Medioevo: significato, storia e cronologia

Medioevo: la storia e le caratteristiche di questa importante epoca. Cronologia, eventi più importanti e quando iniziano alto e basso Medioevo
Medioevo: significato, storia e cronologia
ansa

1Un'introduzione al Medioevo

«Il Medioevo è passato alla storia come il periodo dei secoli bui. Nessuno, però, mi ha spiegato chi era stato a spegnere la luce». Con queste parole il regista e attore Luciano De Crescenzo ha colto l'idea di Medioevo: un'epoca spesso definita come periodo buio senza un vero motivo. 

2Medioevo: cronologia

Con il termine "Medioevo si fa riferimento all'età compresa tra la caduta dell'Impero romano d'Occidente, avvenuta nel 476 d.C., e la scoperta dell'America, nel 1492. Per convenzione gli storici dividono con l'anno 1000 il Medioevo in due parti:

  • Alto Medioevo: dal V secolo al 1000;
  • Basso Medioevo: dall'anno 1000 al 1492.    

La parola Medioevo, che significa età di mezzo, comparve per la prima volta nel XV secolo con un'accezione negativa. Gli uomini del Quattrocento la utilizzarono per indicare la decadenza vissuta dall'umanità dall'arrivo dei Barbari nei confini dell'Impero d'Occidente sino al Rinascimento.    

3Alto Medioevo: i protagonisti

Papa Gregorio Magno. Dipinto di Giusto di Gand, collocato all'interno del Palazzo Ducale di Urbino
Fonte: ansa

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente nel 476 d.C., dovuta a problemi economici e alle invasioni barbariche, i Barbari crearono nei territori dell'ex Impero i regni romano-barbarici. Alcuni di questi regni si dimostrarono fragili come quello degli Ostrogoti in Italia, mentre altri resistettero e sopravvissero a lungo, come i Franchi in Gallia .     

A Roma la Chiesa cristiana rimase indenne dalle invasioni barbariche e con Gregorio Magno, primo papa ad avere un potere politico sul territorio intorno a Roma, si stabilì il primato del vescovo romano sugli altri della cristianità.
Nel VI secolo si sviluppò il monachesimo. Nel 529 San Benedetto fondò il monastero di Montecassino dove si seguì dal 534 la Regola, un insieme di norme con le quali veniva organizzata la vita monastica sulla base dei principi di povertà, castità e obbedienza.
Fu proprio il cristianesimo l'elemento che unì Europa occidentale e orientale nell'Alto Medioevo, anche se i rapporti tra Roma e Costantinopoli, capitale dell'Impero d'Oriente, si andavano pian piano incrinando.    

L'imperatore orientale favorì il Patriarca di Costantinopoli in opposizione al vescovo di Roma e i contrasti teologici dell'VIII secolo portarono allo Scisma d'Oriente nel 1054.    

L'imperatore bizantino Giustiniano in un particolare dei mosaici di San Vitale a Ravenna.
Fonte: ansa

Quali furono le conseguenze? Da un punto di vista politico, la parte orientale dell'Impero sopravvisse a quella Occidentale. L'imperatore Giustiniano riuscì a riprendersi l'Italia nel corso delle guerre greco-gotiche tra 535 e 554 d.C., ma la riconquista fu resa vana dalla discesa in Italia nel 568 dei Longobardi che diedero vita a un Regno che si espanse in buona parte della penisola sino al 774.
L'Impero d'Oriente venne messo in difficoltà anche da un altro protagonista dell'Alto Medioevo: l'Islam. Le tribù arabe si unirono militarmente e politicamente attorno al nuovo credo religioso di cui era profeta Maometto. Dopo la sua morte nel 632, gli Islamici crearono una vasta potenza che, sotto il comando dei califfi, si espanse dal Medio Oriente fino alla Spagna e all'Africa del Nord.    

L'avanzata degli Islamici in Europa fu fermata solo nel 732 a Poitiers da Carlo Martello, re dei Franchi della dinastia carolingia che in questa fase era riuscita a rafforzarsi grazie all’instaurazione di rapporti personali detti vassallatico-beneficiari con i sudditi più potenti e che rientrarono nel sistema chiamato feudalesimo: i vassalli si mettevano sotto la protezione di un signore, giurandogli fedeltà e prestando servizio militare. In cambio ricevevano protezione e un bene qualsiasi – ad esempio una proprietà terriera - che alla morte di chi lo aveva ottenuto tornava a chi lo aveva concesso. La dinamica fu questa fino al 1307, anno in cui fu stabilito il principio di ereditarietà del bene: alla morte di chi lo aveva ottenuto, questo non tornava più al nobile o all’imperatore ma rimaneva ai suoi eredi.

