Mission: trama e recensione del film di Roland Joffè
Trama e recensione del film di Roland Joffè, Mission: interpreti e riassunto della pellicola che parla della colonizzazione del Nuovo Mondo
MISSION
Mission è un notissimo film del 1986. Alcuni dettagli:
Regia: Roland Joffè;
Interpreti: Jeremy Irons (Padre Gabriel), Robert De Niro (Rodrigo Mendoza), Ray Mc Anally (Card. Altamirano),Ronald Pickup, Cherie Lunghi, Aidan Quinn.
MISSION, RIASSUNTO
Sud America, 1767.
Una tribù india, convertita dal missionario gesuita Padre Gabriel (J.Irons) vive nella prospera e pacifica missione di San Carlos, nel Paraguay, sviluppando forme economiche comunitarie.
Nella missione, giunge un capitano spagnolo, cacciatore di schiavi, Rodrigo Mendoza (R.De Niro), in fuga dalla civiltà dopo aver ucciso il fratello per gelosia. Pentito del suo gesto e in crisi religiosa, chiederà i voti e si farà prete.
Ma la missione, posta al confine fra le zone di influenza spagnola e portoghese, è un elemento di disturbo nella spartizione del territorio fra le due potenze coloniali e un pericoloso esempio di rapporto pacifico e anti-schiavista con l'elemento indigeno.
Il potere politico, minacciando l'espulsione dell'Ordine dei Gesuiti dalla Spagna e dal Portogallo, pretende che il Cardinale Altamirano (R. Mc Anally), inviato del Papa, obblighi i Gesuiti a chiudere la missione e a rimandare nella giungla gli Indios.
Schiacciati dalle inique ragioni della Storia, invano missionari e indigeni tenteranno di opporsi e, quando le autorità coloniali intraprenderanno la campagna militare per distruggere la missione, la maggior parte dei religiosi e degli Indios seguirà l'ex-soldato Mendoza nell'organizzazione della resistenza armata.
Solo una minoranza deciderà di seguire l'esempio di Padre Gabriel, scegliendo l'estrema testimonianza della resistenza passiva, fino al massacro finale.
MISSION, COMMENTO
Visivamente maestoso, estremamente curato nella realizzazione scenica e nella resa spettacolare, il film è, in diverse sequenze, assai emozionante (il primo incontro di Padre Gabriel con gli Indios, la estenuante marcia di Mendoza per raggiungere la missione, diverse fasi dello scontro finale, il massacro degli Indios inermi, ecc.).
E il messaggio - progressista - che il film vuole comunicare risulta espresso con buona chiarezza e sufficiente rispetto della complessità storica. Tuttavia, all'epoca della sua uscita, Mission venne variamente giudicato dai critici cinematografici e spesso attaccato con asprezza.
Da un lato, una parte della critica rimproverò al film la sua eccessiva "spettacolarità" - la tendenza a offrirsi al pubblico come un 'kolossal' d'avventura esotica, che edulcorerebbe la forza espressiva e il rigore della rappresentazione, per privilegiare la fastosità della messa in scena.
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Dall'altro, si levarono dissensi anche sull'impostazione ideologica della sceneggiatura e della regia, per certuni troppo legate al mito del "buon selvaggio" e ad una visione "paternalistica" del rapporto colonizzatori/colonizzati, per altri poco rispettosa della verità storica relativa alla presenza dei Gesuiti in Paraguay.
Ad alcuni critici parve di poter rilevare anche la debolezza delle scelte narrative e qualche lungaggine di troppo, oltre all'eccessivo istrionismo di De Niro.
Il film, costato 50 miliardi, è stato girato in Colombia e Argentina, da una 'troupe' di 180 persone (italiani, inglesi, francesi, tedeschi e colombiani) e 250 Indios Waunana.
Il film mi è piaciuto molto poiché mostra un periodo storico che mi appassiona particolarmente, infatti la scoperta e la colonizzazione di nuovi mondi è un argomento che mi ha sempre affascinato.
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