Maturità 2013, ecco come svolgere il tema sulla crisi economica
Secondo molti studenti quest'anno alla prima prova scritta della maturità 2013 uscirà la crisi economica globale. Ecco come lavorare su questa ipotesi e fare un figurone
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Maturità 2013: come fare un tema sulla crisi economica
Se c'è un problema che non riesce ad uscire dalla mente e dal cuore dei giovani e degli studenti è la crisi economica. Da anni infatti nei telegiornali si sente parlare di disoccupazione in aumento, di fuga dei cervelli verso paesi dove c'è più lavoro rispetto all'Italia, e ultimamente persino di suicidi da parte di imprenditori la cui azienda ha chiuso.
PRIMA PROVA - Secondo molti studenti, come abbiamo visto in un precedente articolo, sarà proprio la crisi economica una delle principali tracce della prima prova per la maturità 2013. E allora, se dovesse uscire proprio questo tema, quale potrebbe essere un buon modo per svilupparla e fare un figurone? Vediamo alcuni spunti.
LE ORIGINI - La prima cosa da tenere a mente è l'origine della crisi economica: quella che viviamo oggi è una conseguenza dolorosa della grande crisi dei mutui americani del 2008. Proprio in America infatti, d'un colpo, molti cittadini che avevano preso soldi in prestito dalle banche per comprare casa, anche se non potevano permetterseli, non hanno onorato i loro debiti: e molte banche sono fallite.
AD OGGI - Questa vicenda ha innescato una reazione a catena su scala mondiale che ha messo in pericolo anche i conti pubblici dei paesi occidentali, anche quelli europei, sopratutto se erano già traballanti - come quelli italiani. A partire dal 2008 la crisi dalle banche si è spostata all'economia reale: i prezzi delle merci sono saliti e la vita è diventata più costosa per tutti.
I COLLEGAMENTI - Il principale collegamento che devi tenere a mente se dovessi scegliere il tema sulla crisi economica è quello con la crisi del 1929 che avrai di certo studiato in storia perché è una delle con-cause della Seconda Guerra Mondiale: infatti l'attuale crisi economica è stata più volte paragonata a quella, disastrosa del 1929. Personaggi da ricordare e menzionare in questo senso sono il presidente Franklin Delano Roosvelt e l'economista John Keynes.
Guarda il video sulla crisi del 1929
LE LOTTE - Grazie ai programmi economici del presidente Roosvelt, l'America poté risollevarsi. Non va dimenticata una citazione per il presidente Barack Obama e quello che sta provando a fare in America grazie ai suoi programmi di potenziamento del sistema educativo. Più di tutto la crisi ha colpito gli studenti e i giovani: si possono ricordare i movimenti degli Indignados spagnoli e le rivolte, ben più violente, dei giovani greci in piazza Syntagma.
COME USCIRNE - Ma come se ne esce? Bisogna innanzitutto ricordare che il dato italiano è pessimo: i numeri dell'Istat dimostrano che in Italia ci sono quasi 200mila giovani laureati disoccupati; dato ancora peggiore di quanto ci si possa aspettare perché altri studi dimostrano che, comunque, chi non è laureato sta anche peggio.Nel tema, può esserci un riferimento ad alcuni programmi internazionali come quello della Youth Guarantee, di cui abbiamo parlato, che se implementato potrebbe dare un'occasione in più ai giovani.
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