Traccia svolta Maturità 2015: saggio breve socio-economico
Di Valeria Roscioni.Prima prova Maturità 2015 traccia saggio breve socio-economico sulle sfide del XXIX secolo svolta dai tutor per l’Esame di Stato
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MATURITÀ 2015: LE TRACCE SVOLTE DELLA PRIMA PROVA
TRACCIA SVOLTA MATURITA’ 2015: SAGGIO BREVE SOCIO-ECONOMICO.
Alla prima prova della Maturità 2015 il Miur ha scelto per il saggio breve socio-economico la traccia: “Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e social”.
I nostri tutor hanno svolto questa traccia (la numero 3 della tipologia B) in cui si chiedeva ai maturandi di prendere in considerazione i testi di Ignazio Visco (Investire in conoscenza.
Crescita economica e competenze per il XXI secolo, Il Mulino, Bologna 2014 ed.
originale 2009), Martha C.
Nusbaum (Non per profitto.
Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica, Il Mulino, Bologna 2011 ed.
originale2010) e la raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE).

PRIMA PROVA MATURITA’ 2015 SAGGIO BREVE SOCIO-ECONOMICO: LA TRACCIA SVOLTA.
Ecco lo svolgimento della traccia del saggio breve socio-economico sulle sfide del XXIX secolo valida come prima prova all’Esame di Maturità 2015.
In un ambiente come quello moderno caratterizzato da una crisi diffusa del mercato del lavoro e da un’incertezza crescente sul futuro economico della società, il cittadino si trova a dover fare i conti con sfide sempre nuove.
Il tema delle competenze personali, delle competenze chiavi di cittadinanza, è da tempo un argomento molto discusso dai professionisti della formazione, dalle organizzazioni politiche ma anche produttive.
Al cittadino del XXI secolo si richiede di sviluppare delle precise skills nella propria vita economica e sociale per diventare un cittadino attivo, consapevole del proprio peso qualitativo all’interno della società in cui si muove.
Quando si parla di abilità e competenze individuali (le cosiddette skills), si fa tradizionalmente riferimento a due “pacchetti” differenti: le competenze cognitive (hard skills) ovvero le capacità tecnico-scolastiche che l’individuo riesce ad acquisire con la sua istruzione e nella sua esperienza lavorativa; le competenze personali (soft skills) che invece sono riferibili a tratti innati legati alla personalità della persona che si immette nel mondo del lavoro.