Speciale Biografie

Marco Polo: i viaggi e le esplorazioni raccontati nel Milione

Storia di Marco Polo, viaggiatore, esploratore e mercante veneziano vissuto tra il 1254 ed il 1324 che raccontò i suoi viaggi nel libro Il Milione. Caratteristiche principali dell'opera
Marco Polo: i viaggi e le esplorazioni raccontati nel Milione
getty-images

1Introduzione

Marco Polo
Marco Polo — Fonte: ansa

Marco Polo è stato un mercante, viaggiatore ed esploratore ancora oggi considerato tra i più importanti della storia europea.  

Vissuto nella parte successiva del XIII secolo, l'importanza di Marco Polo è strettamente associata al successo del suo lavoro intitolato Il Milione. Quest'opera rappresenta una dettagliata narrazione dei suoi viaggi compiuti tra il 1271 e il 1295. La sua rilevanza nella cultura occidentale è così significativa da farlo ancora oggi un'autentica gemma nella letteratura di viaggio di tutte le epoche, e al contempo, la principale fonte storica per conoscere la biografia del viaggiatore. Oggi, grazie al cinema e alle produzioni televisive, la figura di Marco Polo è ancor più celebre.

Marco Polo non fu il primo mercante a spingersi in aree quasi del tutto sconosciute agli europei come l’Asia centrale e la Cina, ma fu il primo a fornire un resoconto dettagliato di questa esperienza donando all’Europa del tempo una straordinaria serie di conoscenze su ciò che vide e apprese durante i suoi viaggi; l’insieme delle informazioni che Marco Polo rese disponibili all’epoca contribuirono ad aprire un ideale “ponte” attraverso cui l’Europa potè avvicinarsi per la prima volta alla conoscenza dell’Asia lungo l’itinerario commerciale che sarebbe divenuto poi noto con il nome di “Via della seta”.

La via della seta
La via della seta — Fonte: istock

La complessità del Milione è tale che non è soltanto un avventuroso resoconto di viaggio: pur non mancando di elementi che appaiono oggi fantasiosi e poco verosimili, Il Milione rappresenta il culmine della geografia e dell’etnologia dell’Età Medievale. Nelle sue memorie Marco Polo riportò infatti numerose nozioni di carattere storico, antropologico, geografico che fanno dell’opera una vera e propria enciclopedia del tempo sui luoghi, le società e le diverse popolazioni che il viaggiatore incontrò sul suo cammino. 

La fama del Milione, iniziata a partire dal XV secolo, fu tale da essere ritenuto per lungo tempo un testo fondamentale per i geografi, gli esploratori e i viaggiatori delle epoche successive. 

2La famiglia Polo e i rapporti con la Cina

Marco Polo nasce a Venezia il 15 settembre del 1254; la famiglia di origine di Marco Polo - in particolare grazie al padre Nicolò e allo zio Matteo - è già da tempo attiva nei traffici commerciali tra Oriente e Occidente, soprattutto nell’area di Costantinopoli. 

Pochi anni più tardi i due mercanti decidono di trasferire, per ragioni di opportunità, la propria attività commerciale in Crimea: da quel momento i Polo iniziano a spingersi, mossi da ragioni commerciali, in aree sempre più interne dell’Asia centrale, risiedendo prima a Bukhara - attuale Uzbekistan - per poi giungere a Pechino nel 1264 alla corte di Kubilai Khan, condottiero mongolo primo esponente della importante dinastia Yuan. 

Gengis Khan
Gengis Khan — Fonte: istock

Al termine di questo viaggio lo zio e il padre di Marco Polo rientrarono a Venezia nel 1269; i rapporti con il Khan erano stati proficui per i due mercanti, al punto che, secondo quanto riportato nel Milione, erano stati incaricati di portare una ambasceria al Papa e di tornare in Cina con dei missionari cattolici per diffondere il cristianesimo

Kubilai si era infatti da subito interessato alla cultura occidentale e desiderava approfondire i contatti con l’Europa, allo stesso modo i Polo videro nel rapporto con il potente e ricchissimo sultano un'occasione irripetibile sia per il successo dei propri traffici, ma anche per la grande opportunità di entrare in contatto con una civiltà tanto remota del quale desideravano approfondire la conoscenza, la lingua e i costumi. 

La nave di Marco Polo
La nave di Marco Polo — Fonte: getty-images

Mentre il padre e lo zio erano lontani Marco Polo era intanto cresciuto a Venezia: sulla sua infanzia non si possiedono molte informazioni, se non che fu probabilmente educato a svolgere la stessa attività paterna, istruendosi nella matematica e nell’arte della navigazione, e che rimasto precocemente orfano della madre la sua tutela era passata a degli altri parenti. Quando il padre e lo zio rientrarono a Venezia, Marco Polo era ormai diciassettenne, e decise di seguire i due familiari nel successivo viaggio verso Oriente, che lo avrebbe impegnato per i successivi 24 anni.

