Landolfo Rufolo: trama, personaggi e morale della novella del Decameron di Boccaccio
Indice
1Introduzione
Nella seconda giornata affrontiamo il tema delle situazioni difficili risoltesi in modo felice. Come può un evento spiacevole portare a qualcosa di positivo? Non è facile rispondersi perché dovremmo ammettere che tutto ha un senso e che tutto doveva accadere in un certo modo. È il solito conflitto tra Caos e Destino. Boccaccio si tiene su una delicata via di mezzo e così forse dovremmo fare tutti. A distanza di settecento anni non possiamo certo dire di aver risolto questo conflitto, che appassiona ogni essere umano.
2Landolfo Rufolo: trama
Landolfo Rufolo è uno di quei personaggi che sceglie di mettersi per mare e tentare la sorte, finendo però con l’impoverirsi; è un mercante che va all’arrembaggio della vita. Vediamo che cosa gli accade. Egli è un mercante di Ravello, sulla Costiera Amalfitana, che si mette nel giro delle merci preziose e va a Cipro – uno dei punti di passaggio più importanti del Mediterraneo. Non è però un bravo uomo di affari: giunto a Cipro, si accorge che ci sono molte altre navi intente allo stesso commercio e non riesce a vendere le sue merci al prezzo che gli permetterebbe, se non di guadagnare, almeno di ripagarsi il viaggio. La soluzione più semplice e veloce per non finire in completa rovina gli sembra quella di darsi alla pirateria fare il corsaro: in questo modo, derubando agli altri (senza scrupolo morale) cerca di recuperare denaro e ricchezze. In un anno di arrembaggi riesce ad accumulare una grossa fortuna e sente che è giunto il momento di tornare a casa ricco e soddisfatto.
Ha però fatto i conti senza l’oste. Sulla via del ritorno, la sua nave naufraga durante una tempesta; la sua barca viene assaltata da una nave di genovesi e viene a sua volta depredato di tutte le ricchezze: lui viene fatto prigioniero.
Ma anche qui: altro rovescio di fortuna: un’altra tempesta fa naufragare la barca dei genovesi e Landolfo si salva grazie ad una cassa che trova in mare tra le onde. Come Ulisse all’Isola dei Feaci, Landolfo giunge più morto che vivo all’isola di Corfù dove è soccorso da una donna che lo asciuga e lo rifocilla, ospitandolo e curandolo a casa sua affinché si rimetta in sesto. Quando Landolfo sta per ripartire, apre la cassa provvidenziale che lo aveva salvato dalla morte e, incredibilmente, dentro vi trova molte pietre preziose. È diventato ricco, senza sapere come.
Sbarcato a Brindisi, vende le gemme e manda alla donna di Corfù molti denari come ricompensa per averlo aiutato: non ha dimenticato la sua cortesia ed è lei che lo ha salvato da morte certa. Gli altri denari decide di conservarli fino alla fine della sua esistenza, senza sperperarli, ma investendoli oculatamente.
3Personaggi di Landolfo Rufolo
I personaggi sono due: Landolfo e la donna cortese che lo accoglie. È strano che del primo ci viene offerta una descrizione completa, mentre della seconda viene taciuto il nome, ma non il suo sentimento che acquisisce una dimensione più universale. Landolfo è un arrivista, un mercante che, per sete di guadagni, è disposto a qualunque cosa. Emerge forse una critica di Boccaccio al mondo mercantile, sempre assetato di guadagni, privo di una precisa condotta morale. Ma la narrazione è veloce e il narratore non si sofferma su questo.
Preferisce dirci che la donna si commuove a vedere il naufrago e che sceglie immediatamente di aiutarlo. Il suo intervento non è fortunoso: è provvidenziale, nel verso senso del termine. Giacché se poteva essere fortuna il suo essere in quel luogo e in quel momento (si trova per caso alla riva del mare a lavare le stoviglie) non è fortunosa la scelta morale di aiutare una persona in difficoltà. Boccaccio, infatti, sottolinea proprio questo aspetto: “o piacer di Dio o forza di vento che ’l facesse”. I personaggi corrispondono ai temi. Vediamo più sotto.
4Temi di Landolfo Rufolo
La Fortuna è il filo conduttore delle novelle della seconda giornata. Landolfo si comporta in modo sempre casuale e malaccorto. Eppure riesce vincitore. Grazie a cosa? Caos o Destino? Fortuna o Provvidenza? Prendiamo un altro racconto didascalico che, nella sua semplicità, ci aiuta a capire meglio di cosa stiamo parlando.
Lo scrittore americano David Foster Wallace nel suo discorso Questa è l’acqua, cita un esempio perfetto:
“Ci sono due tizi seduti a un bar nel cuore selvaggio dell’Alaska. Uno è credente, l’altro è ateo, e stanno discutendo l’esistenza di Dio con quella foga tutta speciale che viene fuori dopo la quarta birra. L’ateo dice: – Guarda che ho le mie buone ragioni per non credere in Dio. Ne so qualcosa anch’io di Dio e della preghiera. Appena un mese fa mi sono lasciato sorprendere da quella spaventosa tormenta di neve lontano dall’accampamento, non vedevo niente, non sapevo più dov’ero, c’erano quarantacinque gradi sottozero e così ho fatto un tentativo: mi sono inginocchiato nella neve e ho urlato: «Dio, sempre ammesso che Tu esista, mi sono perso nella tormenta e morirò se tu non mi aiuti!» – A quel punto il credente guarda l’ateo confuso: – Allora non hai più scuse per non credere, – dice. – Sei qui vivo e vegeto –. L’ateo sbuffa come se il credente fosse uno scemo integrale: – Non è successo un bel niente, a parte il fatto che due eschimesi di passaggio mi hanno indicato la strada per l’accampamento”. (Questa è l’acqua, Einaudi)
Wallace riflette sul fatto che ogni situazione comporta una scelta precisa che verte sul significato. Dunque adesso ci troviamo a parlare della Fortuna e di tutti i rovesci che ha subito il nostro Landolfo Rufolo, il quale si trova ricco e salvo senza merito alcuno. Rispetto alla novella di Andreuccio da Perugia, dove almeno il protagonista aveva imparato qualcosa, qui non si impara niente se non che l’uomo è perso nella tormenta della vita e di rado qualcuno ci indica la strada e ci aiuta.
