Maturità 2020: elaborato non è tesina

Maturità 2020: l'elaborato che si discute all'inizio del colloquio non è una tesina

Maturità 2020: elaborato non è tesina
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MATURITÀ 2020

Maturità 2020, elaborato non è tesina
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"L'elaborato deve collegare tutte le materie?" Questa è una domanda frequente che negli ultimi giorni è spesso rimbalzata nel gruppo Facebook dedicato alla maturità. Secondo la bozza dell'ordinanza ministeriale, infatti, il colloquio della maturità 2020, unica prova di quest'anno, sarà suddiviso in 5 parti e prenderà avvio proprio con la discussione di un elaborato sulle materie di indirizzo:

  • L'orale prenderà avvio da una discussione di un elaborato concernente le materie di indirizzo, materie già oggetto della seconda prova secondo quanto stabilito dal MIUR il 30 gennaio. L'argomento verrà scelto dalla commissione e segnalato al candidato entro il 1 giugno, l'elaborato dovrà essere inviato alla commissione entro il 13 giugno.
  • Discussione di un breve testo di letteratura italiana già oggetto di studio del programma del quinto anno.
  • Analisi di un materiale scelto dalla commissione.
  • Esposizione delle esperienze PCTO tramite relazione o elaborato multimediale.
  • Domande su Cittadinanza e Costituzione. 

ORALE MATURITÀ 2020

Considerato che prima delle ultime novità molti docenti - per aiutare gli studenti - avevano cominciato a suggerire l'idea di un ritorno alla tesina, molti maturandi si sono chiesti se l'elaborato da cui prenderà avvio il colloquio sia effettivamente da collegare alle altre materie. In realtà l'elaborato riguarderà solo le discipline di indirizzo individuate dal MIUR come materie oggetto della seconda prova di quest'anno, e non dovrà essere collegato ad altre discipline. La terza parte del colloquio di maturità 2020 - dedicata all'analisi di un argomento scelto dalla commissione - sarà quella in cui esporre anche collegamenti interdisciplinari ma la ministra Azzolina è stata chiara: in nessun caso ci sarà un ritorno alla tesina

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