Luigi Vanvitelli: vita, opere e stile dell'architetto che progettò la reggia di Caserta
Indice
1Chi è Luigi Vanvitelli?
Luigi Vanvitelli è stato un architetto, pittore e scenografo italiano di origini olandesi. Uno dei massimi architetti del suo tempo, fra i migliori esponenti del filone classicista, si destreggia fra il tardo barocco e il neoclassicismo, del quale è un anticipatore.
2Dal fasto barocco e alla linearità progettuale
Nasce a Napoli dal vedutista olandese Gaspar van Wittel, trasferitosi a Roma per lavoro, e da Anna Lorenzani, proveniente da una famiglia di artisti.
Nel 1699 il padre viene incaricato della decorazione del palazzo reale di Napoli dal Viceré, che diventa poi il padrino del bambino che nasce l’anno successivo; in suo onore viene scelto il nome Lodewijk che viene poi italianizzato insieme al cognome.
In seguito a una sommossa, la famiglia si trasferisce a Roma nel 1701. Qui cresce e studia il giovane Luigi, che compie il suo apprendistato a fianco del padre e del nonno materno, studiando le opere del Rinascimento e i monumenti antichi.
Durante una delle sue licenze a Roma, Filippo Juvarra lo incontra e rimane colpito dal suo talento nel disegno, invitandolo però ad applicarsi prevalentemente allo studio dell’architettura.
Vanvitelli collabora in qualità di apprendista all'allungamento di Palazzo Chigi a Roma; nel 1726 diventa aiuto architetto a San Pietro e nel 1728 riesce ad essere ammesso all'Accademia dell’Arcadia, dove la concezione architettonica è ispirata alle forme pure e lineari delle opere antiche.
3Luigi Vanvitelli e l’attività nelle Marche
Nel 1732 partecipa al concorso per la facciata di San Giovanni in Laterano e per la Fontana di Trevi: i suoi lavori sono giudicati eccellenti ma non adatti a un progetto culturale del papato, improntato al fasto e al gusto popolare ancora dominato dallo stile barocco.
Viene comunque notato e su commissione di papa Clemente XII si reca ad Ancona a costruire il Lazzaretto (1733 - 1738) e l'Arco Clementino; lo scopo è ammodernare il porto della città per renderlo funzionale come porto occidentale per Roma.
Il Lazzaretto, costruito su un'isola artificiale, viene composto da costruzioni pentagonali concentriche con il tempietto di San Rocco collocato al centro.
Crea anche il nuovo molo con l'Arco Clementino e la Chiesa del Gesù, caratterizzata dalla facciata concava posta idealmente ad abbracciare la linea dell'arco posto di fronte. Per problemi legati alla politica locale, nel 1740 i lavori vengono sospesi.
Sempre in territorio marchigiano, realizza ulteriori opere:
- la torre campanaria per la Santa Casa di Loreto,
- la facciata e l'interno della chiesa della Madonna della Misericordia di Macerata,
- la riedificazione della chiesa di Santa Maria Maddalena a Pesaro.
Anche la città di Ascoli Piceno lo coinvolge per chiedere un consulto sul teatro di Palazzo Arringo, un progetto dell'intagliatore ascolano Giuseppe Gualtieri che viene relativamente apprezzato da Vanvitelli (ammira soprattutto la struttura lignea) tranne per gli evidenti ed eccessivi rimandi allo stile pittoresco dei Bibiena.
4Un professionista multitasking
Nel 1742 torna a Roma e, come architetto della Reverenda Fabbrica di San Pietro, presenta un progetto per il restauro della cupola in vista del Giubileo: la cerchiatura in ferro della cupola convince il pontefice, ma scatena le polemiche degli esclusi, tanto da rendere necessaria la mediazione di un architetto esterno per far accettare unanimemente il progetto.
