Mestieri del vino: in Italia è grande successo

Mestieri del vino: grande successo in Italia. L'università e i corsi di specializzazione in viticoltura per diventare esperto del settore

Mestieri del vino: in Italia è grande successo

MESTIERI DEL VINO: IN ITALIA GRANDE SUCCESSO - Coldiretti ha presentato il convegno "I mestieri del vino tra tecnologia, tradizione, territorio e tutela della salute", presentando un recente studio in base al quale risulta che in Italia il "mondo del vino" dà lavoro a 1,2 milioni di persone, che hanno trovato una occupazione nelle vigne, nelle cantine o nella distribuzione commerciale. Ed ogni anno aumenta sempre di più il numero dei ragazzi che vogliono specializzarsi nello studio della viticoltura e dell'enologia.

Un settore in continuo sviluppo che è cresciuto del 50% in 10 anni e che attira molto i giovani di tutta Italia. Ed i mestieri del vino sono veramente numerosi e coinvolgono settori molto diversi, dal contatto diretto con l'uva alla distribuzione in Italia e nel mondo, fino ad arrivare all'enoturismo che lo scorso anno ha raggiunto 1,8 miliardi di euro di fatturato.

 

Mestieri del vino

SCUOLE ENOLOGICHE - I giovani che scelgono di specializzarsi nell'enologia possono scegliere diversi percorsi, dalla scuola all'università. Le scuole enologiche in tutta Italia continuano a riscuotere un notevole successo e le iscrizioni degli ultimi anni sono in continua crescita. Tra gli istituti superiori più famosi d'Italia ci sono la scuola enologica "G.B.Cerletti" di Conegliano, un affermato istituto tecnico agrario con ordinamento speciale per la viticoltura e l'enologia; la scuola enologica Umberto I di Alba, che è dotata di un’azienda con 8 vigneti ed ha una cantina sperimentale per la vinificazione diretta delle uve; l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige - Fondazione Edmund Mach, che offre anche percorsi di studio universitari; ed i vari istituti agrari di tutta Italia, che offrono percorsi di specializzazione in viticoltura ed enologia.

Come lavorare nel settore del vino

UNIVERSITA': LE SPECIALIZZAZIONI - Per chi invece alle superiori ha compiuto un altro percorso, c'è sempre la possibilità di specializzarsi in questo settore all'università. In tutta Italia sono infatti attivati nelle varie università 20 corsi di laurea in viticoltura, enologia, enogastronomia e alimentazione. Inoltre, sono attivi 449 corsi post laurea legati al vino, tra cui 212 sull’enologia e 75 per diventare sommelier. Solo per citarne alcuni, all'Università di Milano è attivo il corso di laurea triennale in Viticoltura ed enologia, che "impartisce una formazione interdisciplinare sui principi biologici e tecnologici connessi alla coltivazione della vite ed alla produzione del vino"; che completa la formazione nell'area disciplinare attivata con le lauree di primo livello; l'Associazione Italiana Sommelier organizza corsi di vario livello per diventare professionisti incaricati "della scelta e del servizio delle bevande, in particolare dei vini, in aziende ristorative, alberghiere ed enoteche". Insomma, la scelta è veramente molto varia e le prospettive lavorative sono decisamente positive.

Come si diventa sommelier

LE IMPRESE DI FAMIGLIA - Molti studenti che scelgono il corso di viticoltura hanno alle spalle imprese di famiglia che si occupano di vigneti e vino e per questo decidono di specializzarsi per poter poi portare avanti il lavoro familiare. Ma ci sono anche ragazzi che scelgono di specializzarsi in questo campo, per poter poi cercare un lavoro nel mondo della viticoltura.

Questi giovani vogliono prepararsi nel migliore dei modi e cercare di entrare nel mondo del vino come figure specializzate al servizio delle aziende o come liberi professionisti.

I mestieri più richiesti

I DATI CENSIS - Secondo i recenti dati pubblicati da Censis Servizi spa, ''a diplomarsi in enologia è il 90% degli studenti, il 46% prosegue gli studi all'università e il 44% si laurea in una disciplina legata al vino''. Anche il quadro dei diplomati e dei laureati in questo settore sembra essere piuttosto roseo: il 41% trova un lavoro legato agli studi effettuati, il 20% assume un ruolo imprenditoriale nell'azienda di famiglia, il 19% trova lavoro nei servizi alle imprese, il 9% nell'insegnamento e l'8% nella pubblica amministrazione. Soltanto il 10% di questi studenti non riesce a trovare un lavoro nel settore e alla fine si dedica ad altro. Inoltre l'87% degli studenti trova lavoro in Italia, mentre il 13% preferisce trasferirsi all'estero, esportando le conoscenze in un altro paese. Coldiretti ha condotto anche una indagine sull'imprenditoria giovanile nell'agricoltura italiana, dalla quale risulta che più di 100.000 aziende italiana sono guidate da giovani under 35. Il 25% di queste aziende è gestito da donne.

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