Madonna Oretta: trama, personaggi e parafrasi
Indice
- Madonna Oretta (Dec. VI, 1)
- Introduzione a madonna Oretta: la prima novella della sesta giornata
- Madonna Oretta del Decameron: trama
- Temi di Madonna Oretta
- Madonna Oretta: analisi della novella che apre la sesta giornata del Decameron di Boccaccio
- Personaggi di Madonna Oretta
- Significato di Madonna Oretta
- Morale di Madonna Oretta
- Madonna Oretta: ascolta la novella in podcast
- Guarda il video sulla novella Madonna Oretta
- Concetti chiave
1Madonna Oretta (Dec. VI, 1)
Un cavalier dice a madonna Oretta di portarla con una novella: e, mal compostamente dicendola, è da lei pregato che a piè la ponga.
2Introduzione a madonna Oretta: la prima novella della sesta giornata
Per raccontare questa novella mi piacerebbe partire da un ricordo delle scuole elementari. Chiedemmo alla maestra se potevamo fare una gara di barzellette e lei – coraggiosa – acconsentì. Tutte più o meno facevano ridere, ma a un certo punto uno dei mie compagni di classe più impacciati volle provare a raccontare la sua: era la storia di un pinguino o qualcosa del genere. Cercammo di seguire questa storia tortuosa fino al momento in cui – speravamo – avremmo dovuto ridere, ma non accadeva niente. Finché lui disse: «E niente, andò così». Tutta la classe cominciò a chiedersi «E quindi? Che cosa è successo?!»; nessuno ci aveva capito niente perché quella barzelletta aveva cambiato protagonista almeno tre o quattro volte. Fu sgridato e anche un po’ deriso da tutti, maestra compresa. Tutti abbiamo assistito ad una scena simile ed è quanto ci vuole raccontare Boccaccio attraverso la storia di Madonna Oretta.
Diamo la parola a Filomena, la narratrice di oggi, che si rivolge alle «giovani donne» teorizzando l’arte del ben parlare e quanto essa sia conveniente e sia segno di intelligenza, eleganza e urbanità. Il troppo parlare, sta male sulle bocche di tutti. Leggiamo: «Giovani donne, come ne' lucidi sereni sono le stelle ornamento del cielo e nella primavera i fiori de' verdi prati e de' colli i rivestiti albuscelli, così de' laudevoli costumi e de' ragionamenti belli sono i leggiadri motti; li quali, per ciò che brievi sono, tanto stanno meglio alle donne che agli uomini quanto più alle donne che agli uomini il molto parlar si disdice».
3Madonna Oretta del Decameron: trama
La novella è un breve aneddoto che ha per protagonista una certa Madonna Oretta, moglie di Geri Spina (che troveremo più avanti protagonista della novella VI, 2). L’ambientazione è splendidamente cortese: dame e cavalieri sono stati invitati a un pranzo in campagna e si devono spostare a piedi da un luogo a un altro per una via «lunghetta», come dice Boccaccio.
Allora uno dei cavalieri della brigata, per fare bella figura, propone: «Madonna Oretta, quando voi vogliate, io vi porterò, gran parte della via che a andare abbiamo, a cavallo con una delle belle novelle del mondo». È una bella metafora per dire che sarà il cavallo a rendere più leggero il tragitto. Inoltre il cavallo è rapido e scattante come dovrebbe essere una novella divertente. Madonna Oretta acconsente di buon grado: «Messere, anzi ve ne priego io molto, e sarammi carissimo».
Il cavaliere comincia la storia che però si inceppa di continuo, a causa di nomi sbagliati o di imprecisioni narrative, di inutili ripetizioni e sbagli grossolani. Madonna Oretta voleva cavarsi di impaccio da una storia tanto brutta e allora ripensa alla metafora detta dal cavaliere stesso che aveva creato l’analogia novella-cavallo, e dice: «Messer, questo vostro cavallo ha troppo duro trotto, per che io vi priego che vi piaccia di pormi a piè». Un modo elegante per dire al cavaliere di smetterla e di riconoscere l’inabilità alla narrazione. Il cavaliere coglie al volo la frecciata e la prende a ridere: meglio raccontare altro durante il tragitto.
4Temi di Madonna Oretta
La sesta giornata è la novella dei motti piacevoli, delle battute pronte, dei guizzi verbali e quindi le novelle ivi raccontate sono tutte brevi, contenitori perfetti che danno il massimo valore al momento culminante della battuta finale.
Sono quanto di più simile abbiamo alle moderne barzellette. È importante cogliere rapidamente un’analogia tra ciò che accade e ciò che si dice. Le battute funzionano così: gestiscono il materiale che abbiamo davanti a noi in un modo geniale, come quando nei cartoni animati vediamo qualcuno – di solito in fuga – disegnare una porta sul muro e poi aprirla. Ecco l’analogia. Il racconto è un cavallo, per il cavaliere; ma siccome il racconto è narrato male diventa metaforicamente un cavallo che fa le bizze. In questo modo la dama si cava d’impaccio con grazia ed eleganza.
