Mappa concettuale sulla peste
Tipi di peste, causa e significato della parola. Una carrellata delle epidemie nella storia e spiegazione sulla malattia narrata nei Promessi Sposi
COS'È LA PESTE
La peste è una malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci, ospitate da animali come ratti e topi (scarica qui la Mappa concettuale).
La malattia si manifesta, dopo una breve incubazione di 2-7 giorni, con febbre alta, dolori al capo e alla colonna vertebrale, vertigini, delirio e altri disturbi.
PESTE: COSA SIGNIFICA
Il termine peste viene dal latino pestis e significa «distruzione, rovina, epidemia».
Il temine è utilizzato anche in senso figurato per indicare:
- cosa, fatto, fenomeno ritenuti dannosi, dolorosi, capaci di infauste conseguenze, per esempio: «l’ambizione e la corruzione dei costumi sono la peste della società»;
- una persona, più spesso un ragazzo o bambino, che per il suo carattere e il suo comportamento rappresenta un fastidio, una grave noia per gli altri: «quel ragazzo è una peste!»
LA PESTE NELL'ANTICHITÀ
Nell'antichità si sono registrati alcuni casi importanti di peste:
- Atene nel 430-429 a.C.
La prima vera epidemia di peste descritta con cura fu quella che colpì Atene nel 430-429 a.C. Lo storico greco Tucidide descrisse con attenzione i sintomi e gli effetti della malattia cercando di analizzare le motivazioni e le conseguenze dell'epidemia. - Roma nel 166 d. C. e nel 260 -270 d. C.
Nel 166 d.C., terminate le campagne militari orientali contro i Parti, le armate romane vincitrici portarono nei territori dell'Impero un'epidemia di peste che decimò di un quarto o di un terzo la popolazione e che forse causò nel 180 d.C. anche la morte dell'imperatore Marco Aurelio.
Tra 260 e 270 d.C. altre due pestilenze si propagarono tra le fila dell'esercito romano degli imperatori Valeriano e Claudio II in lotta contro le popolazioni barbare che premevano sui confini dell'impero.
LA PESTE NEL MEDIOEVO
Quella degli anni 1347- 1351 è stata l'epidemia peggiore e più famosa della storia e causò la morte di 75-80 milioni di persone, un terzo della popolazione europea. Fu chiamata anche "Morte Nera" o peste bubbonica.
- Cause
Diffusione attraverso le rotte commerciali con l'Oriente
Nacque probabilmente negli anni venti del XIV secolo nel Deserto del Gobi, in Asia orientale. Le navi genovesi di ritorno in Europa dai commerci con l'Oriente trasportarono la peste prima nel porto di Costantinopoli e poi a Messina. Genova rifiutò di accogliere le proprie navi infette, che ripiegarono su Marsiglia, spargendo il contagio in tutti i porti principali del Mar Mediterraneo. - Carestie
Sempre nel XIV secolo un abbassamento improvviso delle temperature colpì l'Europa, ciò causò numerose carestie. La conseguente malnutrizione portò a un calo demografico e a un indebolimento delle difese immunitarie delle persone, che insieme alle scarse condizioni igieniche determinò la rapida diffusione dell'epidemia. - False credenze
Agli occhi degli uomini del XIV secolo le cause erano da imputare all'ira di Dio, il quale voleva punire l'umanità per i suoi peccati. Per questo nel 1348 papa Clemente VI indisse un pellegrinaggio straordinario a Roma, mentre nelle città d'Europa si moltiplicarono le preghiere collettive e le processioni per placare l'ira divina: tutti modi straordinariamente efficaci per propagare il contagio.
Ne troviamo testimonianza nel Decameron di Giovanni Boccaccio in cui un gruppo di giovani e ragazze di Firenze si allontanò in un giardino per difendersi dalla morte che colpiva il mondo circostante.
LA PESTE DEL 1629
La peste del 1629 è probabilmente l'epidemia che più di tutte le altre è entrata nell'immaginario collettivo.
Il perché è semplice: è stata infatti raccontata da Alessandro Manzoni che ne descrisse nel dettaglio la propagazione a Milano ne I promessi sposi.
- Cause della peste
Nel 1629 la peste fu portata nel Nord Italia, controllato dal Sacro Romano Impero, dai Lanzichenecchi scesi dalla Germania per sedare i tumulti generati dai mendicanti e dai vagabondi, che avevano preso d'assalto le città per cercare condizioni migliori rispetto alle campagne colpite da una carestia. - Conseguenze della peste
La diffusione in tutto il Nord nel corso del 1630 fu velocissima e oltre a causare ingenti danni all'economia, stravolse tutto il sistema socio-familiare: spesso i parenti malati o morti venivano abbandonati.
Gli untori, coloro che erano accusati di spargere il contagio, vennero puniti.
I ricchi erano curati a casa, mentre la maggior parte delle persone malate veniva trasferita nel lazzaretto, luogo di confinamento e d'isolamento.
Le autorità vietarono feste e viaggi e con delle ronde si controllarono i punti di accesso alla città in modo da non far entrare persone contagiate. - False credenze sulla peste
I medici, non avendo idea delle vere cause dell'epidemia, credevano che la malattia fosse dovuta all'aria calda e umida che alterava gli umori del corpo umano, che venivano modificati facendo salassi e purghe, oppure alla posizione dei corpi celesti, la cui influenza avrebbe fatto salire in superficie esalazioni malsane dall'interno della Terra, che venivano cambiate accendendo falò con sostanze aromatiche per le strade.
PESTE, CURIOSITÀ
Sharon DeWitte, antropologa dell'Università della Carolina del Sud, confrontando le tibie e i canini di donne morte prima e dopo la peste rilevò che, dopo l’epidemia, le ossa femminili sono diventate più corte e di conseguenze le donne più basse.
Sebbene la peste non sia una malattia comune nel XXI secolo, è comunque una patologia che non deve essere sottovalutata. Nel 1994 a Surat, in India, si sviluppò una ristretta epidemia che causò 50 morti ma che comportò una perdita per la nazione di circa 600 milioni di dollari a causa delle ripercussioni sul turismo e sul commercio.
PESTE, MAPPA CONCETTUALE
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