Norme sulla velocità. Pericolo o intralcio alla circolazione. Limiti di velocità e distanza di sicurezza

Quali sono le norme sulla velocità previste dal Codice della Strada, i limiti e le distanze di sicurezza da rispettare per una corretta circolazione

Norme sulla velocità. Pericolo o intralcio alla circolazione. Limiti di velocità e distanza di sicurezza
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Norme sulla velocità. Pericolo o intralcio alla circolazione. Limiti di velocità e distanza di sicurezza

Il Codice della Strada, in Italia, prescrive norme sulla velocità da rispettare in base al tipo di veicolo che si guida e di strada che si percorre. Vediamo tutti i limiti di velocità da rispettare e ogni regola che bisogna sapere a riguardo.

Norme sulla velocità: cartelli stradali
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Norme sulla velocità: la tolleranza sul limite

In Italia esistono autovelox e dispositivi simili che servono per rilevare la velocità dei veicoli in transito. In questi casi, al valore che viene segnalato dall’apparecchio di controllo deve essere applicata una riduzione del 5%, con un minimo di 5 km/h.

Questo significa che, secondo la normativa, esiste una tolleranza sulle multe per eccesso di velocità pari al 5% della velocità effettivamente tenuta dal veicolo captato dall'autovelox, non inferiore alla soglia minima di 5 km/h.

Esiste una velocità minima?

Siamo soliti parlare di velocità massima: limiti oltre i quali si rischiano multe anche molto salate. Quello che non viene considerato spesso però è il limite minimo di velocità, a cui è necessario comunque fare attenzione. All’articolo 141 del Codice della Strada viene indicato anche l’obbligo di non circolare troppo lentamente.

In particolare, si legge, al comma 6: “Il conducente non deve circolare a velocità talmente ridotta da costituire intralcio o pericolo per il normale flusso della circolazione”, e al comma 11: “Chiunque viola le [altre] disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 168”.

Da ciò si evince quindi che non esiste un limite di velocità minimo, sono gli enti proprietari della strada a dover fissare una soglia sotto la quale i veicoli non possono circolare.

Quando viene prescritto un limite minimo di velocità, deve essere segnalato con appositi cartelli stradali d’obbligo di colore blu, con indicata la velocità in km/h in bianco. Lo stesso segnale viene ripresentato con una barra rossa sopra il numero che indica la velocità minima, nel momento in cui l’obbligo termina.

Qual è la velocità massima consentita

Secondo quanto viene prescritto dal Codice della Strada per quanto riguarda le norme sulla velocità, il limite massimo, per garantire la sicurezza della circolazione e la tutela della vita umana, non deve superare:

  • 130 km/h per le autostrade;
  • 110 km/h per le strade extraurbane principali;
  • 90 km/h per le strade extraurbane secondarie ed extraurbane locali;
  • 50 km/h nei centri abitati.

Nelle strade urbane è possibile passare a 70 km/h, se le caratteristiche costruttive e funzionali lo permettono e con appositi segnali.

Sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, gli enti proprietari o concessionari hanno la facoltà di aumentare il limite massimo di velocità fino a 150 km/h, se:

  • dotate di apparecchiature omologate per il calcolo della velocità media di percorrenza (come i tutor);
  • se le caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato lo consentono;
  • con installazione degli appositi segnali;
  • se l’intensità del traffico, le condizioni atmosferiche prevalenti e i dati d'incidentalità dell'ultimo quinquennio lo permettono.

In caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi entità, la velocità massima consentita passa a:

  • 110 km/h per le autostrade;
  • 90 km/h per le strade extraurbane principali.

Per i neopatentati, la velocità massima è:

  • 100 km/h in autostrada;
  • 90 km/h sulle strade extraurbane principali,

secondo l’articolo 117 del Codice della Strada, per i primi 3 anni dal conseguimento della patente.

