Le montagne più alte in Italia
Quali sono le vette più alte in Italia? In questa guida esploriamo i nomi, l'altezza e le caratteristiche delle montagne italiane più alte e famose
Indice
Introduzione
L'Italia è occupata per circa un terzo del suo territorio da montagne che si dividono in due grandi catene: le Alpi e gli Appennini. Le prime, che sono disposte ad arco nella parte settentrionale dell'Italia, sono abbastanza giovani. Le Alpi sono caratterizzate da un aspetto maestoso; infatti, le vette, nel tratto centro-occidentale, superano i quattromila metri sul livello del mare. Queste montagne sono le cime più alte non soltanto dell'Italia, ma anche dell'Europa.
Negli Appennini prevalgono le rocce serpentinose, argillose e cristalline. Il limite tra le Alpi e l'Appennino è per convenzione segnato dal colle di Cadibona che si trova a nord di Savona. I rilievi che si trovano sul versante tirrenico ed adriatico vengono indicati con il termine anti-appennino.
Le Alpi
Le Alpi sono una catena montuosa a piega, dalla struttura molto complessa. Infatti, la formazione di queste montagne è dovuta ai corrugamenti e sovrascorrimenti avvenuti nel terziario.
La vetta più alta è il Monte Bianco che con i suoi 4.809 metri è la montagna più alta di tutta la catena alpina europea. Questa montagna si trova al confine tra la Valle d'Aosta e la Francia e precisamente nelle Alpi Graie.
Nella stessa regione si trova la seconda vetta più alta: il Monte Rosa, alto 4.634 m. Quest'ultimo è il massiccio più esteso delle Alpi.
La terza montagna più alta d'Italia è il Cervino di 4.478 m metri. Siccome manca una fascia prealpina le montagne si ergono all'improvviso con uno stacco netto rispetto alla pianura.
L'altitudine della linea di cresta principale diminuisce da Ovest ad Est. Infatti, l'elevazione media dell'intera massa alpina non supera i 1.300 metri. In Lombardia ed in Veneto il gruppo montuoso delle Alpi è circondato da rilievi più bassi che visivamente accompagnano l'innalzarsi delle vette.
La fascia esterna alle Alpi
Spostandosi nella zona tra il Trentino-Alto Adige ed il Veneto si trova il massiccio delle Dolomiti. Il nome deriva dal tipo di roccia che prevale nella costituzione dei monti: la dolomia. Quest'ultima è formata da carbonato di calcio, magnesio e calcari.
Le montagne in questa zona sono meno alte rispetto alle altre, ma danno un aspetto più suggestivo al territorio. La fascia esterna della catena delle Alpi è costituita prevalentemente da rocce calcaree che generalmente sono mesozoiche. Esse si sono formate con i detriti e conferiscono al paesaggio, all'alba ed al tramonto, un incantevole colore rosato.
Tra le vette più alte ad Est bisogna menzionare il gruppo del Catinaccio, la Sella e la Marmolada. Mentre nel versante occidentale dell'Italia si trova il Monte Ortles.
Gli Appennini
L'altra catena montuosa dell'Italia, cioè gli Appennini, percorre l'intera penisola italiana: dalla Liguria alla Calabria. Gli Appennini continuano anche nei rilievi della Sicilia settentrionale.
Questa catena montuosa si distingue dalle Alpi per molteplici caratteristiche: per le minori altitudini medie e massime (inferiori a 3.000 metri), per la costituzione litologica e per il diverso orientamento. In questa catena montuosa sono frequenti i fenomeni carsici e la circolazione sotterranea delle acque.
Negli Appennini si possono trovare delle punte di altezza di circa 2.912 metri, come il Gran Sasso ed il Monte Amaro con i suoi 2.793 metri di altezza.
Generalmente gli Appennini si presentano con due o più catene parallele per cui è frequente la presenza di conche e bacini.