Speciale Promessi sposi

Mappa concettuale sul capitolo 32 de I promessi sposi

Mappa concettuale sul capitolo 32 de I promessi sposi, in cui si continua a parlare del contagio della peste e dei suoi effetti sulla popolazione

Mappa concettuale sul capitolo 32 de I promessi sposi
ansa

CAPITOLO 32 I PROMESSI SPOSI

Capitolo 32 de I promessi sposi, sul contagio della peste
Fonte: ansa

In questo capitolo de I promessi sposi di Alessandro Manzoni (scarica qui la Mappa concettuale) i magistrati di Milano chiedono al governatore provvedimenti fiscali per far fronte alla peste, senza successo, quindi si rivolgono al cardinal Borromeo chiedendogli di indire una processione solenne per portare il corpo di S. Carlo per le vie della città, al fine di stornare la minaccia della peste.

In città si diffonde la paura degli untori e per questo avvengono episodi di linciaggio da parte della folla ai danni di persone innocenti. Borromeo dopo una prima fase di esitazione, acconsente alla processione, che si svolge l'11 giugno 1630. La psicosi del contagio aumenta e la folla continua ad attribuirne la responsabilità agli untori.

Manzoni descrive le mansioni dei monatti, degli apparitori e dei commissari, funzionari che, a vario titolo, si occupano dell'assistenza ai malati, mentre i padri cappuccini assicurano il governo del lazzaretto.

Alla sollecitudine degli ecclesiastici e del cardinal Borromeo si contrappone l'impotenza delle autorità. I monatti finiscono per diventare i padroni delle strade. Si diffondono le leggende più assurde sugli untori e anche i dotti sostengono teorie fallaci. Si istruiscono dei processi a carico dei presunti untori e Manzoni annuncia il proposito di parlarne in modo approfondito in un'altra opera ovvero 'Storia della colonna infame'.

Ma chi sono questi funzionari e di cosa si occupano?

  • Monatti
    Sono coloro che portano via i cadaveri dalle case per seppellirli, che conducono i malati al lazzaretto e ne bruciano i vestiti infetti. Oggi si propende a credere che 'monatto' derivi da monat che in certi dialetti lombardi significa sudicio e anche brutto soggetto; secondo l'autore, invece, il termine potrebbe derivare dal tedesco monathlich, e cioè mensuale, poiché venivano assunti di mese in mese.
  • Commissari
    Sono i funzionari della Sanità che hanno il compito di sovrintendere agli uni e agli altri.
  • Apparitori
    Precedono i carri dei morti e suonano un campanello per avvertire i passanti di star lontano.

TEMPO E LUOGO DEL RACCONTO

Il tempo del racconto va da maggio ad agosto 1630. I luoghi sono:

  • Milano
    È la sede del governo spagnolo dell'epoca e uno dei principali centri dell'Italia settentrionale. La città è descritta da Manzoni come caotica e tumultuosa, malsana e dominata da una folla disordinata e violenta che si contrappone alla pacifica e quieta popolazione contadina dei piccoli centri
  • Il lazzaretto
    Era il luogo di confinamento e d'isolamento per portatori di malattie contagiose, in particolar modo di lebbra e di peste.

CAPITOLO 32 I PROMESSI SPOSI, PERSONAGGI

I personaggi che compaiono nel racconto sono:

  • Antonio Ferrer
    Personaggio storico (1564-1635) è il gran cancelliere dello Stato di Milano dal 1619 al 1635, sostituendo nel 1628 il governatore don Gonzalo Fernandez de Cordoba impegnato nell'assedio di Casale Monferrato.  La figura del Ferrer è delineata in maniera ironica e impietosa dall'autore, che lo rappresenta come un testardo incompetente che con i suoi provvedimenti insensati è stato causa della rivolta di San Martino.
  • Ambrogio Spinola
    Personaggio storico (1569-1630) è il nobile genovese che nel 1629 sostituisce don Gonzalo Fernandez de Cordoba nella carica di governatore di Milano, dopo la sua rimozione in seguito al cattivo esito della guerra e dell'assedio di Casale del Monferrato. L'autore condanna con impietosa ironia la sua figura, simile a quella di don Gonzalo per la volontà caparbia di fare la guerra e la sordità ai problemi della popolazione a lui sottomessa, mentre viene criticata anche la storiografia ufficiale che ne ha esaltato la condotta militare e ne ha invece sottaciuto le gravi colpe nel sottovalutare il pericolo della peste e nel non assumere i necessari provvedimenti per arginare il contagio.
  • Il cardinal Borromeo
    È il cardinale arcivescovo di Milano che raccoglie la confessione dell'innominato e ne favorisce la clamorosa conversione, consentendo in tal modo la liberazione di Lucia e una positiva svolta nella vicenda dei due promessi.  La sua figura è ispirata al personaggio storico di Federigo Borromeo (1564-1631).
    Nel 1607 fondò a Milano la Biblioteca Ambrosiana. Aperta al pubblico dal 1609, fu tra le prime biblioteche a consentire l'accesso a chiunque fosse in grado di leggere e scrivere. Oggi è tra le biblioteche storiche più prestigiose al mondo. È proprio in questa biblioteca che Manzoni consultò molti volumi e si documentò sulla storia del XVII secolo, raccogliendo materiale per i 'Promessi sposi'.
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TEMI CAPITOLO 32 I PROMESSI SPOSI

