Napoleone Bonaparte: vita e imprese

La vita di Napoleone Bonaparte: la sua storia, curiosità sulla biografia, le imprese e la morte del condottiero che fondò il primo impero francese
Napoleone Bonaparte: vita e imprese
ansa

1La vita di Napoleone Bonaparte

«Chi ha paura d'essere battuto sia certo della sconfitta». Queste parole di Napoleone Bonaparte riassumono alla perfezione il suo ruolo di fondatore del Primo Impero francese e grande condottiero. Napoleone seppe conquistare il potere in Francia e sottomettere buona parte d'Europa, creando una leggenda che non si è spenta nemmeno dopo la sua morte, avvenuta il 5 maggio del 1821. 

2Napoleone: gli inizi e il colpo di Stato

Napoleone attraversa le Alpi il 20 maggio 1800. Dipinto di Jacques Louis David
Fonte: ansa

Napoleone Bonaparte nacque nel 1769 ad Ajaccio, in Corsica, da una famiglia della piccola nobiltà. Dopo aver frequentato la scuola militare di Parigi, divenne tenente d'artiglieria nel 1794. Di sentimenti repubblicani e divenuto generale, nel 1796 sposò Giuseppina, donna di sei anni più grande e già madre di due figli.

A soli 26 anni, gli fu affidato il comando dell'armata francese impegnata nella Campagna d'Italia contro gli Austriaci, padroni dell'Italia del Nord dal Settecento e che facevano parte di una coalizione di potenze unite per sconfiggere la Francia rivoluzionaria.
Napoleone attaccò la Repubblica di Genova e il Piemonte e nel maggio 1796 ottenne la Savoia e la contea di Nizza, prima di mettere in fuga l'esercito austriaco e di entrare da liberatore a Milano.  

Tra 1796 e 1797 Napoleone occupò l'Emilia e la Romagna e arrivò vicino a Vienna. Ottenuto un armistizio con l'Austria, guadagnò Avignone dallo Stato pontificio.
Nell'Italia del Nord conquistata sorsero delle repubbliche, che furono abbandonate da Napoleone e governate sotto il pugno di ferro dell'occupazione militare francese.  

Presa l'Italia, il Direttorio affidò a Napoleone l'incarico di attaccare l'Inghilterra. Non potendo pensare a un'invasione attraverso la Manica, Napoleone scelse di occupare l'Egitto, possedimento turco, ma adatto per colpire gli interessi economici inglesi. Il condottiero preparò bene la campagna d'Egitto: scelse i soldati più pronti fisicamente a sopportare il caldo e allestì la flotta. Sbarcò in Egitto nel 1798 presentandosi come un liberatore e sconfiggendo i Mamelucchi nella battaglia delle Piramidi.         

Ritratto dei tre consoli della Repubblica (Napoleone al centro).
Fonte: ansa

La situazione politica in Francia continuava però ad essere instabile: la distruzione della flotta francese operata dall'ammiraglio inglese Horatio Nelson provocò una ripresa delle attività contro il Direttorio.
A metà ottobre del 1799, mentre veniva creata la seconda coalizione antifrancese composta da Austria, Prussia, Inghilterra e Russia, Napoleone rientrò in Francia dove pose fine alla crisi politica con il colpo di stato del 18 Brumaio.
Il Direttorio fu esautorato e la Francia fu affidata a un consolato di tre Membri: Napoleone, primo console, Charles-Maurice de Talleyrand, ex vescovo, e Joseph Fouché, ex Giacobino.    

3Da console a imperatore

Ritratto dell'Imperatore Napoleone Bonaparte eseguito da A. G. de Roussy-Trioson
Fonte: ansa

Fondato sul ruolo avuto dall'esercito nel colpo di stato, il potere di Napoleone fu sancito dalla Costituzione dell'anno VIII, con la quale venne rafforzato il potere del primo console.     

Sconfitte le opposizioni più radicali composte sia dai sostenitori del ritorno della monarchia - e in particolare di Luigi XVIII, fratello del decapitato Luigi XVI - sia dai Giacobini, che nel 1800 cercarono di uccidere Napoleone con una bomba, il consolidamento del potere napoleonico restò legato alle vittorie militari contro la seconda coalizione antifrancese.    

Nel 1801 Napoleone firmò la pace con Austria e Inghilterra. Nello stesso anno, per rafforzare il potere, siglò il concordato con la Chiesa di Roma: il Cattolicesimo fu riconosciuto religione non di Stato, ma della maggioranza dei Francesi, e la Chiesa di Roma riguadagnò in Francia importanti privilegi.   

