Le donne nella prima guerra mondiale: tesina
Le donne nella prima guerra mondiale: tesina sul ruolo e sulle condizioni delle donne durante il primo conflitto mondiale.

LE DONNE NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE: TESINA

Per le donne di inizio '900 la prima guerra mondiale rappresentò una preziosa occasione.
L'assenza di molti uomini chiamati a combattere provocò delle conseguenze pesanti a livello economico e sociale.
L’allontanamento degli uomini dai ruoli quotidiani costrinse la società civile ad affidare compiti maschili alle donne rimaste a casa, che quindi presero il posto dei propri mariti o figli anche in faccende come gli acquisti o le vendite di prodotti agricoli e nell’affrontare problemi legali.
In Gran Bretagna, il personale femminile impiegato nelle fabbriche di munizioni fu il 60% del totale. In Francia, la manodopera femminile, durante la guerra, aumentò del 40%, in Germania del 35% e in Italia del 22%.
Si trattava di una situazione di necessità (nessun uomo avrebbe concesso il proprio posto di lavoro alle donne) ma anche della prima opportunità di emancipazione femminile: le donne, anche se momentanemanete, abbandonarono il folocalre domestico per lavorare al posto degli uomini.
Per le necessità delle fabbriche, rimasti senza operai uomini, ma anche delle famiglie, le donne furono costrette a compiere gli stessi lavori dei maschi, anche quelli più pesanti. Nei campi era necessario spostare i covoni di fieno o i sacchi di grano e utilizzare le macchine agricole.
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Allo stesso modo all'interno delle fabbriche dovevano essere sollevati pesi. Le donne si trovarono per la prima volta ad usare le macchine agricole per svolgere un lavoro duro, pesante e tipicamente maschile.
Un ruolo importante è quello delle infermiere volontarie della Croce Rossa che a partire dal 1916 vennero mandate al fronte. Nonostante l’utilità del loro lavoro, le infermiere dovettero combattere contro le critiche, le resistenze e le ostilità da parte del personale medico maschile.
Anche in questo frangente le donne non riescono comunque a conquistarsi l’eguaglianza. Tuttavia dai sacrifici di questi anni e dalla rinnovata consapevolezza del proprio ruolo e dignità prenderanno nuovo impulso le lotte del dopoguerra per il raggiungimento dei diritti politici.
IL RUOLO DELLE DONNE NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, TESINA
I nuovi ruoli e il coraggio dimostrato dalle donne durante il primo conflitto mondiale crearono il fermento necessario per ottenere una riforma giuridica importante a loro favore.
In Italia, il 17 luglio del 1919 venne emanata da Vittorio Emanuele III una legge: la “Disposizione sulla capacità giuridica della donna”, con la quale venne abolita l’autorizzazione maritale, ma rimasero ancora negati i diritti politici.
Nonostante l’importanza di questa riforma, la legge non suscitò grande interesse nel mondo politico e nella società civile: a molti sembrò un modo dovuto per ripagare le donne degli sforzi e sacrifici compiuti durante la guerra.
L’importanza che la donna rivestì durante la prima guerra mondiale purtroppo non continuò nel periodo successivo alla guerra. Molte persero il posto di lavoro e le donne che invece riuscirono a conservare la professione dovettero combattere contro l’opposizione da parte dei lavoratori maschi.
I giornali sottolineavano l’egoismo delle operaie, accusate di sperperare i loro guadagni in vestiti e frivolezze mentre gli uomini andavano a morire in guerra.
In conclusione, la prima guerra mondiale diede alle donne l’occasione di sperimentare e sperimentarsi, di uscire anche solo momentaneamente dal focolare domestico per rivestire nuovi ruoli, nuove mansioni e nuove professioni.