Mappa concettuale sulla filosofia analitica

Mappa concettuale sulla filosofia analitica: temi ed esponenti del pensiero che indaga il linguaggio, la complessità e l'ambiguità nei suoi vari aspetti

Mappa concettuale sulla filosofia analitica
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FILOSOFIA ANALITICA

Cos'è la filosofia analitica?
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La filosofia analitica (scarica qui la Mappa concettuale) è una corrente filosofica sviluppatasi a partire dal XX secolo in Inghilterra. Indaga il linguaggio, la complessità e l'ambiguità nei suoi vari aspetti.

Non è caratterizzata da un insieme di tesi ma da un metodo: valutare l'argomentazione ed esprimersi con la massima chiarezza.

LA FILOSOFIA ANALITICA E WITTGENSTEIN

Il pensiero di Wittgenstein si divide in varie fasi:

  1. La prima fase della filosofia: il Tractatus. Opera asciutta che esprime il modo di procedere della matematica.
    Le tesi espressi sono racchiuse in 7 proposizioni con brevi spiegazioni.
    - Il mondo è la totalità dei fatti: il mondo non è formato da oggetti sconnessi ma da fatti, cose legate tra loro. I fatti possono essere: semplici o complessi.
    - Il linguaggio è la raffigurazione logica del mondo, raffigura le relazioni tra le cose.
    Conclusione: l'unico linguaggio valido è quello della scienza. Il linguaggio filosofico è insensato, non esprime fatti.
  2. La seconda fase: ripensamento delle sue teorie
    - Critica l'univoca rappresentazione del linguaggio: il linguaggio è una ''forma di vita'' che rispettando certe regole assume molti impieghi.
    - Il significato delle proposizioni dipende dall'uso svolto in quel momento: il linguaggio non è mai un fatto privato.

AUSTIN

Austin divide gli enunciati in constantivi e performativi. Non tutti i tipi di enunciati possono essere valutati secondo il criterio di vero/falso. Quelli performativi svolgono l'azione, quelli constativi sono invece descrittivi.

Divide poi gli atti linguistici in:

  • Locutorio
    Costruire un enunciato attraverso il lessico e le regole grammaticali per veicolare un significato.
  • Illocutorio
    L'intenzione che viene perseguita, il fatto stesso di pronunciare l'enunciato.
  • Perlocutorio
    Il fine che si raggiunge con il dire, l'effetto dell'atto illocutorio.
    - Obiettivo perlocutorio: si ha quando l'effetto ottenuto dall'altro coincide con l'intenzione.
    - Seguito perlocutorio: quando l'atto ottiene un effetto contrario.

GRICE

Ecco come si distingue il pensiero di Grice nelle sue opere:

  • Meaning (1957)
    Distingue il significato naturale (mean) e ciò che vogliono dire i parlanti.
    - Il significato naturale si presenta quando un significato vuole dire qualcosa.
    - Il significato non naturale si presenta quando voglio dire qualcosa adoperando un segno.
    Il significato è legato all'intenzione del parlante di produrre un effetto. Enunciando due frasi queste sono ciò che si vuole far intendere mentre il loro significato è ciò che viene effettivamente detto: si parla di implicatura conversazionale.
  • Logic and conversation (1975)
    Fissa le regole della conversazione tra individui soggetti al principio di cooperazione attraverso 4 massime conversazionali:
    - Quantità: il contributo del partner deve rispettare quanto richiesto.
    - Qualità: contributo autentico.
    - Relazione: appropriato alle esigenze immediate.
    - Modalità: eseguire con ragionevole sollecitudine.

RYLE

Ryle vede la filosofia come cartografia. La competenza di un linguaggio sta al filosofo come gli abitanti di un villaggio al cartografo: i filosofi possono generare i ''fili d'implicazione''.

Ogni frase o parola dell'implicazione contribuisce al significato, mutate cambia pure il senso. La filosofia indaga il significato dei fili d'implicazione nelle espressioni in cui sono usati.

AYER

Nell'opera Language, Truth and Logic, Ayer analizza e critica il naturalismo e l'intuizionismo etico, sostenitori dell'idea che i fatti morali possono essere conosciuti o intuiti.

È impossibile trovare un criterio per la determinazione dei giudizi etici e di valore: i giudizi non hanno una verità obiettiva di verità o falsità.Sono espressione di sentimenti che non possono essere verificati.

Non c'è un senso logico e scientifico in cui le ragioni sostengono i giudizi morali.

FILOSOFIA ANALITICA: MAPPA CONCETTUALE

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Mappa concettuale sulla filosofia analitica
Fonte: redazione

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