Incoronazione di Carlo Magno, affresco, Raffaello Sanzio e allievi, 1515-1516, Palazzo Apostolico Vaticano.
Fonte: ansa

Il maggiore rappresentante della dinastia carolingia fu il cristiano Carlo Magno che dopo varie conquiste in Europa – l’impero carolingio comprendeva i territori della Catalogna, Francia, Germania e Italia settentrionale - nell'800 fu incoronato imperatore dal papa. L’impero carolingio si disgregò progressivamente a partire dalla morte di Carlo Magno.
L’erede era il figlio Ludovico il Pio che aveva a sua volta 3 figli. Nell’843 l’impero venne diviso in 3 regni e nell’877 crollò definitivamente. I nuovi regni erano:      

  • Italia, il cui sovrano manteneva il titolo di imperatore
  • Francia orientale (Germania)
  • Francia occidentale

I nuovi sovrani abbandonano l'idea dei loro predecessori di un potere universale e cominciano a far riferimento alle realtà nazionali che costituivano i loro domini.   

Ottone I nel 962 si fece incoronare imperatore da Papa Giovanni XII, evento che gli storici considerano come la fondazione del Sacro Romano Impero.
Nel Regno dei Franchi Occidentali apparve il sistema curtense in cui appezzamenti di terra coltivati con la rotazione triennale erano divisi in:      

  • Dominico, terre direttamente gestite dal proprietario del terreno e coltivate da servi
  • Massaricio, la parte di terra divisa in piccole frazioni, concesse in affitto a famiglie di liberi in cambio di denaro o prestazioni di lavoro.

4Basso Medioevo: dal buio alla luce?

Alle soglie dell'anno 1000 il potere imperiale è debole e questo determina la nascita delle signorie, territori guidati da signori locali, laici ed ecclesiastici, che accentravano nelle loro mani poteri giuridici e amministrativi e, se particolarmente potenti, erigevano castelli per difendersi in modo autonomo dalle invasioni dei Saraceni e dei Normanni.   

In Italia nell'XI secolo il papato iniziò la riforma della Chiesa, che puntava a moralizzare i costumi e a tornare agli originali valori cristiani, condannando invece:  

  • La simonia, la vendita delle cariche religiose
  • Il concubinato, la pratica per cui i preti prendevano moglie
  • Il nepotismo, la trasmissione di uffici a parenti

In concomitanza con la riforma, nel 1096 venne bandita da papa Urbano II la prima crociata contro gli infedeli Islamici che avevano occupato Gerusalemme in Terrasanta. Grazie all'impiego dei cavalieri, ma anche alla nascita degli Ordini mendicanti come i Francescani e i Domenicani e degli Ordini cavallereschi, come i Templari, che propagavano e difendevano la fede cristiana, tra 1096 e 1272 si combatterono otto Crociate:            

  • Contro gli infedeli per riconquistare la Terra Santa
  • Contro gli eretici per motivi religiosi
  • Contro Costantinopoli per motivi economici.

Cronologia delle crociate:            

  1. 1099 - Bandita da papa Urbano II: Gerusalemme viene riconquistata.
  2. 1147 - Bandita da papa Eugenio III non porta risultati.
  3. 1189 - La terza crociata viene bandita da Gregorio VIII ma anche questa porta a risultati irrilevanti.
  4. 1202 - Viene invocata da Bonifacio II di Monferrato. I crociati conquistano e saccheggiano Costantinopoli.
  5. 1217 - Condotta da re di Gerusalemme Giovanni di Brienne. La spedizione, dopo qualche iniziale successo, si rivelerà disastrosa.
  6. 1227 - Bandita da papa Gregorio IX, non vide spargimento di sangue: Federico II infatti, concluse un accordo con il sultano d’Egitto il quale garantiva che Gerusalemme, Betlemme e Nazareth rimanessero ai cristiani.
  7. 1248 - Luigi IX detto il santo sbarca a Cipro e conquista Damietta.
  8. 1269 - La spedizione guidata da Giacomo d’Aragona viene decimata già a Barcellona da una tempesta che affonda gran parte della flotta. E’ il tramonto del sogno cristiano.

Tra XI e XIII secolo l'azione del papato si basò sull'idea che il potere del pontefice fosse superiore a quello di ogni altro e questo generò duri contrasti con l'Imperatore che aveva la stessa pretesa del papa, durante la lotta per le investiture tra 1077 e 1122.            

Nel 1152 divenne imperatore Federico "Barbarossa" che, durante il suo regno, ebbe come nemici principali i Comuni delle città nel Nord Italia ai quali garantì l'autonomia nella pace di Costanza del 1183 dopo trent'anni di lotte.     

Nel 1198 fu eletto pontefice Innocenzo III e con lui il potere della Chiesa romana raggiunse il suo massimo. Nel 1220 Federico II divenne imperatore e unì i domini dell'Impero a quelli del regno di Sicilia nel Sud Italia. Tuttavia, alla sua morte, nel 1250, papato e impero tornarono a scontrarsi. L'ultimo atto del conflitto medievale tra papato e Impero si ebbe nel 1302 quando papa Bonifacio VIII ribadì la superiorità del potere spirituale su quello temporale.      