Allora occorre forse spostare il centro della questione non su Landolfo, che rappresenta il mercante in cerca di affari e guadagni a tutti i costi, anche a costo di essere un disonesto (c’è anche una critica del mercante, nonostante l’ammirazione) ma sulla donna che lo accoglie, la quale rischia di passare inosservata, come i due eschimesi del racconto di Wallace. È senza nome e il suo gesto di cortesia salva Landolfo: Boccaccio nasconde spesso le sue vere intenzioni in un gioco di piani sovrapposti. La cortesia, la gentilezza, la compassione sono le uniche armi che abbiamo contro i colpi della fortuna.
Sarà proprio dalla cortesia che dipende la Provvidenza? Con un bilancio finale sui temi possiamo dire che la virtù è la comprensione del proprio limite: alla fine Landolfo comprende che è meglio fermarsi e godere delle sue ricchezze rinunciando a mettersi per mare a rischio della propria vita. Se è vero che egli era stato in grado di cambiare con astuzia le sue sorti nella mercatura, tuttavia l’esito finale, la salvezza, è chiaramente estraneo alla sua bravura, ma dipende dalla donna.
5Analisi di Landolfo Rufolo
È importante notare la qualità della prosa di Boccaccio, spesso incline a usare schemi metrici diversi e in particolare l’endecasillabo (come ha notato Vittore Branca), specialmente nelle fasi salienti della vicenda: la disavventura nel mar Egeo: “E già nell’arcipelago venuto, / levandosi la sera uno scilocco” (endecasillabi); lo sfasciarsi della nave dei pirati: “quantunque obscurissima notte fosse / e il mar grossissimo e gonfiato, / notando quelli che notar sapevano” (endecasillabo - novenario – endecasillabo); il salvataggio insieme alla cassa del tesoro: “il tirò in terra, e quivi con fatica / le mani dalla cassa sviluppatogli” (endecasillabi); la scelta di nascondere le pietre preziose: “Ma, sì come colui che in picciol tempo / fieramente era stato balestrato” (endecasillabi). La prosa di Boccaccio non a caso resterà un modello anche nei secoli successivi.
Per quanto riguarda il livello strutturale, la novella segue la fabula, procedendo in perfetto ordine cronologico.
Tuttavia il ritmo cambia a seconda della scena: quando ci sono maggiori avvenimenti, come nella prima parte, il ritmo è veloce e la prosa molto sintetica. Più lento quando sono descritti il viaggio in mare, la tempesta e il naufragio. Secondo un effetto quasi musicale, più la narrazione si fa coinvolgente e patetica, più il ritmo si allenta per far sì che il lettore risulti preso dalle vicende del protagonista.
6Landolfo Rufolo: ascolta la novella in podcast
Ascolta l'audiolezione dedicata a Landolfo Rufolo all'interno del nostro podcast sul Decameron di Boccaccio.
7Significato della novella Landolfo Rufolo
Nella novella Landolfo Rufolo troviamo vari significati trattati attraverso i temi universali dell'ambizione, la fortuna, la caduta e la redenzione. La storia riflette sulla natura umana, sulla sua tendenza a perseguire l'ambizione a scapito di valori più profondi e sulla possibilità di cambiamento e crescita attraverso le avversità.
- Ambizione e Caduta: La storia di Rufolo illustra come l'ambizione e il desiderio di ricchezza possono portare alla caduta e alla rovina. Il personaggio insegue il successo materialistico oltre i suoi mezzi, risultando in perdite finanziarie e personali.
- Fortuna e Destino: La fortuna gioca un ruolo cruciale nella vita di Rufolo, alternando tra periodi di prosperità e di sfortuna. Questo sottolinea la volatilità e l'incertezza della vita umana, che può essere influenzata da fattori al di là del controllo individuale.
- Riscatto e Trasformazione: Dopo aver toccato il fondo, Rufolo riesce a riscattarsi e a trovare la redenzione. La sua esperienza di perdita gli apre gli occhi sulla sua natura egoistica e lo spinge a diventare più umile e generoso.
- Lezione Morale: La novella offre una lezione morale sulla futilità di cercare il successo e la ricchezza a discapito di valori più nobili. La storia riflette sulle conseguenze delle scelte egoistiche e sulla capacità di trasformazione e cambiamento.
8Guarda il video su Landolfo Rufolo del Decameron di Boccaccio
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Domande & Risposte
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Chi era Landolfo Rufolo?
Landolfo Rufolo è un mercante della costiera amalfitana.
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A quale giornata appartiene la novella Landolfo Rufolo?
Quella di Landolfo Rufolo è la 4° novella della 2° giornata.
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Chi è la regina della giornata?
Filomena.