3Il viaggio di Marco Polo

Partenza di Marco Polo con il padre e lo zio da Venezia per la corte di Kublai Khan
Partenza di Marco Polo con il padre e lo zio da Venezia per la corte di Kublai Khan — Fonte: getty-images

Nel 1271 Marco, Nicolò e Matteo Polo sono di nuovo pronti ad intraprendere il viaggio difficile e avventuroso verso le remote zone dell’Asia Centrale: la prima tappa del loro viaggio li porta ad Acri, in Palestina: durante questa sosta i Polo apprendono la notizia dell’elezione a Papa di Gregorio X, con il quale entrano in contatto proponendo al pontefice l’iniziale progetto di un’ambasceria presso Kubilai Khan. Ricevuta l’approvazione papale e dei doni da recapitare al sultano, tra cui una lampada contenente dell’olio del Santo Sepolcro, sono di nuovo pronti a mettersi in viaggio verso Oriente.

Nelle prime fasi l’itinerario seguito da Marco Polo ricalca quello precedentemente affrontato da due familiari: dopo aver abbandonato la Galilea la spedizione prosegue inoltrandosi nelle zone interne dell’Anatolia. I rischi connessi al viaggio dei tre uomini sono numerosi, tra tutti quello che la spedizione venga assalita e derubata; per evitare inconvenienti i Polo decidono di scegliere le strade più sicure e non necessariamente più brevi, seguendo rotte mercantili già conosciute. Dopo una sosta a Konya, città turca frequentata da mercanti genovesi, la successiva tappa sarà a Cesarea - odierna Kayseri - dove i mercanti entrano in contatto con l’etnia nomade dei Selgiuchidi, di cui Marco Polo descrive religione e costumi. 

Probabilmente sempre nello stesso anno il viaggio dei tre veneziani procede attraverso l’Armenia e l’Iran: a Tibriz, nella Persia nord-occidentale, Marco Polo descrive una ricca e fiorente città che è un importante punto di snodo dei traffici commerciali del tempo. Durante il viaggio Marco Polo ha inoltre l’opportunità di venire a conoscenza di resoconti e testimonianze di luoghi che non ha personalmente visitato, informazione che saranno poi riportate interamente nel Milione: è così ad esempio che apprende l’importanza storica e culturale di una città come Baghdad, già capitale dell’importante califfato abbaside, caduta alcuni anni prima -1254 - in mano ai mongoli di Gengis Khan.

Arrivo di Marco Polo a Hormuz
Arrivo di Marco Polo a Hormuz — Fonte: getty-images

Il viaggio prosegue quindi attraverso l’Iran fino al porto di Hormuz, sul Golfo Persico, dove i Polo hanno intenzione di imbarcarsi per la Cina: il tentativo però fallisce a causa delle terribili condizioni meteorologiche e della notizia dell’impossibilità di un approdo sicuro, costringendo i veneziani a riprendere un complicato itinerario terrestre. Le zone attraversate sono impervie, e attraverso un lungo percorso tramite l’Afghanistan e il Turkmenistan, raggiungono infine Samarcanda, dove però poco tempo dopo Marco Polo si ammala, costringendo la comitiva a fermarsi per diverso tempo.

Cina medievale: Kublai Khan consegna il passaporto a Marco Polo
Cina medievale: Kublai Khan consegna il passaporto a Marco Polo — Fonte: getty-images

Non è chiara la natura della malattia che colpì Marco Polo; è certo però che il viaggio potè riprendere probabilmente solo dopo più di un anno: giunti ai confini della Cina i tre viaggiatori proseguirono nel loro difficile percorso, culminato in una faticosa traversata durata alcune settimane del Deserto dei Gobi.

Alla fine di un viaggio durato complessivamente tre anni e mezzo, i tre viaggiatori giunsero finalmente alla corte di Kubilai Khan, situata poco più a nord di Pechino, nella tarda primavera del 1275. Qui il sultano, che nel frattempo aveva raggiunto la mezza età, ricevette con tutti gli onori gli ospiti, felice soprattutto di rivedere lo zio e il padre di Marco Polo.

4Gli incarichi in Cina e il rientro a Venezia

Il palazzo del Gran Khan a Khanbaliq
Il palazzo del Gran Khan a Khanbaliq — Fonte: getty-images

Durante la permanenza alla corte del sultano, Marco Polo, divenuto ventenne, riuscì a guadagnare la fiducia e la stima di Kubilai Khan, se è vero, come riportato nel Milione, che da quel momento il sovrano iniziò ad affidargli dei piccoli incarichi per suo conto. Anche se non è chiara la reale natura del rapporto tra i due uomini, è certo che per conto del sultano Marco Polo intraprese un importante missione nello Yunnan, una delle regioni della Cina meridionale sottoposte a Kubilai, nel 1277: grazie a questo ulteriore viaggio Marco Polo raccolse notizie sui luoghi visitati e venne a conoscenza di terre non ancora conosciute in Europa, tra cui il Giappone

Nel 1280 Polo fece ritorno a Pechino, fornendo al sultano un lungo e minuzioso resoconto sui territori visitati. La mole di informazioni raccolte dal veneziano, soprattutto di carattere economico e produttivo, dovettero evidentemente risultare utili al Khan nell’amministrazione dei territori. Nel frattempo le missioni per conto del sovrano continuarono: nel 1284 Marco Polo venne aggregato ad una missione diplomatica in direzione dell’isola di Ceylon, famosa per le sue ricchezze; successivamente, tra il 1285 e il 1288, viaggiò in direzione dell’Indocina, altra regione interessata dalle mire del sovrano.

