Non fumarti la vita! Oncologi e calciatori a scuola per insegnare la prevenzione
Di Marta Ferrucci.Tabagismo sotto accusa: il 22% delle ragazze inizia tra i 14 e i 15 anni. Chi inizia con “le bionde” a 15 anni, tra l’altro, ha il triplo di probabilità di sviluppare da adulto il cancro al polmone rispetto a chi inizia 10 anni più tardi.Il campione del Milan spiega come le regole dello sport valgano anche per battere i tumori. L’iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e FMSI. Sul sito del progetto grande successo per il “Quiz della salute”
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“Se si parla di salute non c’è da scherzare, anche per un napoletano verace come me.
Quindi ragazzi, non fumate! Non serve a nulla e vi fa solo male.
Se sono arrivato fin qui lo devo a una vita di sacrifici e rispetto delle regole.
Sono valori che metto in pratica tutti i giorni e che cerco di trasmettere a chi mi sta intorno.
Oggi tocca a voi!”.
I DANNI DEL FUMO >>
A salire in cattedra davanti agli studenti milanesi è il campione rossonero Antonio Nocerino, professore per un giorno all’Istituto “Vilfredo Pareto” per la prima tappa della terza edizione del progetto “Non fare autogol”.
Dopo il successo delle prime due stagioni, torna la campagna promossa dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga dai tumori.
“La prevenzione del cancro passa sempre di più dai giovani – sottolinea il prof.
Stefano Cascinu, Presidente AIOM –: pochissimi sanno che adottare un corretto stile di vita, fin da una giovane età, mette al riparo l’organismo dall’insorgenza di malattie e disturbi.
TEMA SUI DANNI PROVOCATI DAL FUMO >>
Il fumo è uno dei fattori di rischio più diffusi: basti pensare che il 16% dei ragazzi e il 22% delle ragazze iniziano a fumare tra i 14 e i 15 anni.
Chi inizia con “le bionde” a 15 anni, tra l’altro, ha il triplo di probabilità di sviluppare da adulto il cancro al polmone rispetto a chi inizia 10 anni più tardi.
In questo senso sensibilizzare e informare i teenagers nel modo giusto può avere un ruolo fondamentale”.
Per ribadire il concetto al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI).
APPUNTI SU APPARATO RESPIRATORIO E FUMO >>
Un vero e proprio “Tour della prevenzione oncologica” in 16 città, con i più importanti campioni del nostro torneo: da Nocerino a Chiellini, da Cambiasso a Diamanti, fino a Balzaretti, con il CT della Nazionale Cesare Prandelli. “Per noi è un onore partecipare a progetti di questa portata – dichiara il calciatore del Milan Antonio Nocerino –, soprattutto perché in questo modo rappresentiamo un modello positivo per i ragazzi e cerchiamo di dimostrare che anche noi calciatori, fuori dal campo, possiamo fare qualcosa di buono”. Nelle prime due edizioni, grazie anche al contributo di Pato, Legrottaglie, Miccoli, Gilardino, Palombo, De Sanctis, Perrotta, El Shaarawy, Chiellini, Giovinco, Montella, Rocchi, che completano la “squadra della prevenzione” dell’AIOM, sono stati raggiunti migliaia di studenti dal vivo e on line.
Il progetto Non fare autogol, la cui terza edizione è resa possibile da un educational grant di Bristol-Myers Squibb, può contare su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani: dalle pagine facebook (http://www.
facebook.
com/NonfareAutogol) e twitter (http://twitter.
com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.
TESINA: VIZI DI IERI E DI OGGI >>
I nuovi casi di cancro nel 2012 in Italia saranno 364mila (erano 360mila nel 2011): 202.500 (56%) negli uomini e 162.000 (44%) nelle donne.
In Lombardia nel 2010 si sono registrati 47.148 nuovi casi di tumore e 21.879 decessi.
In totale in Regione vivono 383.598 persone con un tumore.
“Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+30%) rispetto al Sud – afferma il prof.
Cascinu –, ma complessivamente nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione.
Il 61% delle donne e il 52% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi.
Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, e alla maggiore efficacia delle terapie, o le campagne di sensibilizzazione e prevenzione come il progetto Non fare autogol”.