Minicar: tutto quello che c'è da sapere. Differenza tra minicar e microcar

Minicar, cosa sono e cosa sapere per mettersi alla guida di questi particolari veicoli dalle dimensioni ridotte e dalla velocità limitata

Minicar: tutto quello che c'è da sapere. Differenza tra minicar e microcar
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Minicar: tutto quello che c'è da sapere. Differenza tra minicar e microcar

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Le dimensioni estremamente ridotte rispetto alle automobili “tradizionali” sono il tratto distintivo delle minicar, anche note come microcar o, in gergo, “macchinette”. Questi particolari veicoli sono ormai diventati gettonatissimi tra i più giovani, alla ricerca di indipendenza nei loro spostamenti e di un’alternativa a quattro ruote e ad “abitacolo chiuso” ai motorini 50.

Prima di valutare l’acquisto o di mettersi alla guida di una minicar, però, è importante conoscere a fondo questo tipo di veicolo, esplorando anche tutte le sue altre caratteristiche, oltre che la legislazione in materia che ne disciplina l’utilizzo.

Cosa si intende per minicar?

Una minicar, come già evidenziato, è una particolare tipologia di automobile dalle dimensioni ridotte: le dimensioni standard di questi veicoli sono, infatti, pari a 2.5 metri di lunghezza, 1.4 metri di larghezza e 1.3 metri di altezza. Questo tipo di veicolo si distingue, inoltre, per la cilindrata poco potente e la velocità limitata. L’abitacolo, in genere, offre al suo interno spazio per una sola persona in più oltre al conducente del veicolo, anche se oggi sul mercato esistono anche minicar omologate a 4 posti.

I primi esemplari di micromacchine, tra cui le italiane Iso Isetta e Casalini Sulky, furono costruiti a partire dal Secondo Dopoguerra; i modelli dell’epoca, però, erano veicoli (generalmente a 3 ruote) concepiti come automobili dagli ingombri particolarmente ridotti e dai consumi bassi, paragonabili alle city car di oggi. I primi esemplari di minicar nel senso moderno del termine, invece, fecero la loro comparsa sul mercato negli anni Ottanta del secolo scorso in Francia e la loro diffusione nel resto del mondo (Italia compresa) iniziò a crescere negli anni Novanta.

Oggi, in Italia, le minicar sono classificate come quadricicli leggeri (categoria internazionale L6e) o come quadricicli pesanti (categoria internazionale L7e), in base alle loro caratteristiche costruttive.

È importante sapere che secondo il Codice della Strada italiano, nello specifico, sono da intendersi quadricicli leggeri quei veicoli dotati di massa a vuoto inferiore o pari ai 350 chilogrammi (esclusa la massa delle batterie in caso di veicoli elettrici), con velocità massima per costruzione non superiore ai 45 km/h, con cilindrata del motore non superiore ai 50 cm³ (per i motori ad accensione comandata) o potenza non superiore ai 4 kW. I quadricicli pesanti (adibiti al trasporto di persone), invece, sono dotati di una massa a vuoto non superiore ai 400 chilogrammi (esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici) e hanno una potenza massima netta non superiore ai 15 kW.

Chi può guidare le minicar?

I quadricicli pesanti con potenza fino a 15 KW poc’anzi citati possono essere guidati con la patente B1. Le minicar classificate come quadricicli leggeri (anche note come minicar 50), così come i quad, sono invece equiparate ai motocicli e possono quindi essere guidate già a partire dai 14 anni di età con la patente AM, introdotta in Italia con il decreto legislativo 59/2001 (che ha recepito una direttiva europea).

Come riportato sul sito del Ministero dei Trasporti, sono queste le caratteristiche che i quadricicli leggeri devono avere per poter essere guidati con patente AM: devono essere veicoli a 4 ruote, dotati di massa in ordine di marcia non superiore ai 425 chilogrammi, con una velocità massima non superiore ai 45 Km/h, motore di cilindrata non superiore a 50 cc (se ad accensione comandata) e non superiore a 500 cc (se ad accensione spontanea).

La potenza massima è fissata a 4 kW per i quad (abitacolo aperto) da strada leggeri e di 6 kW per i quadricicli leggeri con abitacolo chiuso. I posti a sedere consentiti sono 2, incluso quello del conducente del veicolo.

In base alla normativa vigente in Italia, quindi, si può guidare una minicar al conseguimento dei 14 anni, se in possesso di patente AM. È opportuno precisare, però, che non è possibile portare un passeggero a bordo della minicar fino al conseguimento dei 16 anni (resta valida l’indicazione sul possesso della patente AM). Chi è maggiorenne, invece, può guidare una minicar e trasportare un passeggero, con patente AM o licenza di guida superiore.

La cintura di sicurezza a bordo delle minicar è obbligatoria. In strada, infatti, sia i conducenti che i passeggeri di veicoli a motore devono allacciare le cinture di sicurezza omologate, qualora i sedili da loro occupati ne siano dotati. Ovviamente, ogni sedile provvisto di una cintura di sicurezza deve essere occupato da una e una sola persona.

Che differenza c'è tra microcar e minicar?

Fino a questo momento si è fatto riferimento a questi particolari veicoli di dimensioni ridotte e cilindrata inferiore ai 50cc utilizzando perlopiù il termine minicar. Spesso ci si interroga sulla differenza tra minicar e microcar, ma è bene sapere che questi due termini sono generalmente utilizzati e sono utilizzabili in maniera indifferente come sinonimi, in riferimento ai veicoli con le caratteristiche sopracitate.

Quanto costano le minicar?

Nonostante le minicar in senso moderno siano apparse sul mercato per la prima volta in Francia e nonostante il paese transalpino ancora oggi ospiti alcuni tra i principali brand (da Aixam a Ligier, solo per citarne alcuni), anche in Italia, oggi, c’è ampia diffusione di questa particolare tipologia di veicolo.

Non a caso Fiat ha deciso di lanciare nel 2023 sul mercato la Fiat Topolino 2023, quadriciclo leggero elettrico con circa 75 km di autonomia e 45 km/h di velocità massima (il modello è gemellato con l’originale Citroen AMI e con l’Opel Rocks-e).

Il prezzo previsto per l’acquisto della Fiat Topolino 2023 si aggira tra i 7000 e gli 8000 euro. La cifra è in linea col prezzo di vendita della Citroen AMI (a partire da 7600 euro) e della Opel Rocks-e (in vendita a poco meno di 8000 euro nel suo equipaggiamento di base) ed è inferiore ai prezzi di vendita delle già citate minicar firmate Aixam e Ligier, che, in linea generale, oscillano tra i 10 mila euro e i 14 mila euro.

Questa panoramica sui prezzi offre, ovviamente, una visione parziale dell’attuale mercato e non può rispondere in maniera esaustiva alla domanda “Quanto costano le minicar?”, sia perché le cifre appena citate sono da considerarsi indicative e soggette alle naturali variazioni del mercato sia perché, come detto, l’interesse dei brand nei confronti di questo particolare settore è in aumento e nuovi modelli si stanno affacciando continuamente sul mercato.

Dove puoi andare con la minicar?

Un ulteriore aspetto da valutare prima di procedere all’acquisto di una minicar e, ancor più, prima di mettersi alla guida di un veicolo del genere, riguarda i limiti sulla circolazione di questi particolari quadricicli: le minicar 50 possono percorrere tutte le strade urbane ed extraurbane in cui non è previsto alcun divieto per i ciclomotori leggeri.

Ne consegue che non possono circolare in tangenziale o in autostrada.

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