Lutto: quali caratteristiche e come superarlo

Ogni essere umano, prima o poi, sperimenta l'esperienza del lutto. Caratteristiche, effetti e consigli per superare questo difficile momento

Lutto: quali caratteristiche e come superarlo
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Lutto: introduzione

Lutto: quali caratteristiche e come superarlo
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Il lutto è il più diffuso e naturale evento a cui ogni persona, ad un certo punto della vita, va incontro. I suoi effetti sono molteplici, ed il suo impatto sulla salute fisica e mentale può manifestarsi in modi molto diversi con infinite sfaccettature.

Che cos'è il lutto

Il lutto rappresenta un’esperienza umana universale: ogni persona ne fa esperienza nella propria vita e si cresce con la consapevolezza di dover, prima o poi, affrontare questo evento. Nonostante ciò, rappresenta comunque una delle condizioni emotive più difficili da gestire e superare, soprattutto in alcune situazioni.

Il lutto rappresenta infatti il senso di perdita a seguito della morte di una persona con cui si ha una relazione. È bene notare però che il concetto di lutto ha in realtà un significato più allargato, riferendosi in generale alla perdita di qualcuno o qualcosa estremamente significativo senza che sia implicata la morte. Tra queste troviamo ad esempio la perdita di una relazione affettiva e la consapevolezza dell’impossibilità definitiva a perseguire obiettivi importanti come in caso di infertilità o l’invalidità a seguito di incidenti e malattie.

Il processo con cui si manifesta il lutto non è lineare e non è generalizzabile in quanto influenzato dalle specifiche caratteristiche della situazione: si tratta di un’esperienza umana estremamente soggettiva, influenzata sia dagli eventi in sé, sia dalla personalità e dalle risorse interne ed esterne di chi lo affronta.

Tendenzialmente possono essere notate alcune fasi quali la non accettazione, la rabbia, la negazione e la disperazione, ma non necessariamente vengono affrontate tutte in ordine. Quello che però ne rappresenta la via per la risoluzione è l’accettazione dell’assenza e della mancanza, con l’accoglienza di tutte le emozioni che ne conseguono.

Lutto traumatico e lutto non traumatico

Sebbene il lutto rappresenti un evento a cui sappiamo dover andare incontro, è bene notare che ne esistono due grandi categorie che è bene distinguere e riconoscere per via delle conseguenze che possono generare:

  • Lutto non traumatico: all’interno di questa categoria rientrano tutti quei lutti prevedibili e aspettati o che conseguono a periodi di preparazione alla perdita piuttosto lunghi, come in caso di lunghe malattie e anzianità. In questi casi l’effetto del lutto è tendenzialmente più contenuto e l’accettazione è favorita dai fattori in gioco. La sofferenza generata, per quanto forte, è gestibile e comprensibile da chi la sta affrontando, e diminuisce notevolmente nell’arco di 6-12 mesi
  • Lutto traumatico: all’interno dei lutti traumatici rientrano tutte quelle perdite inaspettate, quelle legate a violenza o gravi incidenti, quelle che si accumulano con lutti non ancora risolti e che in generale non siamo preparati a dover affrontare nella vita, come la morte dei figli o di fratelli, amici e partner in giovane età. L’impatto di questi lutti è molto più intenso, le conseguenze possono essere anche gravi e condurre allo sviluppo di psicopatologie quali la depressione ed il disturbo post-traumatico da stress

Come affrontare un lutto

Come abbiamo visto, le manifestazioni del lutto possono essere molto variabili e talvolta imprevedibili, e per questo motivo non esiste una soluzione semplice e lineare per affrontarlo e risolverlo.

È inoltre importante specificare che il lutto, così come tutti gli eventi spiacevoli della vita, non smetterà mai di fare male: risolverlo significa infatti accettare la perdita ed accoglierne le emozioni, non implica la rimozione dalla memoria di quanto successo o l’annullamento delle emozioni spiacevoli generate dal ricordo.

Inoltre, per la risoluzione di lutti traumatici è essenziale l’intervento psicologico, attraverso adeguate terapie come l’EMDR, e talvolta può essere essenziale anche l’intervento farmacologico. Anche in caso di lutto non traumatico può risultare di supporto la richiesta d’aiuto ai professionisti della salute mentale, per poter affrontare l’evento nel modo più funzionale possibile. In questi casi è inoltre importante:

  • Darsi tempo: ognuno ha bisogno di tempi diversi per accettare la perdita e accoglierne e gestirne le emozioni, mettere e mettersi fretta non offre alcun vantaggio e potrebbe invalidare il processo di risoluzione del lutto
  • Accogliere e gestire le emozioni: a nessuno piace sperimentare certe emozioni, ma è necessario comprenderne l’importanza e l’imprescindibilità per poterle accettare e costruire gli strumenti necessari alla loro gestione
  • Prendersi cura di sé: sebbene talvolta venga visto come egoistico a seguito di eventi simili, è bene lasciar andare tali giudizi per dedicare tempo e spazio alla cura del proprio corpo e della propria mente
  • Prendersi momenti di svago: darsi la possibilità di distrarsi e divertirsi non è una mancanza di rispetto verso chi o ciò che si è perso ma un rispetto di sé e del proprio tempo oltre che una buona strategia per alleggerire e costruire risorse emotive
  • Non reprimere: imparare a esprimere e lasciar uscire le proprie emozioni, il proprio dolore ed i propri vissuti permette la condivisione e la comprensione dei propri bisogni e può essere fatto in qualsiasi modo, tra cui l’arte e la musica

Ricorda infine che non esiste un modo giusto e uno sbagliato di vivere il lutto, non giudicarsi e non giudicare il processo di risoluzione specifico di ogni individuo è essenziale per accogliere e chiedere aiuto.

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