Maturità 2022: i testi che devi conoscere per affrontare l'orale

All'orale di maturità 2022 la commissione potrebbe presentarti alcuni testi da collegare. Ecco quali devi assolutamente conoscere per fare un discorso coerente

Maturità 2022: i testi che devi conoscere per affrontare l'orale
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Maturità 2022

Per affrontare l'orale di maturità 2022 è meglio prepararsi alcuni testi noti da collegare
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La Maturità torna, nel 2022, ad essere simile a come la conoscevamo prima della pandemia. Si inizia il 22 e 23 giugno con i due scritti - di cui solo uno ministeriale, la prima prova - per continuare poi a partire dal lunedì successivo con il colloquio orale, durante il quale gli studenti saranno messi di fronte a materiali di approfondimento attorno ai quali costruire un percorso efficace.

Se hai dubbi sulla tipologia di materiali che potresti trovarti di fronte, ne abbiamo raccolti alcuni qui:

Come funziona l'orale di maturità

Prima di entrare nel dettaglio, vediamo come si svolge l'orale, diviso in quattro fasi:

  1. Discussione multidisciplinare a partire dallo spunto della commissione.
  2. Presentazione della relazione sull'esperienza di alternanza scuola lavoro;
  3. Domande sulle attività di Cittadinanza e Costituzione;
  4. Correzione delle prove scritte.

Quali potrebbero essere i materiali scelti dalla commissione? Si tratta di documenti, problemi, progetti, immagini, fotografie e, ovviamente, testi. In questa fase ci concentreremo su questi ultimi, e vedremo quali dovresti tenere a mente per non rischiare di fare scena muta di fronte ai commissari.

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Orale maturità 2022: esempi di testi da collegare

Quale che sia il tuo percorso scolastico, sappi che esistono alcuni testi da cui non si può prescindere. La letteratura italiana è ricchissima di esempi di testi poetici e in prosa che bisogna conoscere perché esprimono al meglio un dato periodo storico, o perché trattano temi particolarmente rilevanti e attuali anche a distanza di anni.

Vediamo quindi quali sono i testi che potrebbero esserti utili per fare i collegamenti giusti, sia che la commissione te li proponga, sia che tu decida di collegarli perché particolarmente importanti e versatili.

Testi a tema guerra e Resistenza

Le poesie di guerra e i testi in prosa che raccontano gli orrori della Seconda guerra mondiale sono non solo estremamente rilevanti ai fini dell'esame - il Novecento è parte integrante del programma scolastico dell'ultimo anno di superiori, nonché il bacino dal quale si attinge per scegliere i testi della prima prova - ma anche incredibilmente attuali, dato il periodo storico che viviamo, con un conflitto armato alle porte dell'Europa. Conoscere il modo in cui la letteratura italiana ha trattato la guerra, insomma, è indispensabile.

Ecco da dove puoi partire:

  • Giuseppe Ungaretti: Precursore dell'ermetismo, ha parlato meglio di chiunque altro degli orrori della prima guerra mondiale e del grande attaccamento alla vita che è scaturito dal poter sopravvivere a ciò che ha visto e vissuto.
    Recupera e studia con attenzione Soldati, Veglia e Mattina.
  • Eugenio Montale: dopo gli anni della Seconda Guerra Mondiale, Montale sente forte su di sé il male di vivere che accompagnerà gran parte della sua poetica. In La bufera e altro il poeta esprime con forza l'angoscia mista alla speranza di un mondo migliore. Recupera e studia Spesso il male di vivere ho incontrato.
  • Primo Levi: Impossibile ignorare Se questo è un uomo, il racconto più dettagliato mai fatto in prima persona sui campi di concentramento nazisti. Non puoi arrivare all'orale senza aver ripassato in ogni dettaglio Primo Levi.

Tutti questi testi, naturalmente, sono facilmente collegabili al relativo periodo storico, e alle avanguardie artistiche del Novecento.

In fisica, naturalmente, puoi parlare degli studi sul nucleare.

