Lavorare e studiare contemporaneamente comporta spesso grandi sacrifici, corse tra il lavoro e la facoltà, difficoltà a seguire le lezioni, spesso matematica certezza di andare fuori corso. Ecco qualche consiglio su come venirne fuori. Se ad esempio siete consapevoli che impiegherete più anni di quelli previsti dal vostro corso per laurearvi, potreste ottenere uno "sconto" sulle tasse universitarie.
Come? Scegliendo il part-time. Alla Sapienza di Roma, come in molti altri atenei italiani, c'è la possibilità di allungare la durata del corso di laurea, di concordare cioè con la facoltà un percorso formativo ad hoc in base alle esigenze personali. Si chiama appunto "tempo parziale" e tutte le Facoltà lo consentono, sia per le matricole che per agli studenti già iscritti. E' escluso solo chi appartiene al "Vecchio Ordinamento" o chi frequenta i corsi a distanza con il Consorzio Nettuno.
Gli studenti che hanno scelto questa formula sono un numero ancora ridotto, circa 700 in tutto l'ateneo. Alcune Facoltà ne contano una trentina, altre solo cinque o sei; molto dipende dal fatto che pochi sanno a chi è riservata questa opportunità e come sfruttarla.
Come funziona
Il tempo parziale è utile per tutti coloro che sanno di finire fuori corso: lasciando invariato il numero di esami (e crediti) necessari per ottenere la laurea, consente infatti la diminuzione del numero di crediti richiesti annualmente. Di conseguenza aumentano gli anni accademici, ma si ha diritto ad una riduzione sulle tasse. Il regolamento della Sapienza è piuttosto chiaro: invece dei 60 crediti all'anno previsti normalmente, con il tempo parziale se ne potranno acquisire dai 20 ai 40. Alcune facoltà lasciano che sia lo studente a proporre il numero (compreso nel range 20-40) di crediti; altre, come Sociologia ad esempio, stabiliscono invece un numero standard a priori. Il consiglio è di informarsi presso le Segreterie studenti prima di inoltrare la domanda. Riprendiamo l'esempio di Sociologia: la durata legale del corso è di tre anni accademici (180 crediti totali, 60 l'anno), mentre il percorso part-time approvato dalla facoltà prevede 30 crediti l'anno, quindi la durata concordata diventa di sei anni accademici (180/30).
Differenza tra matricole e iscritti
La procedura burocratica è parzialmente diversa tra matricole e iscritti agli anni successivi. Questi ultimi infatti devono solo presentare domanda al CIAO (in Città Universitaria), mentre le matricole devono effettuare la richiesta attraverso il portale internet "InfoStud" e successivamente compilare e consegnare il modulo alla segreteria studenti della propria facoltà (o al CIAO). Anche tempi e documentazione hanno delle differenze: chi è già iscritto dovrà allegare gli esami sostenuti fino a quel momento e l'eventuale piano di studi (se previsto), il tutto entro il 31 maggio dell'anno accademico precedente. Al contrario il termine per le matricole coincide con quello previsto per l'immatricolazione al proprio Corso di studio.
Non ci sono altri documenti da presentare: non servono cioè attestati rilasciati dal datore di lavoro, né si deve dimostrare di essere occupati da un certo tempo. Anzi, sia le singole segreterie che la Ripartizione Studenti sottolineano che "qualunque studente può richiedere il part-time, anche se non lavoratore".
Ma siate certi della vostra scelta perché, ci avvertono, la domanda può essere inoltrata una sola volta, e senza possibilità di ritorno al tempo normale.
Aumentano gli anni ma le tasse sono scontate
Se tutto è andato bene, il vostro nome comparirà nella lista delle richieste accettate pubblicata in facoltà, e il vostro percorso di studi ricostruito. A questo punto (dopo aver pagato la tassa di passaggio, 55 €) si può beneficiare finalmente dello sconto sulle seconda rata: la riduzione varia dal 10 al 40 per cento, cioè si paga dal 60 al 90 per cento dell'intera tassa (dipende dell'anno a cui si è iscritti). Ma solo finché si è "in corso", cioè finché si rientra nel numero di anni concordati all'atto della richiesta. Tornando all'esempio di Sociologia, fino al sesto anno si usufruirà delle riduzioni, dal settimo anno in poi invece le tasse si pagano completamente. D'altra parte anche laurearsi in anticipo rispetto alla scadenza non è molto conveniente: dovrete infatti pagare comunque le tasse per tutti gli anni che avete concordato. Quindi è molto importante fare una previsione il più possibile realistica degli anni necessari a completare gli studi.
I corsi serali
Per gli studenti lavoratori c'è un'altra possibilità, complementare al part-time, il corso serale. L'organizzazione e gli orari dei corsi attivati (di solito compresi tra le 18 e le 22), sono affidati alla singola facoltà: ad esempio a Scienze Politiche c'è una specifica sezione dedicata al "Diario delle lezioni serali" e inoltre si è obbligati a presentare il certificato di lavoro in Segreteria Didattica. A Farmacia al contrario non prevedono specifici corsi serali, mentre a Scienze della Comunicazione ci sono lezioni fino alle ore 20 ma si tratta di corsi aperti a tutti. L'unica ad aver organizzato in modo sistematico lezioni serali per quasi tutti i corsi è la facoltà di Economia: su www.economia.uniroma1.it non solo trovate una sezione "canale serale" con informazioni mirate e rapide, con orari e notizie aggiornate.
Un ulteriore consiglio che possiamo dare agli studenti che lavorano o che hanno spesso problemi di tempo, di frequenza, di distanza e così via, è di utilizzare la piattaforma di e-learning della Sapienza http://elearning.uniroma1.it/ di cui abbiamo parlato anche noi di Studenti Magazine nel mese di Marzo. Qui è infatti possibile scaricare materiale didattico, dialogare con studenti e professori e seguire percorsi ipertestuali, quando si vuole e direttamente da casa.
Link utili:
Procedura Part-Time: A questo indirizzo trovate i moduli che devono essere compilati per la domanda di part-time
Passaggio al tempo parziale, regolamento: Qui trovate il regolamento con i dettagli sulla riduzione delle tasse.