Nel 1802, attraverso un plebiscito, Bonaparte si fece eleggere console a vita, ma non bastava.
Nel 1804 il popolo lo nominò imperatore. Si racconta che durante la cerimonia d'incoronazione nella cattedrale di Notre Dame a Parigi, Napoleone tolse la corona dalle mani di papa Pio VII, che stava per consacrarlo, ponendosela sul capo e affermando «Dio me l'ha data, guai a chi la tocca!».    

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4Il governo di Napoleone e l'espansione dell'Impero

Il governo di Napoleone in Francia si fondò su:   

  • Il senso di unità nazionale, rafforzato nella lotta contro le varie coalizioni antifrancesi che si formarono a partire dal 1800
  • La razionalità dell'opera di governo e l'accentramento del potere avviato attraverso la creazione dei prefetti, ufficiali che controllavano ogni distretto di Francia, e la redazione nel 1804 del Codice civile napoleonico, raccolta di leggi che affermava la centralità dello Stato e ribadiva i principi rivoluzionari di libertà personale e uguaglianza dei cittadini oltre alla laicità dello Stato
  • Un vasto consenso in grado di coinvolgere tutte le classi sociali anche attraverso la creazione di una scuola pubblica aperta a tutti.

Dal 1804 al 1809 cinque anni di guerre sconvolsero profondamente la carta geografica d'Europa.
  

Napoleone ordina l'attacco nella  battaglia di Austerlitz
Fonte: ansa

Nel 1805 sconfitti gli Austro-Russi ad Austerlitz, il dominio napoleonico si estese al Veneto, in Istria e Dalmazia e nel Regno di Napoli.
Lo stesso anno, la vittoria della flotta inglese di Nelson nella battaglia di Trafalgar segnò la rinuncia definitiva al progetto di invadere l'Inghilterra.     

Non potendo arrivare in Inghilterra, Napoleone decise nel 1806 di espandersi verso Oriente: creò la Confederazione del Reno e proclamò decaduto il Sacro Romano Impero.
Dopo aver sconfitto la Prussia la inserì con l'Olanda nell'Impero in costruzione e, per minare la potenza inglese, proclamò il Blocco Continentale, che stabilì il divieto per i Paesi europei di commerciare con l'Inghilterra.     

Il 1807 segnò l'apice della potenza francese: la pace di Tilsit con la Russia fece dello Zar Alessandro I un alleato.
Nel 1808 l'espansione francese trovò difficoltà in Spagna, ma l'anno seguente nuove vittorie sull'Austria portarono a nuove annessioni in Italia: Parma, la Toscana, l'Umbria e il Lazio caddero nelle mani dei Francesi, che trafugarono importanti opere d'arte, ma non la Gioconda, a differenza di quanto si crede, portata da Leonardo da Vinci in Francia nel 1517.      

Buona parte dell'Europa era guidata dall'Impero napoleonico, che si fondò sulla supremazia di un esercito composto da cittadini reclutati attraverso la leva obbligatoria.
Negli Stati conquistati o annessi, affidati a membri della famiglia di Napoleone, fu esteso il sistema amministrativo e giuridico francese, mentre l'economia venne sottoposta alle esigenze della Francia, contribuendo, insieme a un forte controllo militare, a far crescere l'ostilità antifrancese.    

Napoleone Bonaparte 15 foto
Napoleone Bonaparte

5La campagna di Russia, i Cento giorni e l'esilio

Il periodo relativamente pacifico tra il 1809 e il 1812 non portò a un consolidamento dell'Impero a causa dell'ostilità inglese e del papa e dalle nascenti opposizioni all'interno dei territori conquistati. L'alleanza con la Russia, rimasta indipendente, con un sistema di potere totalmente diverso da quello francese e che non aveva nulla da guadagnare dal Blocco Continentale, era in bilico.   

Nel 1812 Napoleone decise di costringere con la forza lo zar alla fedeltà e invase militarmente i territori russi con la Campagna di Russia.
L'avanzata francese, iniziata in estate, si protrasse sino al freddo inverno russo. Di fronte a un nemico che si rifiutava di trattare e che faceva terra bruciata tagliando le scorte a Napoleone, la forza dell'esercito e la recente invenzione da parte di un cuoco francese del cibo in scatola furono inutili. La campagna si risolse in una ritirata con 400 mila perdite.   