I temi principali del capitolo sono:

  • Nobiltà e potere
    Manzoni rivolge un'aspra critica ai membri dell'aristocrazia, accusati di condurre una vita gaudente e dissipata che li porta a compiere abusi e ingiustizie ai danni dei più deboli. La critica agli esponenti della nobiltà si accompagna a quella dei meccanismi del potere connessi all'aristocrazia. Nei comportamenti privati quanto nell'esercizio della pubblica autorità gli uomini di Stato dimostrano gravi mancanze, talvolta dovute a semplice incompetenza e inadeguatezza.
  • Chiesa e religione
    Secondo Manzoni l'intervento della Chiesa nella vita sociale oltre a rispondere al sua perpetua vocazione missionaria è funzionale a svolgere una funzione di mediazione fra le classi, e dunque nei conflitti tra interessi opposti.

RIFERIMENTI STORICI CAPITOLO 32 I PROMESSI SPOSI

Ecco i due principali riferimenti storici:

  • La guerra di Mantova e del Monferrato
    La guerra di successione di Mantova e del Monferrato (1628-1631) scoppiò alla morte senza eredi di Vincenzo II Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato, i cui possessi vennero contesi tra Carlo Gonzaga di Nevers, sostenuto dalla Francia di Richelieu, e Ferrante Gonzaga duca di Guastalla, sostenuto dalla Spagna. In seguito entrarono nel conflitto anche Carlo Emanuele I di Savoia e l'imperatore Ferdinando II d'Asburgo al fianco della Spagna, mentre Venezia e il papa Urbano VIII sostenevano la Francia. Lo scontro si inserisce del quadro generale della guerra dei trent'anni e fu una delle cause della terribile carestia che afflisse il Milanese ma anche della calata dei lanzichenecchi che porteranno il contagio della peste.
  • La peste
    È la terribile epidemia che si scatenò nel Nord Italia tra il 1630 e il 1631, decimando la popolazione e infuriando con particolare virulenza nella città di Milano, allora tra le più popolose della regione.  L'epidemia si propagò facilmente a causa delle terribile carestia e in seguito al passaggio dei lanzichenecchi. Si stima che in Italia settentrionale tra il 1630 e il 1631 morirono per la peste 1.100.000 persone su una popolazione complessiva di circa 4 milioni.

I PROMESSI SPOSI, CAPITOLO 32: ANALISI

Il capitolo è la seconda parte del "dittico" (XXXI-XXXII) dedicato alla peste di Milano, l'ampia digressione storica in cui non compare nessuno dei personaggi principali del romanzo.

Come nel capitolo precedente, Manzoni mette in rilievo l'incuria e l'indifferenza del potere pubblico nel fronteggiare l'epidemia, specie del governatore Ambrogio Spinola che appare ben più interessato all'assedio di Casale che non alla città attanagliata dal morbo.

Come già nel cap. XXXI, parole di elogio vengono spese per tutti quegli ecclesiastici che con il loro impegno e il loro coraggio suppliscono alle carenze del potere pubblico nell'assistenza ai malati, specie i padri cappuccini a cui è affidato il governo del lazzaretto sempre più colmo di malati.

Il capitolo si chiude con il preannuncio della Storia della colonna infame, il trattato storico pubblicato in appendice al romanzo e riguardante il processo ai presunti untori Piazza e Mora, celebrato a Milano nel 1630. Manzoni cita indirettamente anche le Osservazioni sulla tortura di Pietro Verri, operetta in cui quel fatto era già affrontato ma col fine di argomentare contro l'uso della tortura.

MAPPA CONCETTUALE CAPITOLO 32 I PROMESSI SPOSI

Scarica il file in formato PDF: mappa concettuale sul capitolo 32 de I promessi sposi: riassunto e spiegazione degli eventi, dei personaggi e dello stile.

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Mappa concettuale capitolo 32 I promessi sposi
Fonte: redazione

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