena. Ora andiamo a dormire, domani sarà di nuovo lunga.

25 agosto – Skibotn – Narvik – Hamaroy (km 550 + Skarberget-Bognes 103nok)

... La cabin in cui abbiamo dormito la notte scorsa non era proprio il massimo come pulizia, ma ci è andato bene il prezzo e che fosse libera. Paghiamo il pernottamento, riprendiamo la rotta verso sud e raggiungiamo Narvik. La città è nulla di speciale, c'è un importante porto commerciale dominato dalla famosa ferrovia che trasporta ferro, e altri prodotti di estrazione, dalla vicina Svezia. A noi interessava trovare una banca per fare, si spera, l'ultimo cambio. Nella piazza centrale che dà sul porto c'è il solito mercato del pesce, negozi e vari chioschetti, sembra che sulla città aleggi una strana nebbiolina, ma il tempo è sereno. Probabilmente tutto il ferro che arriva e viene lavorato crea una sorta di polvere che, presumiamo, non faccia tanto bene alle persone che ci vivono. Ma tutto ciò porta lavoro e soldi, infatti Narvik dà proprio l'impressione di essere una città ricca.

Noi invece stiamo diventando sempre più poveri, facendo tanti km siamo sempre in cerca di un benzinaio "economico". Se ne trovano a 9,90nok/l, ma anche a 12,90nok/l come alle Lofoten. Mediamente cerchiamo di tenerci sotto 11,00nok/l per fare il pieno.

Ieri tour-de-force e oggi di nuovo, domani staremo più tranquilli. Dopo Narvik lungo la E6 abbiamo svoltato per la strada che porta, a Skutvik con l'obiettivo di dormire in zona per essere comodi domani mattina per prendere il traghetto per le isole Lofoten.

Abbiamo trovato una buona sistemazione presso il Sommersel Feriesenter di Hamaroy in una casetta molto carina e spaziosa al prezzo di 360nok a notte. Chiediamo se possono farci cuocere le solite due pizze surgelate visto che non c'è il forno, accettano e andiamo a comprarle nella SPAR sulla strada per Skutvik.

Dopo esserci tolti la fame e aver ringraziato la signora della reception rientriamo in stanza per fare il programma di domani. Speriamo sia valsa la pena di cambiare itinerario e ritornare ancora due giorni alle Lofoten, ci sono piaciute veramente molto nonostante la pioggia e ci auguriamo il sole per domani e dopodomani.

Oggi pomeriggio abbiamo avuto un momento di rabbia verso il carovita qui in Norvegia. Pensavamo di spendere un po' meno complessivamente, tenendo presente che abbiamo viaggiato sempre low-cost e prenotato gli hotel/B&B/camping direttamente rivolgendoci ai proprietari e senza intermediazioni di tour operator. In sostanza le spese che stiamo facendo riguardano il cibo (supermercato o fast-food), la benzina, i traghetti, i pernottamenti e le visite. Assolutamente è vietata ogni trasgressione se si vuole stare in un certo budget...quindi niente souvenir.

Stasera ci siamo resi conto che, dormendo in casette di legno nei campeggi, si riesce a risparmiare in modo considerevole. In due notti in campeggio, confrontando con quanto avremmo speso in un modesto alberghetto o B&B, siamo già riusciti a risparmiare 91€ in due. Ovviamente anche per le prossime due notti alle Lofoten faremo alla stessa maniera e così potremo pagarci il viaggio in traghetto.

Non che avessimo speso eccessivamente le notti precedenti, ma probabilmente avessimo cercato solo sistemazioni in campeggi avremmo potuto permetterci qualche cena al ristorante.

Ecco il consiglio: stare lontani da catene alberghiere e hotel di qualsiasi tipo, se si viaggia in estate è possibile trovare sistemazioni più economiche in cui si riesce anche a cucinare; voli low-cost, dormire in campeggio e guidare un'auto a noleggio è, forse, un buon modo per "girare la Norvegia spendendo poco". Il problema, secondo noi, è che qui chiedono 70-80€, ma anche molto di più, e ti danno una stanza che, onestamente, non li vale sia come spazio che come pulizia, arredamento e servizi. Il rapporto qualità/prezzo è diverso, qui si trovano sistemazioni davvero spartane (come ieri sera a Skibotn) a 45€ o stanze a 80€ in B&B bruttini (vedi le notti a Tromso). Non pretendiamo di dormire a prezzi stracciati al Grand Hotel, ma semplicemente camere che valgano veramente i soldi che ti chiedono. >> avanti >>

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