Napoleone firma la sua abdicazione a Fontainebleau il 4 aprile 1814.
Fonte: ansa

Una nuova coalizione tra Inghilterra, Russia, Prussia e Austria sconfisse i francesi a Lipsia nel 1813. La coalizione entrò in Francia e occupò Parigi.
Napoleone chiese la pace e abdicò andando in esilio all'Isola d'Elba: nel marzo 1814 salì al trono Luigi XVIII e venne restaurata la monarchia.      

Mentre le potenze vincitrici iniziavano la ridefinizione dei confini d'Europa attraverso il Congresso di Vienna, nel marzo del 1815 Napoleone fuggì dall'Elba e rientrò a Parigi, dove riassunse il potere e venne salutato da una folla in delirio. 
Iniziarono gli ultimi Cento giorni di governo di Napoleone, che si conclusero nel 1815 con la sconfitta di Bonaparte a Waterloo da parte delle potenze della coalizione.      

La Francia venne invasa dagli eserciti stranieri e Napoleone fu esiliato nell'isola di Sant'Elena dove morì il 5 maggio 1821.  

6Curiosità su Napoleone Bonaparte

Intorno alla figura di Napoleone girano voci, aneddoti, leggende... ad esempio si dice che fosse basso e che rubò all'Italia la Gioconda. A fronte di questo, spesso non si dà importanza alle importanti innovazioni che si fecero grazie a lui e che fanno parte della nostra quotidianità.        

  • Altezza di Napoleone - Si dice che Napoleone fosse basso ed effettivamente sembra che non superasse i 168 cm: tuttavia a quei tempi la statura media dei francesi era inferiore ad oggi e quella statura era assolutamente nella norma. Anzi, di 3 cm superiore alla media nazionale dei francesi dell'epoca. Quindi bassino rispetto ai canoni attuali ma non rispetto agli uomini del suo tempo.
  • Napoleone e la Gioconda - Non è neanche vero che Napoleone Bonaparte rubò la Gioconda durante la campagna d'Italia per portarla in Francia: in realtà la Gioconda qui ce la portò lo stesso Leonardo Da Vinci e successivamente il ritratto fu acquistato dal Re Francesco I. Infine, dalle stanze della moglie di Napoleone - Josephine -  dove fu appeso, passò al museo del Louvre.
  • L'invenzione del cibo in scatola - Grazie a Napoleone è stato inventato il cibo in scatola, un modo di conservare gli alimenti che veniva incontro alle sue esigenze belliche e che iniziò ad essere sperimentato proprio durante le campagne napoleoniche. Il pasticcere che inventò questo strumento di conservazione - tale Appert - che da quel giorno ha modificato le abitudini alimentari dell'Europa e poi del mondo, fu premiato con una ingente somma in denaro.
  • Il Codice Napoleonico - Sempre per suo volere è stato creato il Codice Napoleonico, ovvero il codice civile francese che influenzò tutti i codici successivi sia in Francia che in altri paesi del mondo. Con questo, Napoleone voleva rendere le leggi semplici, chiare e accessibili a tutti ma - soprattutto - eliminare soggettività e particolarismi tipici dell'antico regime.
  • Napoleone e la stele di Rosetta - Nel corso della campagna d'Egitto di Napoleone è stata rinvenuta la stele di Rosetta, una lastra di granito con lo stesso testo scritto in greco, domotico e con i geroglifici. Grazie alla stele, qualche anno dopo l'archeologo Champolion riuscì a decifrare i geroglifici consentendo agli studiosi del tempo di compiere un importante passo avanti nello studio della civiltà egizia.

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    Domande & Risposte
  • Quali paesi fanno parte dell’impero napoleonico?

    Regno d'Italia, Regno di Napoli, Province illiricheRegno d'Olanda, Confederazione del Reno, Ducato di Varsavia, Regno di Spagna e Repubblica di Danzica.

  • Come era organizzato l’impero napoleonico?

    Senso di unità nazionale, accentramento del potere e vasto consenso popolare.

  • Quando è nato Napoleone?

    Napoleone è nato il 15 agosto 1769.

  • Quando è stato incoronato Napoleone? 

    Napoleone è stato incoronato il 2 dicembre 1804.

  • Chi ha incoronato Napoleone?

    Napoleone si auto-incoronò imperatore dei francesi.

  • Cosa dice il codice napoleonico?

    Il Codice civile napoleonico è una raccolta di leggi che affermava la centralità dello Stato e ribadiva i principi rivoluzionari di libertà personale e uguaglianza dei cittadini oltre alla laicità dello Stato.