Indice
-
Lavorare in diplomazia: formazione universitaria, scuole che preparano alla selezione, il concorso
-
Che vuol dire lavorare in diplomazia
-
Il percorso formativo da seguire per lavorare in diplomazia
-
Il concorso di selezione per lavorare in diplomazia
-
Come prepararsi per affrontare il concorso diplomatico
-
Prospettive di carriera nella diplomazia
-
Leggi altri contenuti sui lavori all'estero
Lavorare in diplomazia: formazione universitaria, scuole che preparano alla selezione, il concorso
Il fascino di una carriera di profilo internazionale conquista migliaia di studenti in tutto il mondo. Nel nostro Paese sono tanti i ragazzi e le ragazze che mirano ad ottenere i requisiti necessari per svolgere una professione di questo tipo, professione che vede nella figura del diplomatico la sua espressione più prestigiosa e di spicco. Lavorare in diplomazia, vuol dire entrare in contatto con una realtà internazionale decisamente stimolante che apre le porte a carriere di altissimo livello, un su tutte, quella di ambasciatore.
Per intraprendere una carriera di questo tipo è necessario superare molti step selettivi e avviare un percorso formativo ad hoc volto a ottenere i requisiti di base richiesti per accedere al concorso diplomatico. Vediamo insieme quali sono e come affrontare al meglio la preparazione.
Che vuol dire lavorare in diplomazia
Amate le lingue? Siete particolarmente interessati alle dinamiche geopolitiche e alle relazioni internazionali? Lavorare all’estero o viaggiare per lavoro è sempre stato il vostro sogno? Allora potreste prendere in considerazione l’idea di lavorare in diplomazia. Ma cosa vuol dire lavorare in diplomazia? Avviare una carriera diplomatica vuol dire diventare funzionari del servizio estero dello Stato (in questo caso italiano) operando a stretto contatto con persone di altre culture, lingue e religioni.
Chi lavora in diplomazia ha il grande compito di condurre e seguire, a vari livelli, relazioni di profilo internazionale decisamente complesse, ma altrettanto affascinanti. Ed è proprio per questa complessità che una carriera internazionale di questo tipo non può prescindere da step di selezione molto serrati e da un percorso formativo mirato, volto all’acquisizione delle maggiori competenze e skills di base imprescindibili per intraprendere una carriera nel mondo della diplomazia.
Il percorso formativo da seguire per lavorare in diplomazia
Nel nostro Paese per lavorare in diplomazia e diventare a tutti gli effetti un diplomatico, bisogna innanzitutto possedere un diploma di scuola secondaria superiore e successivamente iscriversi all’Università. Cominciamo col dire che un percorso di questo tipo è basato su una multidisciplinarietà e un’eterogeneità che necessitano di un background formativo decisamente solido. Le facoltà che aprono l’accesso al conseguente concorso per lavorare in diplomazia sono le lauree specialistiche, magistrali o vecchio ordinamento in:
- Economia
- Scienze politiche/relazioni internazionali
- Giurisprudenza
Di pari passo al conseguimento di una di queste lauree è altresì necessario seguire corsi ad hoc per acquisire le certificazioni di almeno una lingua straniera, imprescindibile per avviare con i requisiti giusti una carriera da diplomatico. Non solo, può essere davvero utile iscriversi a Corsi di Preparazione al Concorso Diplomatico e ai Master in Studi Diplomatici erogati da enti di formazione e università italiane e finalizzati proprio ad ottimizzare la preparazione in vista del concorso. Una volta ottenuta la laurea magistrale, specialistica o vecchio ordinamento e seguiti i corsi, ci si potrà concentrare sul concorso diplomatico. Com'è strutturato e quali sono i requisiti d'accesso? Lo scopriamo subito!
Il concorso di selezione per lavorare in diplomazia
Per avviare una carriera diplomatica e iniziare a lavorare in diplomazia non si può prescindere dal superamento del concorso diplomatico. Una volta ottenuta la laurea magistrale, specialistica o vecchio ordinamento in economia, scienze politiche/relazioni internazionali e/o giurisprudenza e se non si sono ancora compiuti i 35 anni di età si può partecipare al bando di concorso per lavorare in diplomazia.
Il bando di concorso viene pubblicato ogni anno dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e possono accedervi solo i cittadini italiani che godono dei diritti politici, idonei dal punto di vista fisico e psicologico e che rientrano nel limite di età poc’anzi accennato. Chi partecipa al bando dovrà sostenere sei prove di base:
- Una prova attitudinale
- Cinque prove scritte
Particolarmente utili per prepararsi al concorso sono le prove attitudinali e scritte degli anni precedenti, consultabili gratuitamente sul sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nella sezione dedicata al bando di concorso.
Come prepararsi per affrontare il concorso diplomatico
Prepararsi per tempo al concorso diplomatico è importantissimo. Le branche su cui verte sono complesse e variegate e un ottimo livello di preparazione sulle materie oggetto di concorso è il primo fattore che può fare la differenza nel superamento delle prove. Quali sono queste materie? Ce lo indica direttamente il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale sul sito ufficiale. Le materie oggetto della prova scritta sono:
- Storia delle relazioni internazionali a partire dal Congresso di Vienna;
- Diritto internazionale pubblico e dell’Unione europea;
- Politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale;
- Lingua inglese (composizione senza l’uso del dizionario su tematiche di attualità internazionale);
- Altra lingua straniera scelta dal candidato tra le seguenti: francese, spagnolo e tedesco (composizione senza l’uso del dizionario su tematiche di attualità internazionale).
A queste materie vanno aggiunte quelle oggetto della prova orale che sono le seguenti:
- Diritto pubblico italiano (costituzionale e amministrativo);
- Contabilità di Stato;
- Nozioni istituzionali di diritto civile e di diritto internazionale privato;
- Geografia politica ed economica
Dopo aver affrontato la prova attitudinale e le cinque prove scritte, la commissione esaminatrice analizzerà e valuterà i titoli riportati dai candidati sulla domanda di ammissione al bando di concorso, assegnando i punteggi prima della correzione degli elaborati scritti. È a questo punto che si darà il via alla prova orale basata sugli argomenti poc’anzi citati e a un’eventuale prova orale extra a scelta del candidato in una lingua straniera sempre a sua scelta.
Prospettive di carriera nella diplomazia
L’iter complesso per lavorare in diplomazia rispecchia la complessità delle dinamiche delle relazioni internazionali che necessitano di un variegato apparato di funzionari di stato ben formati. Le prospettive di carriera nella diplomazia sono davvero tante, tutte prestigiose e seguono una precisa gerarchia che fa riferimento a cinque gradi:
- Primo grado: Segretario di Legazione
- Secondo grado: Consigliere di Legazione
- Terzo grado: Consigliere di Ambasciata
- Quarto grado: Ministro Plenipotenziario
- Quinto grado: Ambasciatore
Tutti gradi che richiedono grandi capacità organizzative, negoziali, comunicative, analitiche e di leadership, per affrontare tutte le sfide stimolanti, articolate e avvincenti, proprie di una carriera nel mondo della diplomazia.
Leggi altri contenuti sui lavori all'estero
- Lavoro e stage nelle istituzioni dell’Unione Europea: quali sono, requisiti, come candidarsi
- Lavoro stagionale all’estero e l’indennità di disoccupazione al rientro in Italia