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Volume dei solidi di rotazione

Prendiamo in esame una curva Studenti/matematica la cui equazione é Studenti/matematica, riprendiamo le ipotesi discusse nella lezione sull’area del trapezoide e consideriamo il rettangoloide (trapezoide) individuato dalla curva Studenti/matematica, dall'asse Studenti/matematica e dalle rette Studenti/matematica e Studenti/matematica. Nella rotazione completa attorno all'asse Studenti/matematica si genera un solido Studenti/matematica costituito dalla somma degli Studenti/matematica cilindri inscritti aventi per raggio base il minimo Studenti/matematica della Studenti/matematica nei mini intervalli in cui suddividiamo l'intervallo Studenti/matematica e altezza Studenti/matematica;

Studenti/matematica

facciamo lo stesso per il plurirettangolo circoscritto con la stessa altezza Studenti/matematica e con raggio base il massimo Studenti/matematica di Studenti/matematica nell'intervallino.

Per ogni n-esimo intervallo abbiamo un volume Studenti/matematica del cilindro circoscritto, abbiamo quindi le due successioni

Studenti/matematica
Studenti/matematica

Le due successioni secondo le ipotesi poste in precedenza convergono verso lo stesso limite per Studenti/matematica, limite che chiamiamo Studenti/matematica,

Studenti/matematica

Ricordando che il cilindro ha volume Studenti/matematica i cilindri generici Studenti/matematica e Studenti/matematica hanno volume rispettivamente

Studenti/matematica
Studenti/matematica

se Studenti/matematica avremo in definitiva, per quanto premesso in precedenza:

Studenti/matematica

da cui

Studenti/matematica

ossia

Studenti/matematica