Migliori università italiane 2024: la classifica Censis

Classifica Censis 2024: le migliori università italiane, dalle più piccole alle più grandi. Focus su atenei statali e privati

Migliori università italiane 2024: la classifica Censis
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Migliori università italiane 2024

Migliori università italiane 2024
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Per i futuri studenti universitari, decidere quale corso di laurea intraprendere è tanto complesso quanto scegliere l'università in cui iscriversi. Numerosi sono i fattori da considerare: la distanza dalla propria abitazione, i costi di un eventuale trasferimento fuori sede, ma soprattutto la qualità dell'università per un determinato corso di studi.

A supporto di questa decisione, ogni anno vengono pubblicate varie classifiche da enti riconosciuti. Una di queste è quella del Censis, che suddivide le università in base alla loro dimensione e ne valuta la qualità.

L'analisi del sistema universitario italiano (atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) è basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità. 

Migliori atenei statali 2024

I mega atenei statali

Le prime tre posizioni tra i mega atenei statali (quelli con oltre quarantamila iscritti) sono occupate stabilmente anche quest’anno dall’Università di Padova, prima con un punteggio complessivo molto alto, seguita dall’Università di Bologna e dalla Sapienza di Roma, rispettivamente in seconda e terza posizione con punteggi elevati. Sale al quarto posto l’Università di Palermo, che guadagna rispetto allo scorso anno diverse posizioni, seguita dall’Università Statale di Milano che, stabile al quinto posto, supera l’Università di Pisa retrocessa in sesta posizione. Settima nella graduatoria dei mega atenei è l’Università di Torino con un buon punteggio complessivo. Chiudono la classifica l’Università di Firenze e quella di Napoli Federico II, rispettivamente in penultima e ultima posizione.

I grandi atenei statali

L'Università della Calabria si colloca al vertice della classifica dei grandi atenei statali (da ventimila a quarantamila iscritti) con un punteggio totale molto alto, superiore a quello dell'Università di Pavia, che retrocede in seconda posizione. Terza in graduatoria è l'Università di Perugia, seguita dall'Università di Parma e dall'Università di Cagliari, che avanzano, guadagnando il quarto e quinto posto.

I medi atenei statali

Apre anche quest’anno la classifica dei medi atenei statali l’Università di Trento, che con il punteggio di 94,5 mantiene la prima posizione, seguita come lo scorso anno dall’Università di Udine (93,2). Il terzo posto del podio è occupato dall’Università di Sassari (91,7), che guadagna una posizione. Avanza l’Università Politecnica delle Marche (91,0), che precede al quarto posto l’Università di Siena (90,5), quinta tra i medi atenei statali.

I piccoli atenei statali

Nella classifica dei piccoli atenei statali (fino a diecimila iscritti) continua a occupare il primo posto l’Università di Camerino, con un punteggio complessivo molto alto, seguita dall’Università della Tuscia, che mantiene stabile la seconda posizione. Stabili anche l’Università di Macerata e l’Università di Cassino in terza e quarta posizione, seguite dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che si classifica quinta, sorpassando l’Università del Sannio, quest’anno in sesta posizione.

Migliori atenei privati 2024

Quest'anno, la classifica degli atenei non statali presenta due novità significative tra i grandi atenei (oltre diecimila iscritti).

La Luiss entra per la prima volta in questo gruppo, posizionandosi al vertice della graduatoria, seguita dall'Università Bocconi e dall'Università Cattolica in seconda e terza posizione rispettivamente.

Tra gli atenei medi (da cinquemila a diecimila iscritti), la Lumsa si posiziona al primo posto, seguita dallo Iulm e dall'Università Suor Orsola Benincasa.

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