Meriggiare pallido e assorto di Montale: figure retoriche

Le figure retoriche presenti nella poesia di Eugenio Montale Meriggiare pallido e assorto: metrica, rime, verbi e aggettivi

Meriggiare pallido e assorto di Montale: figure retoriche
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MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO: FIGURE RETORICHE

Meriggiare pallido e assorto è una lirica costituita da quattro strofe nelle quali si alternano:

  • Novenari
  • Decasillabi
  • Endecasillabi

Le prime tre strofe sono costituite da quattro versi, l’ultima da cinque. A livello fonetico troviamo la frequenza di consonanti doppie (meriggiare pallido e assorto, presso, schiocchi, scricchi, picchi) e delle i. Altri suoni ricorrenti sono la r unita alla o (assorto, rovente, muro, orto) e i gruppi, st, sc, sch (sterpi, schiocchi, frusci, scricchi).

  • nei vv. 11-12 vi è rima (scricchi/picchi)

nell’ultima strofa la rima è caratterizzata dalla ripetizione di suoni simili: abbaglia, meraviglia, travaglio, muraglia, bottiglia.

MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO: METRICA

La poesia Meriggiare pallido e assorto di Montale ha quattro strofe di versi liberi:

  1. tre quartine
  2. una strofa di 5 versi
  3. una strofa di novenari
  4. una strofa di decasillabi ed endecasillabi

MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO: RIME

  • Prima strofa: rime baciate (AABB)
  • Seconda strofa: rime alternate (CDCD)
  • Terza strofa: rime baciate (EEFF)
  • Quarta strofa: consonanze e schema del tipo GHIGH

MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO: VERBI E AGGETTIVI

Nella lirica ci sono molti infiniti che rendono la poesia priva di soggettività. I verbi all’indicativo presentano la realtà esterna al poeta nella sua oggettività. L’aggettivo viene posto sempre prima del sostantivo, per mettere in evidenza la sua qualità.

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