Maturità 2017 prima prova: il saggio breve di ambito storico-politico su Disastri e ricostruzione

Disastri e ricostruzione sarebbe il saggio breve di ambito storico politico della prima prova scritta della maturità 2017

Maturità 2017 prima prova: il saggio breve di ambito storico-politico su Disastri e ricostruzione
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Disastri e ricostruzione: il saggio di ambito storico politico alla prima prova della Maturità 2017

Disastri e ricostruzione: secondo i primi rumors riportati da Tgcom sarebbe questo il tema del saggio di di ambito storico-politico della prima prova della maturità 2017.

Il tema è indubbiamente molto vicino all'esperienza quotidiana dato che il nostro Paese è purtroppo interessato molto di frequente da eventi catastrofici, principalmente terremoti: solo agli ultimi mesi risale il terremoto di Amatrice, con il relativo sciame sismico che ha continuato a seminare distruzione per mesi.

A quanto pare nella traccia il tema sarebbe introdotto anche da una citazione del Machiavelli: il fatto che l'Italia sia vittima di catastrofi di questo tipo non è del resto storia recente.

Il brano di Machiavelli sarebbe tratto dal suo più celebre trattato: il Principe. Machiavelli poteva parlare di questo argomento con cognizione di causa: aveva infatti affrontato in qualità di Segretario della Cancelleria della Repubblica Fiorentina a un'alluvione dell'Arno nel 1513. Il celeberrimo pensatore si concentra infatti non solo sul modo in cui affrontare l'emergenza della catastrofe naturale, ma soprattutto sul da farsi in seguito, vale a dire la ricostruzione. Una ricostruzione che non dovrebbe mirare solamente al restaurare le condizioni precedenti, ma a prevedere un nuovo verificarsi di calamità, e ricostruire quindi in modo tale da permettere il verificarsi del minor danno possibile.

Nella traccia sarebbero presenti altre due citazioni relative ad altri eventi disastrosi che hanno interessato la nostra penisola nei decenni passati: da un articolo di Giorgio Boatti si ripercorrerebbe la distruzione dell'Abbazia di Montecassino, distrutta peraltro più volte, l'ultima volta dai bombardamenti della seconda Guerra Mondiale e poi ricostruita nel giro di 12 anni. In un altricolo di Albar Gonzalez-Palacios invece si ripercorrebbe l'alluvione di Firenze nel '66. Anche in questo caso la velocità e la vitalità dimostrate nella ricostruzione fu impressionante.

Questo saggio breve si rivela quindi molto interessante perchè dà numerosissimi spunti che si possono riallacciare all'attualità più recente. Dopo il terremoto dell'Appennino con epicentro ad Amatrice la ricostruzione diventa un tema di primo piano.

Un noto tematico molto utile è quello dell'approccio scientifico dell'uomo, e sul modo in cui può tamponare soprattutto le calamità naturali, spesso tremende quanto purtroppo imprevedibili.

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