Lettura ad alta voce: viaggio tra i ragazzi che la fanno per volontariato

Hanno tra i 7 e i 15 anni e per gli altri affrontano la lettura ad alta voce...e le loro paure. Storia dei Teens del circolo LaAV di Carrara e del loro speciale volontariato

Lettura ad alta voce: viaggio tra i ragazzi che la fanno per volontariato
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VOLONTARIATO IN ADOLESCENZA

Sono 45 gli adolescenti che leggono ad alta voce per volontariato. E sono pronti a giurare che è un'esperienza che cambia la vita.
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Hanno tra i 7 e i 15 anni, vengono da Carrara e fanno un tipo di volontariato molto speciale: periodicamente, si riuniscono a scuola o in biblioteca e leggono per gli altri. Gli altri sono i ragazzi come loro: ogni volta si sceglie un tema, ci si riunisce e si scopre un nuovo mondo, a volte fuori, molto più spesso dentro sé stessi.

"Una delle cose più belle è leggere davanti ai bambini più piccoli e vedere le loro facce catturate, dove si capisce che si stanno immedesimando nel personaggio e nelle sue avventure" racconta Giulia, una delle Teens che fa parte dei 45 adolescenti iscritti al circolo LaAV di Carrara. "A me è sempre piaciuto leggere, e l’idea di poter trasmettere questa passione ad altre persone mi entusiasma".

"Il primo gruppo si è avvicinato all'associazione attraverso la partecipazione al concorso "Booksound" nel 2016" racconta Simona Bardi, coordinatrice del circolo e insegnante alla Talierco di Carrara, la scuola da cui il progetto ha preso piede. "Nel 2016, con la nascita ufficiale del circolo di Carrara e l'attivazione del servizio mensile in biblioteca, è iniziato un vero e proprio passaparola tra i ragazzi. Ai nostri volontari teens piace leggere per gli altri, sia che il pubblico sia composto dai ragazzi della loro età che da adulti". Al punto che spesso la paura lascia il posto all'entusiasmo: "Sono talmente motivati che, quando il numero dei partecipanti è altro e si rende necessario limitare il tempo di lettura di ciascuno, protestano" spiega Simona.

TECNICHE DI LETTURA AD ALTA VOCE

LaAV sta per Letture ad Alta Voce. Si tratta di un progetto nazionale a cui prendono parte ragazzi e adulti di qualsiasi età e provenienza. Fattor comune, la voglia di leggere per gli altri: si tratti di compagni di scuola, di ospiti dei centri anziani, di non vedenti, di detenuti o di persone con fragilità psichica. Ci sono circoli LaAV in tutta Italia, ma soprattutto non c'è nessuna barriera: laddove c'è la possibilità di portare la lettura, lo si fa. "So che i soci LaAV adulti leggono anche per persone che non possono leggere o che si trovano in situazioni particolari, anche in ospedale, per portare loro conforto" racconta Alina, 12 anni. "Mi piacerebbe, quando sarò più grande, poter anch'io leggere per chi ne ha bisogno".

"Credo che questa esperienza mi abbia cambiata nel modo di leggere, nell'imparare ad ascoltare di più" spiega invece Alice, 11 anni, che ha scelto da sola di iniziare questa esperienza. "I miei compagni sanno di questo hobby e pensano sia una cosa bella. Ho fatto tante nuove amicizie."

La strada di chi legge ad alta voce non è naturalmente priva di difficoltà: "All’inizio leggevo con una voce un po’ bassa, forse per timidezza" spiega Pietro, anche lui in seconda media. "Poi, ho imparato a leggere a voce più alta, dando diversa intonazione ai vari personaggi, come faceva il mio maestro". E gli fa eco Eleonora, 12 anni: "Una piccola difficoltà che ho dovuto superare è stata quella di leggere ad alta voce davanti a tante persone.

Però l'ho superata dopo poco tempo, abituandomi al pubblico".

LEGGERE AD ALTA VOCE, SUPERARE LE PAURE

"Quello che mi spaventa è guardare la gente negli occhi" racconta Giulia, "perché negli occhi di chi abbiamo avanti troviamo la paura, troviamo quello che non vorremo sentirci dire… Sinceramente non ho ancora superato del tutto questa difficoltà, ma ho trovato provvisoriamente un modo per non andare nel panico: quando è il mio turno di leggere non guardo le persone davanti a me e guardo solo il libro".

E continua: "Questa esperienza mi ha cambiato, mi ha fatto crescere, mi ha fatto trovare nella lettura un mondo nuovo, un mondo di persone che non guardano al profitto della cose, ma le fanno per il piacere di farle. Io sono cresciuta, ho imparato a non preoccuparmi di parlare davanti ad altre persone, ho imparato a fregarmene dei commenti di altri".

"I ragazzi che fanno questo tipo di volontariato sicuramente sviluppano sicurezza e spirito di squadra" racconta Chiara, 44 anni, una delle volontarie adulte del circolo. "Dedicando il loro tempo leggendo per gli altri e insieme agli altri, costruiscono reti di relazioni con pari e non, acquisiscono la capacità di accettare e rispettare le varie sfumature del carattere e le molteplici disponibilità di risorse cognitive sostenendo i compagni e incoraggiandoli a partecipare".

VOLONTARIATO LETTERARIO, COS'È

Leggere ad alta voce per gli altri è a tutti gli effetti una forma di volontariato letterario: un volontariato, cioè, in cui la lettura diventa uno strumento di empatia e incontro. Ogni anno i volontari LaAV di tutta Italia si incontrano presso uno dei circoli, a turno, e condividono le esperienze: "è stata una bellissima giornata" ricorda Eleonora. "Abbiamo letto davanti a molti altri lettori volontari, abbiamo ascoltato leggere altre persone ed abbiamo elencato dei libri che avevamo già letto e che secondo noi potevano esser adatti ai bambini, trovandone moltissimi".

"Nel corso delle tre stagioni di tesseramento abbiamo perso alcuni volontari" spiega Simona. "C'è chi non ha rinnovato l'iscrizione sotto la pressione dei compagni di classe, chi non lo ha fatto perchè si è reso conto di non aver sufficiente tempo a disposizione e chi perchè non ha trovato quello che si aspettava". Ma il progetto è valido e cresce: "Certamente attraverso questa attività i ragazzi cambiano. Questa è la ragione che ci ha convinto a far diventare la lettura ad alta voce un progetto d'istituto". Grazie alla lungimiranza della Dirigente Scolastica dell'I.C. Taliercio, la prof.ssa Anna Maria Florio, dal 2016 l'istituto è dicentato Scuola LaAV".

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