No a verifiche e interrogazioni a raffica nelle ultime settimane di scuola

Verifiche e interrogazioni a raffica? Il rischio c'è. Preferire le attività di recupero della socialità, l'invito della sociologa

No a verifiche e interrogazioni a raffica nelle ultime settimane di scuola
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VERIFICHE E INTERROGAZIONI A RAFFICA

Con la riapertura delle scuole del 26 aprile gli studenti hanno piano piano ripreso la loro routine scolastica, fatta anche di verifiche e interrogazioni. I compiti in classe e le interrogazioni non mancavano durante la DAD ma in presenza sono certamente un'altra cosa. In queste ultime settimane che separano gli studenti dall'ultimo giorno di scuola, il rischio di passare da una verifica all'altra c'è, ma non è esattamente un bene per gli studenti.

A sostenerlo è la sociologa Chiara Saraceno, sentita da Repubblica, che invita gli insegnanti a non concentrarsi sulle verifiche a raffica ma a preferire attività che si sono perdute durante i mesi di DAD, come quelle di laboratorio, i lavori di gruppo. In generale il recupero della socialità, che dalla riapertura delle scuole a settembre è venuta a mancare a causa dell'alternarsi di chiusure e riaperture. Un altro rischio è quello di ritrovarsi a fare le corse per finire il programma entro gli scrutini finali, che quest'anno potrebbero essere ancitipati addirittura al 1 giugno. Insomma, non saranno settimane facili per gli studenti, specie per quelli impegnati nella preparazione degli esami di Stato, quello di terza media e la maturità 2021.

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