Melchisedec giudeo e il Saladino: riassunto della novella del Decameron

Riassunto di Melchisedec giudeo e il Saladino, la novella del Decameron: trama, personaggi. Cos'è e di cosa parla

Melchisedec giudeo e il Saladino: riassunto della novella del Decameron
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Decameron di Boccaccio

La novella che narra la storia di Melchisedec giudeo è tratta dal Decameron di Giovanni Boccaccio, composto fra il 1349 e il 1353 circa, a pochissima distanza dalla grave epidemia di peste che devastò l’Europa nel Trecento.

In questo articolo scopriremo la trama di questa novella, terza della prima giornata del Decameron. Melchisedec rappresenta la figura dell'ebreo saggio.

Melchisedec giudeo

Giovanni Boccaccio, autore del Decameron
Fonte: getty-images

La novella che narra la storia di Melchisedec giudeo è tratta dal Decameron di Giovanni Boccaccio, composto fra il 1349 e il 1353 circa, a pochissima distanza dalla grave epidemia di peste che devastò l’Europa nel Trecento.

In questo articolo scopriremo la trama di questa novella, terza della prima giornata del Decameron. Melchisedec rappresenta la figura dell'ebreo saggio.

Trama

Saladino, sultano d'Egitto e di Siria (1138-1193), è molto ricco, potente e saggio, ma si trova improvvisamente in ristrettezze economiche.

Essendo piuttosto avaro, decide di rivolgersi a Melchisedech, usuraio di Alessandria, per poter ottenere ciò che vuole con astuzia ma con una parvenza di giustizia.

Convoca quindi Melchisedech e gli chiede quale tra la religione ebraica, quella musulmana e la cristiana, secondo lui sia quella reale.

Melchisedech però, oltre ad essere un grande religioso, è anche molto astuto: così capisce subito che con una sua risposta può contraddire il sultano.

A questo punto l'usuraio, costretto a dare una risposta, gli racconta una novelletta che esprime un paragone.

Un uomo ricco, racconta Melchisedec, possedeva una pietra preziosa, che alla sua morte doveva essere data ad un figlio fedele e responsabile.

Questa pietra preziosa fu tramandata per molti anni, fino a quando un discendente non ebbe dubbi su quale dei tre suoi figli dovesse avere la pietra preziosa: tutti e tre erano infatti molto diligenti e rispettosi nei suoi confronti.

Il nobile fece allora fare due copie della pietra autentica da un abile orefice: alla sua morte le tre pietre erano così simili e i tre figli così diligenti che non si scoprì mai a quale tra i tre figli spettasse l'eredità del padre, né a chi appartenesse davvero la pietra autentica.

La novella serve a Melchisedec per fare un paragone fra le tre pietre e le tre religioni: non importa quale sia quella autentica, e non è necessario capirlo.

Alla fine della novella, Melchisedech presta i soldi al sovrano e Saladino, al momento della restituzione, gli dà anche grandissimi doni, considerandolo suo amico.

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