5Madonna Oretta: analisi della novella che apre la sesta giornata del Decameron di Boccaccio
La novella è molto breve, caratteristica di tutte le novelle della sesta giornata (ad eccezione della decima, raccontata da Dioneo). Il suo linguaggio è semplice e chiaro, con una prevalenza paratattica. Anche le descrizioni sono ridotte al minimo per non togliere forza alla progressione narrativa volta alla battuta di Madonna Oretta.
La struttura della novella, proprio perché breve, è molto curata per sottolineare la valenza artistica di una narrazione. Boccaccio pone l’elemento centrale, il tortuoso racconto del cavaliere, tra la presentazione della protagonista femminile e il motto finale, che è la naturale conclusione della storia.
Da sottolineare è anche il tema della cortesia: la novella doveva essere slanciata e leggera, ma diventa un supplizio e pone entrambi i personaggi in reciproco imbarazzo: il cavaliere è costretto a provare a terminarla per non ammettere alla sua interlocutrice di non essere stato capace; madonna Oretta per cortesia dovrebbe continuare ad ascoltare perché sarebbe brutto offendere qualcuno o interromperlo per la sua incapacità.
Dunque il supplizio prosegue finché è proprio la battuta ad aprire una finestra e a mordere con garbo «con morso di pecora e non di cane», direbbe Boccaccio, il cavaliere. In questo senso – nella sfera cioè della cortesia – acquisisce ulteriore valenza il fatto che Filomena spieghi l’importanza del novellare, facendo eco a quanto Boccaccio sostiene nell’introduzione alla quarta giornata e ricreando in piccolo un vademecum per i narratori dell’allegra brigata.
Deve esserci quindi rispondenza di forma e contenuto: per una novella con un motto serve un racconto breve; e per contrario una novella a intreccio serve invece un maggiore sviluppo narrativo.
6Personaggi di Madonna Oretta
Il ritratto dei personaggi è ridotto al minimo: Madonna Oretta è una donna abile nel parlare, quindi intelligente, sveglia e colta. Filomena aveva proprio detto queste parole all’inizio: «E il vero che, qual si sia la cagione, o la malvagità del nostro ingegno o inimicizia singulare che a' nostri secoli sia portata da' cieli, oggi poche o non niuna donna rimasa ci è la qual ne sappia ne' tempi oportuni dire alcuno o, se detto l'è, intenderlo come si conviene: general vergogna di tutte noi». Insomma le donne fiorentine – così sembra dire Filomena – non possiedono l’arte del ben parlare e quindi non riescono a dominare la realtà davanti a loro. Madonna Oretta è un’eccezione perché «gentile e costumata donna e ben parlante, il cui valore non meritò che il suo nome si taccia».
Il cavaliere non è un abile narratore, ma è comunque intelligente, almeno nel capire al volo il motto della dama: «Il cavaliere, il quale per avventura era molto migliore intenditor che novellatore, inteso il motto e quello in festa e in gabbo preso, mise mano in altre novelle e quella che cominciata aveva e mal seguita senza finita lasciò stare». E non fate finta di non capire: siete tutti stati come il cavaliere almeno una volta nella vita e sicuramente ci sarà stato una madonna Oretta che vi ha supplicato di farla scendere da cavallo.
7Significato di Madonna Oretta
La novella esplora temi come l'amore, la virtù, il desiderio e le norme sociali dell'epoca. Madonna Oretta rappresenta un ideale di bellezza e virtù femminile, ma anche l'idea che una donna virtuosa può attirare sia l'ammirazione che l'attenzione indesiderata. La novella mette in luce il conflitto tra la desiderabilità di Madonna Oretta e le limitazioni imposte dalla società patriarcale in cui vive.
In generale, "Madonna Oretta" affronta i complessi aspetti delle relazioni e del desiderio nelle donne e negli uomini, mentre fornisce un commento su come la virtù e la bellezza possano essere due lati di una stessa medaglia. La novella si inserisce nel contesto più ampio del "Decameron," che esplora una vasta gamma di temi e storie umane attraverso le vicende dei suoi personaggi.
8Morale di Madonna Oretta
Il messaggio che ci lascia Boccaccio con la novella di Madonna Oretta è che saper raccontare una storia è un'arte che richiede abilità, e chi non sa farlo può risultare noioso e pesante. Allo stesso modo, anche saper gestire situazioni imbarazzanti con tatto, intelligenza e grazia è una qualità preziosa, che permette di evitare conflitti senza offendere nessuno.
Arguzia, eleganza, gentilezza e cortesia sono molto importanti per la buona convivenza sociale.
9Madonna Oretta: ascolta la novella in podcast
Ascolta l'audiolezione dedicata a Madonna Oretta all'interno del nostro podcast sul Decameron di Boccaccio.
10Guarda il video sulla novella Madonna Oretta
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Domande & Risposte
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A quale giornata del Decameron di Boccaccio appartiene la novella Madonna Oretta?
Si tratta della novella introduttiva della sesta giornata.
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Qual è il tema della sesta giornata?
La capacità di saper dare una risposta pronta e brillante, che mostri vivacità di ingegno.
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Chi è Madonna Oretta?
Oretta è il diminutivo di Lauretta. Si tratta di un personaggio storico, nobildonna fiorentina moglie di Geri Spina rimasta vedova nel 1332.