MATURITÀ 2019, E POI?
È tempo di esami di maturità 2019 ed è tempo di orientamento per tutti gli studenti che l'anno prossimo intendono iscriversi all'università. Iscriversi all'università e laurearsi è un vantaggio in termini lavorativi? Quali sono le opportunità lavorative dei laureati? A rispondere a questa e altre domande arriva il Rapporto 2019 AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati.
ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO 2019
La XXI Ingadine AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati ha coinvolto oltre 630 mila laureati in 75 atenei italiani. 273 mila di primo e secondo livello - magistrali biennali e magistrali a ciclo unico - del 2017, contattati a un anno dal termine degli studi, 110 mila di secondo livello del 2015, contattati a tre anni dal conseguimento del titolo, e 110 mila del 2013, contattati a cinque anni dalla laurea. Infine, due ulteriori indagini hanno riguardato i laureati di primo livello del 2015 e del 2013 che non hanno proseguito la formazione universitaria (75 mila e 71 mila, rispettivamente) e che sono stati contattati a tre e cinque anni dalla laurea. I dati Istat mostrano che i livelli occupazionali dei laureati sono superiori rispetto a quelli di chi non ha un titolo universitario.
L'INDAGINE ALMALAUREA
I laureati più favoriti nella ricerca di lavoro sono quelli che provengono da determinati gruppi disciplinari: ingegneria, scientifico, chimico-farmeceutico e medico. Meno favoriti, invece, i laureati nei settori: psicologico, giuridico, letterario.
Nel 2018 il tasso di occupazione che è pari al 72,1% tra i laureati di primo livello e al 69,4% tra i laureati di secondo livello. Tra i laureati magistrali biennali il tasso sale al 73,7% mentre per i magistrali a ciclo unico si attesa al 59,8%. La tendenza, conferma AlmaLaurea nel suo rapporto 2019, è positiva: il tasso di occupazione risulta aumentato di 6,4 punti percentuale per i laureati di primo livello e di 4,2 per i laureati di secondo livello.
A tre anni dalla laurea il tasso di occupazione raggiunge l’87,6% tra i laureati di primo livello e l’81,9% tra i laureati di secondo livello (84,6% per i laureati magistrali biennali e 74,5% per i magistrali a ciclo unico). A cinque anni dal conseguimento del titolo il tasso di occupazione continua a salire: 88,6% per i laureati di primo livello e 85,5% per quelli di secondo livello.
Ascolta su Spreaker.A parità di condizioni gli uomini continuano ad avere il 16,1% di probabilità di essere assunti rispetto alle donne. Enormi anche le differenze dal punto di vista territoriale: chi risiede al Nord ha il 41,2% in più di possibilità di trovare lavoro rispetto a chi risiede al Sud.
Nonostante le differenze quella dell'università può essere ancora considerata una scelta valida da quanti, dopo l'esame di maturità, intendono iscriversi a un corso di laurea.
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