Maturità 2017: addio a latino e greco in seconda prova?

Maturità 2017: c'è la possibilità che spariscano il latino e il greco dalla seconda prova del liceo classico? Ecco le proposte e le obiezioni

Maturità 2017: addio a latino e greco in seconda prova?
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Maturità 2017, seconda prova liceo classico: eliminare latino e greco

Eliminare il greco e il latino dall’esame di Maturità del Liceo Classico? Un errore imperdonabile, di quelli da sottolineare due volte con la matita blu. È questa l’opinione di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana che, durante lo svolgimento degli Stati generali lingua italiana, è intervenuto per dire la sua su due tematiche particolarmente calde: un nuovo e sempre più diffuso analfabetismo nella penisola italiana e, per l’appunto, la proposta di abolire o rivedere la seconda prova di latino e greco all’esame di Maturità. «Il fenomeno più massiccio, che ci coinvolge tutti, è quello di una tendenza insopprimibile alla brevità, alla velocità. È di questi giorni infatti, la notizia di una iniziativa politica che vorrebbe eliminare la prova di latino e greco dall'esame di maturità. Rispetto a questo sento invece la necessità di una condanna», ha dichiarato il presidente durante il suo intervento a Palazzo Vecchio.

Maturità 2017: perché è un errore eliminare latino e greco dalla seconda prova

Testo in greco
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«Spegnere una lingua, tanto più in una scuola, significa spegnere la memoria; e nel caso del latino e del greco smantellare una palestra per l'intelligenza e per il gusto delle cose complesse. La lingua è la porta della conoscenza e dell'esistenza», ha aggiunto Enrico Rossi, motivando la sua aperta condanna alla proposta di abolizione del latino e del greco dall’esame di Maturità del Liceo Classico.

Certo, stiamo sempre parlando di due lingue morte, potrà obiettare più di qualcuno. È davvero un così ingente danno eliminarle dall’esame di Stato? Quello che però sfugge ai più, accecati dalla nuova cultura dell’utile e del profitto che cerca di annientare le discipline umanistiche (tanto più se apparentemente inutili come il latino e il greco), è che studiare e tradurre le lingue classiche comporta uno sforzo cognitivo e un allenamento mentale unici, che preparano meglio ad affrontare problemi quotidiani e questioni lavorative. «Io proprio non riesco a immaginare una situazione più vicina a quello che oggi si chiama “problem solving” di un candidato solo con il suo vocabolario, la sua intelligenza e la sua cultura di fronte al problema di decifrare un testo classico», ha spiegato la scrittrice e docente Paola Mastrocola.

Seconda prova latino e greco Maturità 2017: la proposta

Ma veniamo al punto: quali sono, realmente, le proposte circa la seconda prova di latino e greco all’esame di Maturità? Il contributo più importante alla questione è probabilmente quello apportato lo scorso aprile durante un convegno ospitato dal Politecnico di Milano e intitolato «Il liceo classico del futuro». Un raduno di docenti, ricercatori e politici, organizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione e dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia con lo scopo di aggiornare «l’impianto curricolare e didattico del Liceo classico, per adeguare così gli studi classici alle esigenze del mondo attuale».

La proposta, avanzata in primis dal professor Maurizio Bettini, ordinario di Filologia classica e Antropologia del Mondo Classico a Siena, non è quella di eliminare il latino e il greco dalla seconda prova dell'esame di Maturità del Liceo Classico, bensì «di offrire ai candidati una rosa di testi, opportunamente contestualizzati e magari un po’ più brevi di quelli odierni, e di affiancare la traduzione pura e semplice con delle domande che vertano non solo sugli aspetti linguistici, ma anche sulla cultura classica».

Addio al latino e al greco alla seconda prova di Maturità 2017?

Testo antico in latino
Fonte: ansa

Insomma: il Liceo Classico addio alla seconda prova di latino e di greco, almeno per come l’ha sempre conosciuta? No, o almeno non per quanto riguarda la Maturità. Quelle che sono state avanzate, infatti, sono delle semplici proposte che il Miur sta valutando in questi giorni durante i lavori al Dlgs attuativo della legge 107. Il presentimento è però quello che i prossimi esami di Stato del Liceo Classico prenderanno questa direzione. «Posso solo dire che da alcuni anni stiamo portando avanti una sperimentazione importante con le Olimpiadi di lingue e civiltà classiche: in questo laboratorio di eccellenze, oltre alla traduzione di un testo dal latino o dal greco chiediamo ai ragazzi anche una contestualizzazione con domande specifiche», ha precisato Carmela Palumbo, direttore generale per gli ordinamenti scolastici e la Valutazione del sistema nazionale d’istruzione.

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