Nel frattempo, come riferito nel Milione, i Polo erano riusciti a guadagnare durante la loro permanenza in Cina una notevole ricchezza: dopo tanti anni di assenza dal loro luogo di origine era venuto evidentemente per loro il momento del rientro a Venezia. Il viaggio di ritorno, iniziato nel 1292, non fu tuttavia semplice; nella prima parte i tre veneziani furono aggregati ad un corteo nuziale allestito da Kubilai, che ebbe diverse difficoltà. Successivamente proseguirono il viaggio da soli, ricalcando il percorso dell’andata, fino a Trebisonda; in questa cittadina, a quanto pare, i Polo persero parte della loro ricchezza, sottratta loro da dei funzionari bizantini.

Nel 1295, dopo altri tre anni di viaggio, i Polo rientrarono finalmente a Venezia: il ritorno a casa non fu però tranquillo come auspicato, visto le vicende politiche che nei successivi anni contrapposero Venezia a Genova per la supremazia commerciale.

Nel settembre del 1298 i veneziani subirono una dura sconfitta navale a Curzola, in Croazia: è probabilmente in questa occasione che Marco Polo, imbarcato come comandante, finì prigioniero: come vuole la tradizione durante l’anno passato in prigionia a Genova Marco Polo dettò al suo compagno di cella, Rustichello da Pisa, le memorie dei suoi viaggi che avrebbero poi preso il nome del Milione.

I viaggiatori Marco Polo, il padre Nicolò e lo zio Matteo rientrano a Venezia dopo 24 anni in Oriente, 1295
I viaggiatori Marco Polo, il padre Nicolò e lo zio Matteo rientrano a Venezia dopo 24 anni in Oriente, 1295 — Fonte: getty-images

Una volta tornato in libertà, Marco Polo trascorse probabilmente il resto della sua vita a Venezia, sposando nel 1300 una nobildonna veneta di nome Donata Badoer, dalla quale ebbe tre figlie; dopo la morte del padre Nicolò e dello zio Matteo, nella parte restante della sua vita non proseguì più l’attività di mercante, rimanendo lontano anche dalla vita politica veneziana fino alla sua morte, avvenuta l’8 gennaio del 1324.

Nel 1308 si ha notizia che donò una copia della sua opera ad un nobile francese di passaggio a Venezia; probabilmente una delle prime versioni del Milione, che da quel momento inizierà a circolare in Europa in diversi manoscritti e in diverse lingue, accrescendo con il tempo la sua fama e quella del suo autore.

4.1Il Milione: caratteristiche principali

Le caratteristiche principali del Milione, il più importante resoconto di viaggio dell'epoca medievale nonché fonte di ispirazione per viaggiatori ed esploratori successive sono le seguenti:

  • Descrizioni dettagliate di luoghi e culture: Marco Polo fornisce minuziose descrizioni dei luoghi che ha visitato, delle città, delle popolazioni e delle loro usanze, comprendendo particolari geografici, economici, sociali e culturali delle regioni visitate.
  • Meraviglie e prodigi: Il libro contiene anche narrazioni di meraviglie e prodigi, molte delle quali hanno suscitato incredulità tra i lettori dell'epoca.
  • Viaggi e commercio: L'opera riflette il contesto storico dell'epoca, incentrato sul commercio e sugli scambi culturali tra l'Europa e l'Asia. Il resoconto di viaggio mette in luce l'importanza degli itinerari commerciali e delle attività economiche nelle regioni attraversate.
  • Contesto storico e politico: L'opera contiene dei riferimenti a eventi storici e politici dell'epoca, contribuendo a fornire un contesto per i suoi viaggi. In particolare, descrive le dinastie cinesi, le guerre e le dinamiche di potere esistenti nei territori visitati.

L'opera, inoltre, è diventata fonte di ispirazione e riferimento importante per il genere della letteratura di viaggio. 

5Guarda il video sulla Via della Seta

5.1Ascolta l'audio lezione su Marco Polo e Il Milione

Ascolta su Spreaker.
    Domande & Risposte
  • Chi è stato Marco Polo?

    Marco Polo è stato un mercante, viaggiatore ed esploratore vissuto nella seconda metà del XIII secolo. La sua fama è legata alla fortuna de Il Milione, un resoconto di viaggi che il veneziano effettuò tra il 1271 e il 1295.

  • Come si chiama l'opera che raccoglie i viaggi di Marco Polo?

    Il Milione.

  • Chi ha raccolto le memorie di viaggio di Marco Polo?

    Marco Polo ha raccontato i suoi viaggi al compagno di cella, Rustichello da Pisa - che ne ha fatto Il Milione.

  • Cosa ha fatto di importante Marco Polo?

    Marco Polo viene ricordato per i suoi viaggi in Oriente e per la sua opera Il Milione.