Maturità: proposta abolizione del valore legale del titolo di studio

Maturità: si torna a parlare di abolizione del valore legale del titolo di studio. Ecco di che cosa si tratta e quali sono i motivi per cui Anief si oppone

Maturità: proposta abolizione del valore legale del titolo di studio
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MATURITA’

In queste settimane stanno procedendo i lavori delle commissioni parlamentari sulle proposte per la riforma dell’esame di maturità, le cui novità dovrebbero entrare in vigore dall’anno prossimo. Tra i cambiamenti previsti dai decreti delega della legge sulla Buona Scuola c’è quello che prevede di alzare da 25 a 40 i crediti scolastici che gli studenti possono accumulare durante gli ultimi tre anni di superiori; in questo modo il percorso scolastico peserebbe di più sul voto finale rispetto a quanto succede ora. Proprio questo aspetto della riforma della maturità ha portato il sindacato nazionale dei presidi ANP a rivendicare la necessità di abolire il valore legale del titolo di studio.

VALIDITA’ DEL TITOLO DI STUDIO

Maturità: abolizione valore legale titolo di studio
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Attualmente l’esame di Stato rilascia infatti un diploma che ha valore legale; serve come certificazione delle conoscenze e competenze accumulate dallo studente alla fine delle superiori e viene riconosciuto come qualifica “ufficiale” dai datori di lavoro, dalle università e dalle Pubbliche Amministrazioni.
Secondo quanto affermato da ANP sul proprio sito, però, con il credito scolastico portato a 40 punti perderebbe valore la valutazione effettuata dalla commissione durante l’esame, e quindi perderebbe valore l’esame stesso. Per questo motivo ANP: “evidenzia ancora una volta la necessità di abolire il valore legale del titolo di studio in quanto non più rispondente al titolo stesso”.
Secondo il sindacato sarebbe invece necessario: “ricondurre ad unità le prove d’accesso all’università con le prove di certificazione delle competenze acquisite in ambito scolastico” e definire “standard nazionali dei livelli di competenza almeno nelle aree disciplinari fondamentali come l'area linguistica, l'area scientifico-matematica e l'area storico-sociale”.

IL NO DI ANIEF

L’ANIEF – Sindacato dei docenti e dei ricercatori - ha espresso il proprio “no” alla proposta di abolire il valore legale del diploma di maturità. Sul sito dell’associazione si legge infatti: “il titolo non può essere sminuito, ma va valorizzato, a iniziare da quello relativo alla licenza media, sino alla maturità”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal , ha affermato: “L’Esame di Stato e le prove che lo compongono servono proprio a verificare la consistenza di questo processo formativo. A sincerarsi di ciò, sono dei docenti esperti delle discipline e un dirigente scolastico responsabile della procedura. Si tratta di un modello di verifica ben diverso dalla semplice valutazione delle competenze, la quale può essere attuata certamente anche al di fuori dalla scuola. Confondere o plasmare i due livelli non ha senso”.

I MOTIVI CONTRO L'ABOLIZIONE DEL VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO

Pacifico ha poi continuato: “Va anche ricordato che la scuola statale produce titoli di studio utili all’accesso ai concorsi pubblici e, in generale, per diventare dipendenti della pubblica amministrazione. Inoltre, utili anche a svolgere libera professione, per l’accesso agli albi professionali, come anche per operare nel privato. Come si può dire che tutto questo d’ora in poi si potrà verificare solo attraverso delle semplici prove di certificazione delle competenze?”
Infine, conclude Marcello Pacifico: “Negare il valore legale del titolo di studio, cancellando di fatto l’attuale modello valutativo, significherebbe conferire dei diplomi, di licenza media e superiori, con peso specifico diverso.

Così, solo gli allievi delle scuole e degli atenei più prestigiosi potranno aspirare all’ingresso di determinati posti di lavoro, a iniziare dalla pubblica amministrazione.”

L’ANIEF considera invece positivo l’innalzamento dei crediti scolastici fino a 40 punti, perché proprio questi rappresenteranno il frutto del percorso formativo dello studente durante il triennio finale e verranno assegnati dai docenti.
Per sapere di più sui motivi esposti dal ANIEF contro l’abolizione del valore legare del titolo di studio leggi qui

Per ora, comunque, quello di ANP sull’abolizione del valore legare del titolo di studio è solo un “contributo alla riflessione”, come si legge sul sito ufficiale del sindacato. È difficile che si arrivi in tempi brevi a un cambiamento così grande.

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