Fioccano i lavori, non solo nella capitale:
- progetta la Cappella Reale nella chiesa di San Rocco a Lisbona;
- nel 1746 si occupa del restauro del Convento di Sant'Agostino a Roma (poi delegato);
- nel 1748 progetta il restauro S. Maria degli Angeli, la chiesa progettata da Michelangelo a partire dalla parte centrale delle terme di Diocleziano;
- a Napoli si occupa della Chiesa della Ss. Annunziata e del Monastero di Sant'Agostino;
- progetta la sistemazione del porto di Anzio e di Fiumicino;
- ormai architetto di fama, viene chiamato a servizio del re di Napoli Carlo III di Borbone nel 1751.
5Vanvitelli e la reggia di Caserta, la più bella d’Europa
Inizia a lavorare al primo e importantissimo incarico: realizzare una reggia sontuosa, come residenza estiva per i Borbone; l'opera deve essere progettata prendendo a ispirazione il palazzo di Versailles e il palazzo dell'Escorial, ma l’obiettivo è superarli in magnificenza.
Perché proprio a Caserta? L’area si rivela strategica perché facilmente raggiungibile dalla capitale ma vicina a una città più piccola, modificabile ed espandibile secondo i futuri progetti del sovrano di farne una città-capitale.
Viene realizzata una costruzione con queste caratteristiche:
- a pianta rettangolare con quattro enormi cortili interni;
- una facciata regolare ritmata da colonne classiche e archi a tutto sesto;
- al centro dell’edificio corre una lunga galleria che collega l’entrata principale all’ingresso del parco;
- la gallerie è intramezzata dalla scalinata d’onore che porta al piano superiore dotato di 1200 stanze, di una cappella e di un teatro.
Quella che verrà considerata la più grande architettura barocca europea si affaccia su un grande giardino all’italiana progettato dallo stesso Vanvitelli, un parco scenografico che sfrutta la naturale inclinazione del terreno per creare una serie di vasche e fontane alimentate da una cascata artificiale, accanto a un viale lungo 3 chilometri.
Per alimentare il tutto viene realizzato un acquedotto dai monti vicini, l’Acquedotto Carolino, ispirato agli acquedotti romani, che porta l'acqua a palazzo e per poi convogliare il flusso verso la città di Napoli, rendendo l’opera nata per il diletto reale utile anche per i sudditi. I lavori vengono conclusi dal figlio maggiore di Vanvitelli, Carlo, anch’egli architetto.
6Il declino
La presenza di Vanvitelli a corte non è priva di difficoltà: i suoi progetti muovono grosse somme e suscitano invidia in molte persone, che aspettano che la fortuna gli volti le spalle e quel momento arriva nel 1759, quando muore il fratello del re di Napoli e Carlo di Borbone deve andare a succedergli sul trono spagnolo.
Con la lontananza del sovrano il progetto della Reggia diminuisce improvvisamente di importanza, la gestione della spese viene affidata al Consiglio di reggenza nel quale sono molti gli elementi ostili al Vanvitelli, che approfittano della situazione per ridurre i fondi per la costruzione e ostacolare i lavori con ogni pretesto.
Se la vita di corte si fa più dura, quella lavorativa rimane comunque fitta di impegni: nel 1769 allestisce le strutture per le nozze di Ferdinando IV e nel 1772 quelle per il battesimo della prima figlia. Ma sono gli ultimi incarichi e stranamente sono tutti relativi a strutture effimere, destinate a durare solo per il tempo di un festa.
Luigi Vanvitelli si ritira a vita privata e muore nel 1773; viene seppellito nella chiesa di S. Francesco di Paola.
7Opere principali
- La reggia di Caserta con lo scalone monumentale, la cappella e il teatro di corte, e l’Acquedotto Carolino.
- Il Lazzaretto e il porto di Ancona.
- Il Foro Carolino, palazzo Doria d'Angri e la Santissima Annunziata a Napoli.
- Il restauro della Basilica di Santa Maria degli Angeli.