Karl Marx: materialismo storico e religione
Un focus sul grande filosofo tedesco. La sociologia secondo Marx, dai concetti di struttura e sovrastruttura al materialismo storico
MATERIALISMO STORICO E RELIGIONE
Per il filosofo tedesco Karl Marx, l'unico modo per arrivare al Comunismo e dunque alla disalienazione dell'uomo del suo tempo, è la rivoluzione. Come poterlo fare?
Per rispondere a questa domanda, Marx comincia col dire che l’uomo si distingue dall’animale in quanto produce i propri mezzi di sussistenza, ossia lavora. Il lavoro è creatore di civiltà e cultura ed è ciò che rende l’uomo tale.
KARL MARX: LAVORO E ALIENAZIONE
In ogni società vi sono le forze produttive ed i rapporti di produzione.
- Le forze produttive sono gli uomini che producono ed anche il modo come producono ed i mezzi di cui si servono per produrre (ad es. : salariati; industria; azienda e macchinari).
- I rapporti di produzione o di proprietà sono invece le relazioni che si formano tra gli uomini nei processi di produzione e che, in concreto, consistono nel possesso o meno dei mezzi di produzione (ad es. capitalisti e proletari).
Ora, le forze produttive e i rapporti di produzione costituiscono la struttura della società, che è definita dal modo di produrre e distribuire ricchezza, ossia dall’economia.
Quindi l’economia è la struttura o la base della società, sopra cui vi sono molteplici sovrastrutture (diritto, politica, arte, religione, filosofia ecc.), che sono espressioni dipendenti dalla struttura economica.
In altri termini, è la struttura economica che determina le leggi di uno Stato, le forme artistiche, le religioni, le filosofie e non viceversa. Ecco il materialismo storico : le forze motrici della storia sono di natura materiale, cioè socio-economica e non spirituale o astratta.
KARL MARX: RELIGIONE COME OPPIO DEL POPOLO
Per quanto riguarda la religione, essa è vista da Marx come "il sospiro della creatura oppressa, il cuore di un mondo spietato…è l’oppio del popolo"(cfr. Introduzione alla critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico, 1844).
Dunque è il prodotto di un'umanità alienata e sofferente che cerca illusoriamente nell’aldilà ciò che le è negato di fatto nell’aldiqua. Se perciò la religione è il sintomo di una condizione umana e sociale alienata, l’unico modo di eliminarla non sarà la semplice critica filosofica alla Feuerbach, ma la trasformazione rivoluzionaria della società; in altri termini, la distruzione delle strutture sociali che la producono.
La disalienazione religiosa ha come suo presupposto la disalienazione economica ossia l’abbattimento della società capitalistica. Con l’avvento del comunismo, non vi sarà più alcun bisogno religioso, e non esisterà più alcuna religione.