Metonimia: significato ed esempi della figura retorica

Significato, esempi e spiegazione della metonimia, figura retorica molto usata in poesia e in narrativa. Le differenze con la sineddoche

Metonimia: significato ed esempi della figura retorica
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Metonimia: significato

Metonimia: significato ed esempi
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La metonimia è una figura retorica molto utilizzata sia nella poesia che nella prosa. Questa particolare figura retorica consiste nel trasferimento di significato da una parola all'altra in base a una relazione di vicinanza, mettendo in essere un trasferimento di significato.

La metonimia si basa quindi sul rapporto tra due termini, rapporto che può essere di causa effetto, oppure del contenente per il contenuto, o del materiale per l'oggetto, l'autore per l'opera, l'astratto per il concreto. Sono quindi diverse le forme di metonimia che si possono incontrare durante l'analisi di un testo e qui cercheremo di elencarle tutte, di fare per ognuna degli esempi pratici e di capire la differenza con la sineddoche

Metonimia: esempi

Vediamo insieme gli esempi della metonimia, a seconda del tipo di rapporto che c'è fra i due termini: 

  • Il nome del contenente per il contenuto: "bere una bottiglia" (l'acqua della bottiglia);
  • Il nome dell'autore per l'opera: "Mi piace leggere Leopardi" (le opere di Leopardi);
  • La causa per l'effetto: "Sentire il telefono" (sentire il rumore del telefono);
  • L'effetto per la causa: "È diventato rosso" (è imbarazzato)
  • Il materiale per l'oggetto: "Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
    di gente in gente, mi vedrai seduto
    du la tua pietra, o fratel mio, gemendo
    il fior de' tuoi gentili anni caduto" (Pietra per tomba, da In morte del fratello Giovanni di Ugo Foscolo)
  • L'astratto per il concreto: "Confidare nell'amicizia" (negli amici)
  • Il concreto per l'astratto: "Ascoltare il proprio cuore" (ascoltare i propri sentimenti);
  • La sede invece dell’istituzione: il Quirinale al posto del Presidente della Repubblica.

In tutti questi casi, come abbiamo visto, esiste una relazione diretta o indiretta fra i termini. 

Le differenze con la sineddoche

Tra le figure retoriche anche la sineddoche sfrutta una relazione tra due parole ma è solo di tipo quantitativo, come il tutto per la parte: vitello per pelle di vitello.

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