Cosa dice l'art. 142 del Codice della Strada

L’articolo 142, oltre alle norme sulla velocità appena scritte, aggiunge che - entro i limiti massimi suddetti - gli enti proprietari della strada possono fissare limiti di velocità minimi e massimi differenti, previa segnalazione apposita, in determinate strade e tratti di strada (seguendo le direttive del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), ma devono adeguare tempestivamente i limiti, nel caso in cui vengano meno le cause che hanno permesso di disporre di nuovi limiti particolari.

E non è tutto, perché nell’articolo 142 del Codice della Strada possiamo anche leggere altre limitazioni ad alcune particolari categorie di veicoli, che hanno l’obbligo di non superare le velocità indicate di seguito:

  • i ciclomotori non possono viaggiare oltre i 45 km/h;
  • gli autoveicoli o i motoveicoli usati per il trasporto merci pericolose che rientrano nella classe 1 (accordo di cui all'articolo 168, comma 1) quando viaggiano carichi, devono rispettare i 50 km/h di velocità massima fuori dai centri abitati e di 30 km/h nei centri abitati;
  • le macchine agricole e operatrici hanno il limite massimo di 40 km/h se montati su pneumatici o su altri sistemi equipollenti, di 15 km/h in tutti gli altri casi;
  • i quadricicli 80 km/h fuori dei centri abitati;
  • i treni costituiti da un autoveicolo e da un rimorchio di cui alle lettere: 70 km/h fuori dei centri abitati, 80 km/h sulle autostrade;
  • gli autobus e i filobus di massa complessiva a pieno carico superiore a 8 t: 80 km/h fuori dei centri abitati, 100 km/h sulle autostrade;
  • gli autoveicoli per trasporto di cose o altri usi, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t e fino a 12 t: 80 km/h fuori dei centri abitati, 100 km/h sulle autostrade;
  • gli autoveicoli per trasporto di cose o altri usi, di massa complessiva a pieno carico superiore a 12 t: 70 km/h fuori dei centri abitati, 80 km/h sulle autostrade;
  • gli autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 5 tonnellate usati per il trasporto di persone ai sensi dell'art. 82, comma 6: 70 km/h fuori dei centri abitati, 80 km/h sulle autostrade;
  • i mezzi d'opera a pieno carico: 40 km/h nei centri abitati, 60 km/h fuori dei centri abitati.

Cosa succede se superi di 10 km/h il limite di velocità

Secondo le norme sulla velocità prescritte dal Codice della Strada, coloro che non rispettano i limiti di velocità previsti dalla legge rischiano sanzioni più o meno gravi.

Chi supera i limiti massimi di velocità:

  • di non oltre 10 km/h, rischia una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 42 a 173 euro;
  • di oltre 10 km/h e non oltre 40 km/h, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 173 a 694 euro;
  • di oltre 40 km/h ma non oltre 60 km/h rischia una multa da 543 a 2.170 euro più la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi;
  • di oltre 60 km/h è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da un minimo di 845 a un massimo di 3.382 euro. Da questa violazione, oltre alla multa, consegue anche un’altra sanzione amministrativa, che prevede la sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi.

Distanza di sicurezza

L’articolo 149 del Codice della Strada prevede che i veicoli, durante la marcia, tengano una distanza di sicurezza dal veicolo che precede tale da garantire l'arresto tempestivo del mezzo in ogni caso, evitando collisioni.

Le regole:

  • fuori dei centri abitati, in caso di divieto di sorpasso solo per alcune categorie di veicoli, tra questi deve essere tenuta una distanza non inferiore a 100 metri (non vale nei tratti di strada con due o più corsie per senso di marcia);
  • in caso di macchine sgombraneve o spargitrici in azione, i veicoli devono procedere con la massima cautela e mantenere una distanza di sicurezza da queste macchine mai inferiore a 20 m.

Chi non rispetta le disposizioni del Codice rischia una multa da 42 a 173 euro.

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