Ai testi sulla guerra si collega naturalmente anche tutto il filone sulla resistenza partigiana: ecco quindi che intervengono personalità come Italo Calvino (del quale devi recuperare Il sentiero dei nidi di ragno), Cesare Pavese con La luna e i falò, Beppe Fenoglio con Il partigiano Johnny e Una questione privata, Renata Viganò con L’Agnese va a morire e infine anche Ignazio Silone con Fontamara, ritratto spietato delle violenze fasciste dell'epoca.

Tutti questi autori sono collegabili alle stesse cose che abbiamo citato prima, guardando il tutto però da un lato diverso: i partigiani non sono vittime di guerra, ma oppositori attivi di una dittatura. Nel caso di Pavese, puoi affrontare anche il tema dell'intellettuale che resta ai margini della guerra, osservandola dall'esterno impotente. Il disagio espresso nei testi di Pavese è lo stesso di qualcuno che non riesce ad essere protagonista della propria vita e della storia collettiva, ma si limita ad osservare ciò che accade attorno a sé.

Romanzo postmoderno

Nella seconda metà del Novecento si affermano una serie di autori che alludono con i loro testi alla caduta delle certezze e all'epoca complicata che sta per arrivare. Perché tenerli a mente? Perché spesso sono stati precursori dell'età contemporanea: hanno anticipato il consumismo, il disagio esistenziale, la corruzione, persino la mafia.

Tre autori (e relativi testi) che devi ripassare:

  • Alberto Moravia: con La noia indaga il disagio della sua epoca, ma anche di quella che verrà, anticipando in un certo senso i moti studenteschi e operai del '68, facilmente collegabile.
  • Pier Paolo Pasolini: con Ragazzi di vita racconta in modo crudo il dopoguerra nelle borgate cittadine, ma con Petrolio entra nella politica italiana dell'epoca, indagando anche la corruzione e gli interessi economici che le girano attorno. A Pasolini puoi collegare anche il concetto di società dei consumi, agganciandoti al marxismo per le riflessioni sul capitalismo.
  • Leonardo Sciascia: con Il giorno della civetta dà l'avvio a un filone al quale si collegheranno anche autori come Camilleri e Carofiglio, quello del romanzo di mafia. 
  • Umberto Eco: con Il nome della rosa racconta la storia in una chiave diversa, permettendo di affrontare la lettura su più piani. Ma Eco va conosciuto anche perché è stato un attento lettore del suo (e nostro) tempo, affrontando tra gli altri, ad esempio, anche il tema della comunicazione sui social network.

I grandi classici

Se li hai affrontati all'ultimo anno delle superiori, non puoi non conoscere grandi classici della letteratura italiana come Gabriele d'Annunzio, del quale devi conoscere bene almeno La pioggia nel pineto, con le sue figure retoriche, ma anche Giacomo Leopardi e Il Romanticismo, oltre a Ugo Foscolo e alla sua poetica.

Per ripassare meglio questi autori, piuttosto complessi nei vari periodi della loro produzione, ti lasciamo due link ai video che trattano, opera per opera, tutto quello che dovresti conoscere almeno a grandi linee:

Ovviamente, altro autore da cui non pupoi prescindere, se hai studiato la sua Commedia, è Dante Alighieri.

Ciascuno di questi autori può essere collegato innanzi tutto al periodo storico relativo, e poi ad altri temi generali: Leopardi alla Natura, ad esempio, Foscolo alla morte e all'eroismo (perché non agganciare anche il concetto di antieroe, qui?), Dante allo Stilnovismo oppure a singoli temi trattati nella Divina Commedia: le stelle, il ruolo di Dio nell'uomo del Medioevo, singoli personaggi come Ulisse, con un confronto con Omero...

Verismo e Neorealismo

Collegabili fra loro e a loro volta alla Rivoluzione industriale o alla ricostruzione postbellica, sono due grandi temi da non lasciarsi sfuggire, gli autori veristi e neorealisti (dei quali abbiamo già parlato poco prima) sono da tenere a mente il giorno dlel'esame.

Ti piaccia o no, insomma, Giovanni Verga va studiato, perché può essere anche un ottimo gancio per allacciarti a una serie di altri temi: la povertà, lo sfruttamento, le maldicenze, la cupidigia...nelle sue opere c'è davvero tutto.

Guarda il video sulla Maturità 2022

Se qualcosa ancora non ti è chiaro, guarda il nostro video di StudenTalk sulla maturità 2022!

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