Mappa concettuale su John Locke

Mappa concettuale su John Locke: vita, opere e concetto dello Stato secondo il cosiddetto padre dell'empirismo

Redazione Studenti 19 aprile 2022

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JOHN LOCKE

John Locke (scarica qui la Mappa concettuale) nasce a Wrington nel 1632, studia all’Università di Oxford e si appassiona alla medicina, alla filosofia e alla politica. La sua vita è profondamente influenzata dagli eventi delle due rivoluzioni inglesi.

Dopo un periodo di esilio volontario in Olanda, Locke, propugnatore della “gloriosa rivoluzione”, torna in Inghilterra e ricevendo fama e onori in quanto teorico del nuovo regime liberale.

In questo periodo scrive le sue opere principali:

Lettera sulla tolleranza
Due trattati sul governo
Saggio sull’intelletto umano

Muore nel castello di Oates nel 1704.

LOCKE, EMPIRISMO

Locke è considerato il padre dell’empirismo. In Saggio sull’intelletto umano stabilisce i confini entro cui può svilupparsi la conoscenza e in che modo la ragione deve sempre essere guidata dall’esperienza.

Secondo Locke il primo stadio della conoscenza è costituito dalle idee semplici che sono una ricezione passiva del materiale appartenente alla realtà esterna (idee di sensazione) e a quella interna (idee di riflessione).

Locke si scaglia contro le cosiddette idee innate, considerandole uno strumento del potere.

ORGANIZZAZIONE ATTIVA DELLE IDEE

La nostra mente raggruppa e organizza le idee semplici in idee generali e complesse.

La conoscenza vera e propria consiste, infine, nella constatazione di una concordanza o discordanza tra idee.

La conoscenza può essere di due tipi:

conoscenza certa (attraverso l’intuizione, la dimostrazione e la sensazione attuale);
conoscenza probabile (mediante la testimonianza e la coerenza con l’esperienza passata).

IL LIBERALISMO DI LOCKE

Secondo Locke in un ipotetico stato di natura gli uomini vivrebbero in una situazione di uguaglianza di diritti. L’esercizio di questi diritti è limitato dalla legge di natura (la ragione) ma può succedere che un uomo cerchi con la forza di violare i diritti altrui.

Lo stato di guerra è evitato dall’instaurazione di uno stato civile che ha come unica funzione la tutela della libertà dell’uomo attraverso la legge.

Lo Stato, in questa visione:

Non deve avere un potere assoluto;
Nasce da un accordo (“contratto”) tra i cittadini e tra questi e il sovrano;
Non deve intervenire nelle questioni di fede;
Prevede che il potere esecutivo e quello legislativo non siano nelle mani di un’unica persona.