Indice
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Lavorare nel settore pubblico all’estero: tipi di lavoro e mobilità dei dipendenti pubblici
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La sicurezza sociale del lavoratore
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Lavorare nel settore pubblico all’estero: i posti di lavoro nella pubblica amministrazione
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La mobilità dei dipendenti pubblici
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Che cosa intendiamo per mobilità internazionale
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Lavorare nel settore pubblico all’estero: cosa bisogna sapere
Lavorare nel settore pubblico all’estero: tipi di lavoro e mobilità dei dipendenti pubblici
Un dipendente pubblico all’estero è colui che, esercitando la professione all’interno di un Paese facente parte dell’UE, viene distaccato in un altro Paese per motivi di lavoro e per un certo periodo, in genere viene mandato presso un consolato, un’ambasciata o un’altra istituzione pubblica. Lo stesso titolo vale anche per chi lavora come dipendente pubblico all’estero ma in realtà vive nel suo o in un altro Paese, diverso da quello dove lavora, per motivi privati. La differenza con il lavoratore migrante è che quest’ultimo lavora per un ente pubblico locale in un Paese straniero, senza esserne cittadino.
La sicurezza sociale del lavoratore
Lavorare nel settore pubblico all’estero significa anche dover verificare le conseguenze sulla propria sicurezza sociale, e quindi: le prestazioni familiari, l’indennità di disoccupazione, il pensionamento, l’assistenza sanitaria, il pagamento delle tasse durante il soggiorno all’estero.
Lavorare nel settore pubblico all’estero: i posti di lavoro nella pubblica amministrazione
Ogni cittadino dell'UE ha il diritto di lavorare in un altro Paese facente parte dell’Unione Europea, anche come dipendente pubblico. Qualsiasi Paese membro ha il diritto di riservare determinati posti di lavoro ai propri cittadini, ma esclusivamente se si tratta di lavori che riguardano:
- l'esercizio di pubblici poteri;
- la salvaguardia degli interessi generali dello Stato.
Di quali posti di lavoro si tratta? Generalmente parliamo di:
- servizio diplomatico;
- forze armate;
- forze di polizia e di sicurezza;
- nel settore giudiziario;
- nell'amministrazione fiscale.
È possibile che, per poter lavorare nel settore pubblico all’estero, sia necessario che le qualifiche siano riconosciute ufficialmente nel Paese in cui il soggetto ha intenzione di iniziare a lavorare. Il Paese ospitante non può dare minor importanza all’esperienza professionale di un soggetto solo perché acquisita in un altro Paese UE. Un cittadino dell’Unione Europea che cerca lavoro in un altro Paese dell'UE ha diritto ricevere dai servizi pubblici per l'impiego la stessa assistenza dei cittadini di quel Paese.
La mobilità dei dipendenti pubblici
La mobilità è una delle leve principali su cui agire, insieme a reclutamento e dotazioni organiche, per governare le politiche di gestione del personale nelle pubbliche amministrazioni in modo efficace. I dipendenti pubblici, o la maggior parte di loro, con rapporti di lavoro contrattualizzati, godono della mobilità regolata dalla legge e dalla contrattazione collettiva, visto che si tratta di un istituto del rapporto di lavoro.
Esistono differenti tipologie di mobilità dei dipendenti pubblici, che possono essere distinte a seconda che vengano attuate all'interno della stessa amministrazione o da un'amministrazione all'altra (mobilità esterna). Nel primo caso il dipendente non cambia datore di lavoro, viene modificata solo la sede di lavoro, quindi è un tipo di mobilità improprio. Mentre nel secondo caso cambia anche il datore di lavoro, il dipendente viene inserito infatti nel ruolo di un’amministrazione differente.
Il Dipartimento della funzione pubblica prepara gli atti regolamentari e di indirizzo alle amministrazioni pubbliche in materia di mobilità, svolge inoltre assistenza e consulenza alle amministrazioni nell'applicazione degli istituti per la gestione del personale.
Che cosa intendiamo per mobilità internazionale
Ci sono tre modalità secondo le quali è possibile realizzare la mobilità internazionale ed europea temporanea dei funzionari pubblici italiani (come è specificato sul sito ufficiale del Ministro per la Pubblica Amministrazione):
- il collocamento fuori ruolo ai sensi della legge 27 luglio 1962, n. 1114 e successive modificazioni;
- il distacco di funzionari italiani in qualità di Esperti Nazionali Distaccati - END presso le Istituzioni, gli Organi e gli Organismi dell’Unione Europea (art. 32 d.lgs. n.165/2001);
- lo scambio di funzionari appartenenti a Paesi diversi (art. 32 d.lgs. n.165/2001).
Lavorare nel settore pubblico all’estero: cosa bisogna sapere
Per poter lavorare nel settore pubblico all’estero è necessario sapere determinate cose. Per esempio, una domanda molto comune è: che cosa succede se il dipendente pubblico all’estero ha un incidente durante il suo soggiorno fuori dal suo Paese, è coperto dalla sua assicurazione sanitaria?
Un dipendente pubblico, se viene distaccato all’estero da parte del suo datore di lavoro, deve richiedere un modulo S1 presso la propria assicurazione sanitaria. Solo in questo modo il lavoratore e i suoi familiari hanno diritto di accedere all'assistenza sanitaria durante il soggiorno all'estero. Una volta trovata una sistemazione, è necessario inviare il modulo S1 all'ente di assicurazione sanitaria del Paese ospitante scelto personalmente dallo stesso dipendente pubblico.
Una cosa fondamentale a cui è necessario prestare attenzione: informarsi sul sistema sanitario del Paese in cui il lavoratore viene distaccato, perché potrebbe essere molto differente da quello del proprio Paese di appartenenza.
Infortuni sul lavoro all’estero: che cosa fare e qual è l’indennità prevista? Il dipendente pubblico, per poter ricevere le cure mediche nel Paese in cui viene distaccato, ha l’obbligo di richiedere un modulo DA1 all'ente assicurativo del Pese in cui il soggetto lavora abitualmente, in modo da poter fornire i dettagli dell'incidente o della malattia. Il modulo deve essere poi presentato all'ente assicurativo del Paese in cui il dipendente pubblico viene distaccato per motivi di lavoro.
Che dire sulle prestazioni in denaro sostitutive del reddito per i periodi di assenza dal lavoro? Vengono versate dal proprio ente assicurativo, quello che si trovano nel Paese in cui il dipendente lavora abitualmente.
Come viene riconosciuta l’esperienza professionale di un dipendente pubblico che ha intenzione di trovare un posto di lavoro nella pubblica amministrazione in un Paese dell’UE diverso da quello abituale? Il Paese di destinazione deve assolutamente tenere conto dell’esperienza professionale acquisita in un altro Paese dell'UE.
Attenzione anche a un altro aspetto fondamentale che è assolutamente necessario sapere e tenere in considerazione quando si vuole lavorare nel settore pubblico all’estero: se esistono delle norme che impongono al lavoratore distaccato di risiedere nel nuovo Paese prima di poter accedere a un determinato posto nella pubblica amministrazione è bene sapere che si tratta di pratiche illegali, a meno che ci siano delle esigenze specifiche legate al posto in questione.