A partire dal XIII secolo gli equilibri iniziarono a cambiare e accanto a papato e Impero si rafforzarono altri poteri che, seppur non universali, avevano forti radici territoriali: le monarchie nazionali. Esse sorsero in:          

  • Francia, dove con Filippo Augusto, l'autorità dei re Franchi si estese dopo l’esito della battaglia di Bouvines del 1214
  • Inghilterra, dove nel 1215 Giovanni Senzaterra firmò la Magna Charta Libertatum, un documento che il Sovrano fu costretto a concedere ai baroni d’Inghilterra. In realtà non si trattò di una concessione unilaterale ma di un contratto in cui ogni parte riconosceva all’altra dei diritti.
  • Spagna, dove si assistette alla cacciata degli Islamici dalla penisola iberica - la cosiddetta Reconquista - conclusa nel 1492.

Diversa la situazione in Italia dove erano presenti lo Stato della Chiesa e il Regno di Sicilia fondato dal normanno Ruggero II nel 1130.     

Tra il XIII secolo e la prima metà del XIV secolo le città europee raggiunsero il loro massimo splendore. In Italia città come Venezia, Milano e Firenze si aggiudicarono il primato economico grazie ai ceti emergenti che si riunirono in corporazioni di arti e mestieri.
A livello politico fazioni come i Guelfi, che appoggiavano il papato, e i Ghibellini, che sostenevano l'Impero, affiancarono contendenti come i Magnati e il Popolo all'interno dei Comuni. Dal 1240 le città mantennero solo a livello di facciata le istituzioni comunali mentre diventavano Signorie cittadine guidate da famiglie importanti come i Visconti a Milano ed i Medici a Firenze.
Nel XIV secolo le Signorie cittadine si ingrandirono diventando Principati con dinastie ereditarie, prima di trasformarsi nel XV secolo in veri e propri Stati regionali.     

Il Trecento fu un secolo di grandi crisi. Le carestie e la diffusione della peste, che causò la morte di un terzo della popolazione europea tra 1347 e 1351, si sommarono ai tumulti causati dalle pessime condizioni del popolo come la rivolta dei Ciompi a Firenze nel 1378 e lo scoppio della guerra dei cent'anni tra Francia e Inghilterra.       

La cattività avignonese del 1305-1378, che sancì lo spostamento del papa da Roma ad Avignone, e lo Scisma d'Occidente del 1378-1418, durante il quale furono contemporaneamente eletti anche tre papi, misero in difficoltà il prestigio del papato. 

5Medioevo: la fine

Le cose cambiarono nel XV secolo grazie alla ripresa economica e alla stabilità politica, garantita in Italia da Lorenzo il Magnifico. Questa fu raggiunta dopo la pace di Lodi del 1453, siglata dagli Stati regionali italiani che si erano combattuti. 

Cristoforo Colombo ritratto da Ridolfo del Ghirlandaio
Fonte: istock

Pace e stabilità favorirono anche lo sviluppo dell'Umanesimo, il fenomeno culturale di riscoperta dell'antichità classica e del valore dell'uomo, e d'invenzioni che cambieranno il mondo come quella della stampa a caratteri mobili (1455).
In questi stessi anni Costantinopoli cade sotto l'attacco dei Turchi Ottomani (1453) che premono verso l'Europa. Il mondo però sta per cambiare: con la scoperta dell'America nel 1492 il Medioevo può dirsi concluso.   

6Curiosità sul Medioevo

  • In epoca medievale in galera non andavano solo le persone: ci sono svariati documenti che attestano come degli animali venissero accusati di svariati reati, spesso erano i maiali a finire sotto accusa per aver aggredito un essere umano, ma anche galli, topi, un delfino e un’asina per atti impuri.
  • I costumi non erano così castigati come si potrebbe pensare, la moda veniva usata per segnalare la stato sociale ma poteva diventare talmente eccessiva che molte città si dotarono di leggi apposite, regolando l'altezza delle scarpe e dei cappelli femminili, e la lunghezza delle scarpe maschili a punta.
  • Le donne erano considerate tanto più belle quanto più pelle e capelli erano chiari, la fronte doveva essere alta e le nobildonne arretravano l'attaccatura dei capelli usando la calce ed eliminando ciglia e sopracciglia.
  • Il calcio era un gioco già diffuso ma molto violento e con poche regole; venne spesso vietato, perché non c’era un numero massimo di giocatori ed era concesso calciare anche gli avversari.

7Medioevo: ascolta l'audio lezione

Ascolta l'audio lezione sul Medioevo tratta dal nostro podcast Te lo spiega Studenti:

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8Medioevo: guarda la video lezione

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9Un aiuto extra per lo studio della storia

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