Stage all’estero: come fare un tirocinio in Europa, la guida
Come si fa uno stage in Europa? Ecco la guida che ti spiega tutto quello che devi sapere sui tirocini nei Paesi europei
STAGE ALL’ESTERO – Ormai è risaputo: avere nel proprio curriculum vitae un’esperienza di tirocinio all’estero aumenta non poco le possibilità di trovare lavoro. Tantissime aziende, quando selezionano i candidati da assumere, preferiscono infatti quelli che hanno vissuto e lavorato un po’ fuori dall’Italia, entrando in contatto con un'altra cultura, perfezionando la conoscenza di una lingua straniera e arricchendo il proprio bagaglio di esperienze.
Se anche voi state meditando di fare uno stage all’estero ma non sapete come cercarlo, come candidarvi, cosa vi serve per partire e quali sono le leggi che regolamentano gli stage nei vari Paesi europei, allora leggete le indicazioni per fare un tirocinio in Europa tratte dalla guida di Isfol 2015.
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TIROCINIO ALL’ESTERO – Iniziamo col dire che uno stage consiste in un’esperienza professionale che ha lo scopo di far entrare in contatto diretto con il mondo del lavoro, acquisendo nuove competenze professionali e fornendo qualche strumento in più per orientarsi nella scelta della vostra futura professione.
I tirocini possono essere curriculari (cioè inseriti all’interno di un percorso di formazione o studi, e quindi riservati agli studenti), extracurriculari (rivolti ai giovani che hanno terminato il percorso di studi o di formazione: laureati, inoccupati, disoccupati), possono essere previsti all’interno dei programmi di Politiche attive del lavoro (ad esempio i tirocini per disoccupati di “Garanzia Giovani”), possono essere estivi (rivolti a giovani iscritti ad un percorso di studio e svolti nel periodo estivo), e possono essere Transnazionali, cioè svolti al di fuori dell’Italia.
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STAGE ALL’ESTERO, GUIDA – Isfol ha pubblicato la guida per gli stage in Europa 2015, che affronta proprio il tema del tirocini transnazionali e che dà indicazioni molto utili su come organizzarli, cercarli e affrontarli.
Il primo consiglio di Isfol per chi sta pensando di fare un tirocinio all’estero è quello di porsi subito 3 domande: sono pronto per affrontare uno stage all’estero e tutte le difficoltà organizzative che comporta? Sono in grado di sostenere le spese necessarie (non tutti i Paesi prevedono retribuzioni per i tirocini, o spesso non sono sufficienti a coprire tutte le spese di vitto e alloggio)? Ho una conoscenza della lingua sufficiente per fare uno stage all’estero?
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TIROCINI IN EUROPA – Se dopo esservi posti queste domande vi sentite ancora pronti e motivati per fare un tirocinio all’estero, allora bisogna passare alla parte pratica: preparare la documentazione necessaria per candidarvi, sfruttare gli strumenti a disposizione per trovare un tirocinio in un Paese europeo e capire come funzionano i tirocini nei vari Paesi (ogni Stato ha infatti leggi diverse sugli stage). Vediamo insieme alcune informazioni utili!
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STAGE IN UNIONE EUROPEA, COME TROVARLO – Per trovare un tirocinio in uno dei 28 Paesi Europei o nei tre Paesi dello Spazio Economico Europea (Norvegia, Islanda e Liechtenstein) avete a disposizione diversi strumenti:
- il Programma Erasmus+: approvato dall’UE, che promuove azioni per la “Mobilità ai fini di traineeship per studenti universitari” e per la “Mobilità per tirocini per gli allievi dell’istruzione e formazione professionale (VET)”.
- il Programma Your First Eures Job: co-finanziato dall’UE e da nove ministeri del lavoro europei, aiuta giovani tra i 18 e i 35 anni a trovare un posto di lavoro , di apprendistato o un tirocinio extracurriculare all’estero.
- le associazioni studentesche internazionali come l’AIESEC, l’European Student Union, l’Erasmus Student Network e altre ancora: spesso aiutano a trovare tirocini all’estero.
- la ricerca sul web: ad esempio su siti come La tua Europa, Youth, Euroguidance e la sezione lavoro di Studenti.it. Su questi e tanti altri siti potete trovare tante offerte di stage.
- le organizzazioni internazionali come le agenzie e le istituzioni dell’Unione Europea o delle Nazioni Unite, che spesso offrono stage retribuiti a studenti e laureati.
- l’autocandidatura: che consiste nell’inviare autonomamente la vostra candidatura ad un’azienda di vostro interesse. In questo caso dovrete fare in modo di conquistare l’attenzione del datore di lavoro e di convincerlo a proporvi uno stage.
STAGE IN EUROPA, COME CANDIDARSI – Una volta trovato lo stage che vi interessa dovrete candidarvi presentando la documentazione necessaria: il curriculum vitae (meglio se in formato Europass), una lettera di presentazione, la certificazione delle competenze linguistiche e il portafoglio Europass (costituito dal Curriculum Europass, dal Passaporto delle lingue, dal Supplemento al Certificato, dal Supplemento al Diploma e da Europass mobilità).
Volete maggiori informazioni su come compilare il curriculum e tutta la documentazione richiesta, oppure volete sapere come sono regolamentati gli stage nel Paese dove volete andare?
Per scoprire tutto, ma proprio tutto quello che dovete sapere per trovare un tirocinio all’estero leggete la guida completa agli Stage in Europa di Isfol che trovate a questo link.