Maturità 2014, uscirà la Prima Guerra Mondiale?

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Maturità 2014, uscirà la Prima Guerra Mondiale?

Maturità 2014, la Prima Guerra Mondiale è un argomento che uscirà in prima prova o che comunque salterà fuori all'esame, magari durante l'orale? E' un'eventualità davvero da prendere in considerazione, se partiamo dal presupposto che quest'anno, il 2014, è la ricorrenza dell'inizio della Prima Guerra Mondiale. Un conflitto che scosse il mondo ben più del terribile secondo conflitto mondiale che certamente superò la Grande Guerra come brutalità e crudeltà, ma che rispetto alla Prima non era più, tristemente, un fatto "nuovo" nella storia del mondo.

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PRIMA GUERRA MONDIALE, I PRESUPPOSTI - La Prima Guerra Mondiale fu un terremoto come mai prima si era visto. I vecchi imperi, dopo la Grande Guerra, crollarono e il mondo che emerse dal primo conflitto si avviò in pochissimo tempo verso una delle più pesanti crisi economiche della storia, verso l'avvento dei totalitarismi fascisti e verso l'abisso, appunto, della seconda guerra mondiale. Tutto nacque, come ricordiamo, a Sarajevo, capitale della Serbia, allora stato confinante con il grande Impero Austro-Ungarico. Non si può capire la Prima Guerra Mondiale senza fare un passo indietro e raccontare come gli stati europei si erano sostanzialmente spartiti il mondo. Con il termine dell'età delle grandi esplorazioni, Francia, Regno Unito, Spagna, Germania, Russia, Impero Ottomano avevano fondato dei veri e propri Imperi Coloniali ed è per questo che la guerra fu definita, per la prima volta, mondiale.

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PRIMA GUERRA MONDIALE, IL RUOLO DELLA GERMANIA - La Guerra scoppiava dopo un secolo di sostanziale pace e crescita economica; l'ultima vera fase conflittuale nella storia d'Europa furono le Guerre Napoleoniche, conclusesi, come si sa, nel 1815. Da quel momento l'Europa si era gettata a capofitto nello sviluppo economico e nell'imperialismo coloniale; la pace in Europa era però piuttosto superficiale. Piccole scaramucce, conflitti e guerre limitate avevano contribuito ad acuire, in maniera sotterranea e silenziosa, le rivalità fra gli stati: al centro di tutto, la politica sempre più aggressiva e imperialista della Germania, prima, durante e dopo la guida del "cancelliere di ferro" Otto von Bismark, che aveva portato lo stato di Prussia all'egemonia della zona germanica, riuscendo a trasformare la galassia di stati tedeschi in un vero e proprio impero.

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PRIMA GUERRA MONDIALE, INIZIO' COSI' - Secondo il Kaiser e il Cancelliere di Germania, l'Impero doveva velocemente affermarsi come una potenza mondiale.

Questo li spinse a seguire una politica di riarmo sempre più intensa che spaventò sempre di più la Francia, l'Inghilterra e la Russia, che piano piano si avvicinarono in un'alleanza militare mentre la Germania cementava i suoi rapporti con la Germania, l'Austria e l'Italia, nonché con l'Impero Ottomano. L'inizio della guerra, come abbiamo detto, è da rintracciare a Sarajevo nell'agosto nel 1914. Lì, il giovane nazionalista Gavrilo Princip sparò all'erede al trono austriaco: motivazione, l'Austria aveva da poco annesso i territori della Bosnia, che secondo i nazionalisti serbi dovevano invece essere parte di una più grande nazione balcanica. La Germania fece pressioni sull'Austria perché dichiarasse guerra alla Serbia e così avvenne; entrarono allora in gioco i vari trattati di difesa comune che intrecciavano i vari stati, che così non poterono far altro che dichiararsi guerra a vicenda.

