MoMA: storia, caratteristiche e opere del museo d’arte moderna e contemporanea più importante al mondo

Storia e protagonisti del MoMA, il museo d’arte moderna e contemporanea più importante e influente al mondo. Capolavori artistici della Collezione.
MoMA: storia, caratteristiche e opere del museo d’arte moderna e contemporanea più importante al mondo
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1Introduzione

Museum of Modern Art. Foto del 1950
Museum of Modern Art. Foto del 1950 — Fonte: getty-images

Il Museum of Modern Art di New York, noto semplicemente anche come MoMA, è il museo d’arte moderna e contemporanea più importante e influente al mondo, situato a Midtown Manhattan, sulla 53ª strada, tra la Quinta e la Sesta Avenue

Il MoMA contribuì notevolmente alla diffusione e allo sviluppo dell’arte del XX e del XXI secolo tanto che la sua collezione, composta di circa 150.000 opere, vanta i maggiori capolavori mondiali. Ogni anno il museo accoglie milioni di visitatori da tutto il mondo. 

2MoMA: inizi

2.1Fondazione

Abby Aldrich Rockefeller (1874-1948): collezionista d’arte e filantropa statunitense
Abby Aldrich Rockefeller (1874-1948): collezionista d’arte e filantropa statunitense — Fonte: getty-images

Nonostante New York stesse progressivamente diventando la capitale mondiale dell’arte, la città ancora non disponeva di uno spazio pubblico permanente che esponesse opere d’arte moderna e contemporanea

Questo vuoto fu colmato il il 7 novembre 1929, il primo giorno d’apertura del Museum of Modern Art, su iniziativa di tre collezioniste statunitensi: Abby Aldrich Rockefeller (1874-1948), Mary Quinn Sullivan (1877-1939) e Lillie Plummer Bliss (1864-1931), le cosiddette “The daring Ladies.

2.2Primi dieci anni

Da sinistra: Nelson Rockefeller, sindaco di New York La Guardia e il direttore del MoMA Alfred H. Barr Jr.
Da sinistra: Nelson Rockefeller, sindaco di New York La Guardia e il direttore del MoMA Alfred H. Barr Jr. — Fonte:

Fino al 1943 la direzione del MoMA fu affidata al giovane Alfred H. Barr Jr. (1902-1981). Da una parte egli allestì la collezione permanente e le mostre temporanee seguendo un impianto storiografico, dall’altra strutturò il museo secondo un indirizzo multi-disciplinare.

Per mancanza di finanziamenti, nei primi dieci anni il museo cambiò sede tre volte. La nuova casa del MoMA si stabilì alla Time & Life Building del Rockefeller Center, realizzata in stile internazionale dagli architetti Philip L. Goodwin (1885-1958) e Edward Durell Stone (1902-1978), aperta al pubblico il 10 maggio 1939.

3MoMA: 1939-2010

3.1Anni della guerra e del dopoguerra

Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, il MoMA svolse un ruolo attivo a sostegno dello sforzo bellico statunitense, organizzando programmi speciali, mostre ed eventi. Collateralmente, la collezione del museo si ampliava sempre di più accogliendo soprattutto opere di maestri europei.

Dagli anni del secondo dopoguerra in poi i programmi espositivi del MoMA divennero sempre più ambiziosi e di qualità: da un lato il museo allestiva grandi mostre retrospettive e/o antologiche e, dall’altro, mostre di aggiornamento sulle tendenze artistiche del momento.

3.2Seconda metà del XX secolo

New York City, ingresso al museo MoMA PS1
New York City, ingresso al museo MoMA PS1 — Fonte: getty-images

Nemmeno l’incendio che colpì il MoMA nel 1958 arrestò i suoi sviluppi: il museo ampliò sempre più la sua collezione, allargò i suoi spazi e intraprese la strada per diventare un’istituzione pubblica, riconoscimento che si concretizzò negli Anni Settanta e Ottanta

Infatti, nonostante dal punto di vista legale il MoMA fosse un ente privato, il museo assunse progressivamente ruolo e caratteristiche pubbliche, offrendo anche maggiori attività culturali rispetto ad altre istituzioni dello Stato. 

