Maturità 2023, prova sul Risorgimento. Ecco perché

Prova sul Risorgimento alla maturità 2023: il perché nelle parole del ministro Valditara, sull'importanza di studiare quel periodo storico

Maturità 2023, prova sul Risorgimento. Ecco perché
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MATURITÀ 2023

Secondo il ministro Valditara, la scuola dovrebbe dare maggiore spazio allo studio del Risorgimento
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Con l'avvicinarsi della maturità 2023 ogni indicazione può essere buona per capire quali siano le intenzioni del ministero sulla preparazione delle tracce, e gli eventuali collegamenti di queste ultime con argomenti studiati anche negli anni precedenti. Ecco perché una dichiarazione come quella del ministro Valditara sull'importanza di dedicarsi al Risorgimento può essere davvero essenziale.

Ma di cosa stiamo parlando?

MATURITÀ 2023, PROVA SUL RISORGIMENTO

In un'intervista a la Verità, il Ministro ha infatti detto:

Mi piacerebbe che in aula ci si occupasse di più del Risorgimento. Nel Risorgimento si trovano le ragioni del nostro stare insieme. Perché tanti eroi provenienti da tutta Italia decisero di unirsi ai piemontesi per unificare la nazione? Se l’Italia vuole essere grande, deve recuperare la consapevolezza di un’identità nazionale che altrimenti rischiamo di perdere.

Il focus sul Risorgimento, quindi, sembra essere un cardine molto importante per il ministro: non è impossibile quindi che una delle tracce della prima prova dell'esame di Stato possa partire, quindi, da un documento che tratti di questo periodo storico. Un appunto: il Risorgimento non è ufficialmente nel programma di storia dell'ultimo anno, ma le sue conseguenze sono visibili anche nell'Italia postunitaria. Per questo, sapere di cosa si sta parlando per fare eventuali collegamenti, è importantissimo.

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