Maturandi stressati? "Lo stress fa parte della vita, non bisogna fuggire". La risposta di Serianni all'appello contro gli scritti della maturità 2022
Luca Serianni, filosofo e linguista, ha risposto ai maturandi che in un appello chiedono che per la maturità 2022 non vengano ripristinate le prove scritte. "Lo stress fa parte della vita", ha risposto ai ragazzi.
Maturandi, non fuggite dalle difficoltà
Il Miur sembra indirizzato ormai verso un esame di maturità come quelli degli ultimi 2 anni, ovvero un unico maxi orale che lo renderebbe più snello e – secondo il ministro Bianchi – “più sicuro” ma questa ipotesi sembra sempre di più una soluzione di comodo più che una reale esigenza visto che gli studenti vanno a scuola in presenza e, quotidianamente, affrontano compiti in classe, interrogazioni, fanno sport, prendono i mezzi. E così si moltiplicano gli appelli al ministro Bianchi affinché cambi idea e ripristini un esame di maturità come quelli prepandemia.
Tra i sostenitori di un ritorno agli scritti c’è anche il Prof. Luca Serianni (ordinario di Storia della lingua italiana nell’Università “Sapienza” di Roma, Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, della Crusca e dell'Arcadia, direttore delle riviste “Studi linguistici italiani” e “Studi di lessicografia italiana”) che si è detto “colpito dalla goffagine espressiva e dall’ingenuità della lettera” degli studenti.
Serianni, che ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica, ha dichiarato: “Per i ragazzi e le ragazze che hanno lanciato, e firmato, la petizione provo rispetto e simpatia. La loro è una reazione istintiva che comprendo: fuggire davanti alle difficoltà o alle prove che vengono percepite come tali. L’avrebbero avuta anche i loro coetanei cinquant’anni fa. Ma decisamente non sono d’accordo. Mi auguro un ripensamento: ritengo gli scritti essenziali. Non mi riferisco solo al tema di italiano, ma anche alle seconde prove, come matematica-fisica nei licei scientifici. Non faccio il matematico, ma mi riesce difficile immaginare che una conoscenza avanzata della matematica, come quella a cui arriva in Italia uno studente dello scientifico, possa davvero essere accertata con una domanda all’orale. Oltretutto, un esame che parte con questa semplificazione sarebbe svilito, sarebbe avvertito inevitabilmente da molti degli stessi studenti interessati come un esame di serie B. Lo stress viene dall’esame in sé. Ma lo stress fa parte della vita; i ragazzi dovranno pur fare i conti con l’ansia prima di un esame universitario o di un colloquio di lavoro. Meglio allenarsi e vivere l’esame in positivo come un momento carico di significato simbolico, un rito, un passaggio. Chi ha lavorato bene, o almeno decorosamente, non ha nulla da temere. L’esame non è, e non è mai stato, un gioco d’azzardo, tiene conto del lavoro fatto negli anni precedenti. E, poi, i primi a non volere cattivi risultati, non dimentichiamolo, sono i docenti. Rispetto allo scritto di italiano, gli studenti si sono abituati alla scrittura di questo genere di testo già durante l’anno”.
La petizione degli studenti
“Noi studenti maturandi chiediamo l’eliminazione delle prove scritte all’esame di maturità 2022, poiché troviamo ingiusto e infruttuoso andare a sostenere un esame scritto in quanto pleonastico, i professori curricolari nei cinque anni trascorsi, hanno avuto modo di toccare con mano e saggiare le nostre capacità. L’ulteriore stress di un’ esame scritto remerebbe contro un fruttuoso orale indispensabile come primo passo verso l’età adulta”.
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