Il MoMA continuò a espandersi e a rinnovarsi: nel 1976 il museo prima si ingrandì con gli spazi del MoMA PS1 di Alanna Heiss (1943) e nel 1984 con i rifacimenti di Cesar Pelli (1926-2019). Dalla seconda metà del Novecento in poi il museo iniziò ad accogliere ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo. 

4MoMA: Anni Duemila

4.1Stato attuale

Torre 53W53 a Manhattan
Torre 53W53 a Manhattan — Fonte: getty-images

Tra il 2002 e il 2004 il museo fu completamente ammodernato e ridisegnato da Yoshio Taniguchi (1937), ampliando lo spazio del MoMA fino a 60.000 m² circa. Nel mentre, la collezione e le mostre del museo furono esposte al MoMA QNS, sede distaccata in Long Island City, Queens.

Il MoMA si ampliò ancor di più nel 2011: fu eretta la 53W53 di Jean Nouvel (1945) sui disegni di Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con lo studio Gensler, i quali tra il 2017 e il 2019 rinnovarono anche altri spazi pre-esistenti del museo.

4.2Spazi espositivi

Guernica di Picasso
Guernica di Picasso — Fonte: getty-images

Seguendo gli sviluppi degli studi sociali e di genere tra il XX e il XXI secolo, il MoMA ha ripensato l’allestimento  della sua collezione permanente: ha messo in secondo piano l’impostazione storiografica di Barr a favore di una narrazione della storia dell’arte più inclusiva.

Il MoMA è articolato su cinque livelli: il primo piano è dedicato all’accoglienza; il secondo espone stampe e libri illustrati, media vari e mostre temporanee; il terzo è dedicato all’architettura e design, disegni, fotografia e mostre temporanee; il quarto presenta le opere della seconda metà del XX secolo mentre il quinto i maggiori quadri moderni.

5Cosa vedere al MoMA

Ninfee di Claude Monet
Ninfee di Claude Monet — Fonte: getty-images

Il quinto piano del MoMA è il luogo più affollato del museo a causa della numerosa presenza di capolavori, come ad esempio i quadri impressionisti e postimpressionisti, quali le Ninfee (1914-1926) di Claude Monet (1840-1926) e la Notte Stellata (1889) di Vincent Van Gogh (1853-1890).

Per non parlare delle opere delle avanguardie storiche, come Les Demoiselles d’Avignon (1907) Pablo Picasso (1881-1973), La danza (1909) di Henri Matisse (1869-1954), Città che sale (1910) di Umberto Boccioni (1882-1916) Ruota di Bicicletta  di Marcel Duchamp (1887-1968) e Bianco su Bianco (1918) di Kazimir Malevich (1879-1935).

Salvador Dalì, La persistenza della memoria
Salvador Dalì, La persistenza della memoria — Fonte: ansa

Come anche Canto dell’amore (1914) di Giorgio de Chirico (1888-1978), Persistenza della memoria (1931) di Salvator Dalì (1904-1989), Impero delle Luci II (1950) di René Magritte (1898-1967) e Broadway Boogie-Woogie (1942-1943) di Piet Mondrian (1872-1944).

Mentre al quarto piano sono esposti i principali lavori dell’Espressionismo astratto, come One: Number 31 (1950) di Jackson Pollock (1912-1956) e No. 10 (1950) di Mark Rothko (1903-1970), e della Pop Art, quali Lattine di zuppa Campbell (1962) di Andy Warhol (1928-1987) e Ragazza che annega (1963) di Roy Lichtenstein (1923-1997).

One: Number 31 di Jackson Pollock. Museum of Modern Art, New York City
One: Number 31 di Jackson Pollock. Museum of Modern Art, New York City — Fonte: getty-images

Altri nomi importanti presenti nella collezione con le loro opere sono: Edward Hopper (1882-1967), Walker Evans (1903-1975) Robert Rauschenberg (1925-2008)Cy Twombly (1928-2011), Jasper Johns (1930), Yoko Ono (1933), Jean-Michel Basquiat (1960-1988) e Cindy Sherman (1954).