Cos'è e come si combatte il lavoro nero

Difendersi dal lavoro nero: ecco come fare

Cos'è e come si combatte il lavoro nero
è una creazione della Redazione

Se lavori senza un vero contratto di lavoro, senza che ti versino i contributi, senza ferie o più semplicemente con orari e prestazioni "casuali" o alla "buona" allora è probabile che lavori in nero.
Ma non ti preoccupare. Devi sapere che un lavoratore alle dipendenze di un datore di lavoro ha diritto ad uno stipendio il cui importo è stabilito nei Contratti Nazionali di Lavoro.

Quindi , corri alla prima sede sindacale per informarti di "chi sei e quanto vali veramente". Se comunque hai lavorato in nero, si può recuperare sia la quota di salario non percepita sia i contributi non versati. Bisogna andare al sindacato, chiederà con una lettera un incontro con il datore di lavoro. A fare da conciliatore ci sarà un funzionario dell'Ufficio Provinciale del Lavoro.

Verranno fatti i conteggi giusti e si cercherà di chiudere la vertenza in modo amichevole. Nel contempo occorre compilare un modulo presso l'Ufficio relazioni esterne dell'ispettorato del lavoro (non preoccuparti il sindacalista ti seguirà passo passo) per obbligare il tuo datore di stipendio a versare i contributi. Se lui non collabora e non è intenzionato a pagare allora si andrà dal giudice e anche se passa un po' di tempo riceverai tutto ciò che ti spetta, obbligando il datore di stipendio a pagare tutte le spese del procedimento (avvocato compreso).

Spesso però il lavoro nero è semplicemente pagato con denaro contante, quindi non ci sono documenti che dimostrino il lavoro svolto. In questi casi può bastare la testimonianza , anche indiretta di due persone (ad esempio il barista all'angolo che ti ha visto entrare tutte le mattine nel luogo di lavoro, oppure un cliente o un fornitore ).

Certo un conto sono i diritti sulla carta, un'altra è farli rispettare senza perdere poi il posto, sapendo poi che l'ispettorato del lavoro (coloro che controllano) sicuramente non busserà alla tua porta per sapere come va.

Cosa si può fare visto che il padrone ha " il coltello dalla parte del manico "? Puoi " abbozzare ", oppure puoi:
1) Convincere il datore di stipendio che licenziarti gli costerà più che metterti in regola
2) Trovare sostegno nei tuoi colleghi, perché la denuncia di molti è più forte di quella di uno
3) In caso ricorrere al giudice, per essere reintegrato o per ottenere un indennizzo sostanzioso (rivolgiti sempre al sindacato ).

Comunque sia, se lavori in nero tieni a mente questi consigli:
- Segnati sempre tutte le ore che fai, straordinari compresi.
- Cerca di fare copie di tutti i fogli degli orari, delle firme giornaliere, del piano delle ferie, ecc.
- Segna le somme che ricevi per compenso.
- Quando discuti con il datore di stipendio cerca sempre di essere in compagnia di un collega.
- Prendi gli indirizzi dei ragazzi che lavorano con te, anche nel caso in cui se ne siano già andati.
Un consiglio in più