Traccia Maturità 2015 Scienze umane Economico sociale: diritto ed economia politica

Tracce Maturità 2015: brani e domande di Economia politica per il liceo delle Scienze umane opzione Economico Sociale

Traccia Maturità 2015 Scienze umane Economico sociale: diritto ed economia politica

TRACCIA MATURITA’ 2015 SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO SOCIALE: DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA. Alla seconda prova della Maturità 2015 la traccia di diritto ed economia politica del liceo delle scienze umane opzione economico sociale è costituita da due testi e da alcune domande a cui rispondere. Gli autori die due brani, che riguardano il welfare, sono F. Galimberti e C. Saraceno. Qui di seguito ecco alcuni stralci della traccia che in queste prime ore stanno iniziando a circolare sui social.

SECONDA PROVA SCIENZE UMANE MATURITA’ 2015: TRACCIA DI ECONOMIA POLITICA. Ecco la traccia della seconda prova della Maturità 2015 per il liceo delle scienze umane opzione economico sociale di diritto ed economia politica.

Il primo brano è di F. Galimberti tratto da l'economia spiegata a un figlio
Il secondo brano è: C. Saraceno, Da dove partire per la riforma del welfare, in lavoce.info del 3 ottobre 2014)
Ecco una parte del testo
Il welfare italiano è certamente da riformare. Ma occorre farlo in modo coerente, evitando di accentuare la frammentarietà del sistema. Bene introdurre politiche universali di sostegno al costo dei figli e garantire forme di reddito a chi si trova in povertà.
In un rapido accenno nella discussione sul Jobs Act, Matteo Renzi ha annunciato una riforma complessiva del welfare. Che il welfare italiano abbia un urgente bisogno di essere riformato è indubbio, stante che si tratta di uno dei sistemi più frammentati, più pieni di buchi, più esposti a manipolazioni e imbrogli tra quelli europei. Di ambizioni di riforma si parla almeno da venti anni, dalla commissione Onofri istituita dal primo Governo Prodi, senza che se ne sia fatto nulla, salvo i ritocchi a margine, spesso dolorosissimi, varati via via dai vari Governi, che hanno ulteriormente aumentato la frammentazione e i rischi di iniquità. Le analisi e le proposte sono tante e forse, nonostante la sua idiosincrasia per gli intellettuali, non sarebbe male che Renzi e i suoi consiglieri ne prendessero atto, per evitare di inventare l’ombrello, ma anche per comprendere che il sistema di welfare è, appunto, un sistema, che deve (dovrebbe) avere una logica coerente, non un ammasso di frammenti spesso tra loro incoerenti. Soprattutto, lui che è così ossessionato dal peso morto del “vecchio”, dovrebbe liberarsi da una logica puramente lavoristica nel pensare al welfare. Questa logica è stata alla base del welfare come lo conosciamo, e in Italia ancor più che altrove: salvo la sanità, pressoché tutte le politiche sociali sono di tipo categoriale e lavoristico, anziché essere dirette ai cittadini in quanto tali.


Ecco alcuni dei quesiti che i candidate devono sviluppare:
Quali sono i diversi sistemi pensionistici e di assistenza sanitaria?
Qual è il rapporto tra Pubblica Amministrazione e organizzazioni private nel Welfare Mix?

Un consiglio in più