PRIMA GUERRA MONDIALE, LA TRINCEA - Entro il 1915, con l'ingresso in guerra dell'Italia a fianco delle potenze alleate (nonostante i precedenti patti con Germania e Austria: l'Inghilterra aveva garantito all'Italia, infatti, maggiori conquiste territoriali), e compiutamente nel 1917, con l'arrivo degli Stati Uniti d'America, il mondo intero fu in guerra. Il conflitto iniziò, dopo la dichiarazione di guerra e la conseguente annessione della Serbia all'Austria, sul fronte dell'Europa centrale. La Germania dichiarò guerra a Russia e a Francia e il piano strategico prevedeva la cosiddetta "guerra lampo" per prendere Parigi in meno di due mesi e rivolgere tutti gli sforzi ad est per fermare l'avanzata russa. In realtà, i tedeschi, dopo aver occupato Lussemburgo e Belgio, persero molto più tempo del previsto e si bloccarono sul fronte della Marna, fra il confine con le Fiandre e Parigi stessa, grazie alla resistenza delle armate francesi. Da quel momento iniziò la guerra di trincea: i due eserciti fermi a pochi chilometri di distanza, assestati per giorni, mesi e poi anni, con di tanto in tanto qualche sortita per guadagnare centimetri e soldati falciati dal fuoco delle mitragliatrici dietro ai corpi dei quali si nascondevano i propri commilitoni.

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PRIMA GUERRA MONDIALE, LE COSE CAMBIANO - L'essere una logorante guerra di trincea è stata certamente una delle caratteristiche principali della Prima Guerra Mondiale. Sia ad est che ad ovest, dopo una prima fase di movimento, le grandi potenze si fermarono per 4 anni sulle stesse posizioni: la Marna in Francia, la Polonia fra Germania e Russia. Il conflitto intanto esplodeva nelle colonie, nei mari, dall'Africa all'Asia al Pacifico, con importanti battaglie (Verdun e Somme, che portarono gli alleati a guadagnare un po' di terreno contro i tedeschi; e le battaglie dell'Isonzo, dove l'Italia veniva martellata dall'Austria) ma senza significativi cambiamenti fino al 1917. Quello fu, certamente, l'anno della svolta: entrò in guerra l'America, danneggiata dalla guerra che la Germania stava facendo contro la Francia con i suoi sommergibili, ed uscì dalla guerra la Russia, dove gli immani sacrifici richiesti ad una popolazione che viveva ancora sostanzialmente nel medioevo diedero voce agli estremisti di sinistra, i Bolscevichi, che nel 1917 deposero lo zar e proclamarono la repubblica socialista, il primo stato comunista al mondo che divenne l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.

L'Urss firmò l'armistizio con la Germania e si chiamò fuori dalla "guerra imperialista".

PRIMA GUERRA MONDIALE, GLI ARMISTIZI - Intanto ad ovest la guerra continuava senza alcun progresso e, anzi, le potenze dell'Intesa erano in difficoltà. In Italia ci fu la famosa battaglia di Caporetto dove gli austriaci sfondarono le linee italiane, uccisero 10mila soldati e fecero 250mila prigionieri. Tuttavia, la spinta degli Imperi Centrali stava calando, la guerra era insostenibile dal punto di vista umano ed economico e sopratutto nell'imper Austro Ungarico le rivolte delle varie popolazioni stavano diventando incontrollabili. Fra il 1917 e il 1918 gli alleati, aiutati sopratutto dagli Stati Uniti, iniziarono a ricacciare la Germania verso est mentre l'Austria, sostanzialmente, collassò da sola: come anche per l'Impero Ottomano, i focolai etnici e le popolazioni erano in sommossa ed entrambi i paesi si ritirarono dal conflitto. Dopo la capitolazione dell'Austria nel novembre 1918 anche la Germania, sfinita e martellata da Inglesi e Americani, decise di rinunciare alle sue pretese di grandezza e chiedere l'armistizio.

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PRIMA GUERRA MONDIALE, LE CONSEGUENZE - Dopo la Guerra l'Europa e il mondo non furono più le stesse. L'impero austriaco esplose ed ognuno dei popoli che lo componeva rivendicò un proprio stato (è la dottrina dell'Autodeterminazione dei Popoli, promossa dall'allora presidente americano Woodrow Wilson). La pace di Parigi e il trattato di Versailles diedero sostanzialmente la colpa dell'intera guerra alla Germania, che venne obbligata a pagare risarcimenti a tutti gli altri paesi per somme immani. L'Europa di colpo era piena di mutilati, feriti (10 milioni di morti e 21 milioni di feriti, contando solo i militari) uomini che erano andati in guerra convinti da promesse che nessuno avrebbe mai mantenuto, e che ora erano diseredati e si sentivano traditi. L'economia era al collasso: tutto questo preparò, e spianò, la strada alle dittature fasciste.

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