La vita nova di Dante | Video
La vita nova di Dante: guarda il video a cura di Chiara Famooss. Analisi e spiegazione del trattato in cui Dante affronta la questione della lingua
LA VITA NOVA DI DANTE ALIGHIERI
La vita nuova di Dante Alighieri, opera giovanile scritta in volgare e realizzata tra il 1292 ed il 1294 con 31 liriche e 31 capitoli.
Dante scrive la sua Vita Nuova tra il 1294 ed il 1295, a partire da 31 liriche scritte da lui stesso nei 10 anni precedenti. Ne spiega le cause, il significato e la struttura: insomma fa una critica letteraria alle sue stesse liriche. Nella Vita Nuova Dante ricostruisce il suo amore per Beatrice e spiega come quanto questo amore lo abbia trasformato ed elevato a livello spirituale. Dante vede per la prima volta Beatrice quando all’età di nove anni, e poi di nuovo a diciotto, quando lei gli regala il suo saluto. Come conseguenza, a Dante appare in sogno Amore. Questo avviene nei primi quattro capitoli.
Dal quinto al dodicesimo Dante comincia a scrivere sonetti per altre donne, per nascondere il sentimento verso Beatrice e Amore gli riappare in sogno e gli spiega che i suoi sentimenti sono troppo rozzi per quel sentimento così perfetto.
Ormai chiuso in una dolorosa solitudine, Dante capisce che il raggiungimento della felicità consiste non nel ricevere qualcosa dalla donna amata, quanto nel donarle il proprio amore cantandone le lodi: lodare Beatrice significa lodare il sentimento d’Amore, capace di nobilitare gli animi.
Racconta poi la morte del padre di Beatrice e ha un’allucinazione in cui presagisce la morte dell’amata. Continua a tesserne le lodi e descrive quanto la sola presenza di Beatrice influisca beneficamente su chi la incontra, come viene descritto nel celebre sonetto Tanto gentile e tano onesta pare. La parte finale della Vita nuova è dedicata alla morte dell’amata e al dolore causato dalla perdita. Nei capitoli finali Beatrice viene accolta nella Gloria eterna.
La Vita Nuova è un’opera che offre una quantità notevole di livelli di lettura, di strati di complessità e che presenta diversi aspetti di originalità. A cominciare dalla forma letteraria scelta da Dante, quella del prosimetro, in cui parti poetiche e parti in prosa si alternano armonicamente nel corpo completo del testo.
La Vita Nuova racconta il processo di maturazione interiore e consapevolezza spirituale del narratore, un percorso unico ed irripetibile, inevitabilmente ancorato all’esperienza personale del protagonista.
A partire da questo si sviluppa una riflessione sullo stile poetico della lode, sugli stili della poesia volgare e sulla nuova poetica.
Per Dante l’amore è uno strumento di scoperta interiore che può elevare spiritualmente l’essere umano. Nella concezione stilnovistica la donna angelo è espressione e veicolo delle virtù divine. Per questo c’è un continuo rimando a un significato spirituale. A livello letterario questo amore che eleva può esprimersi tramite quella lode che, nella tradizione cristiana, si rivolge a Dio.
Riassumendo: lo stilnovismo rinnova anche la figura della donna-angelo che viene allontanata dalla semplice bellezza esteriore, e a cui viene riconosciuta anche la virtù della nobiltà interiore, che la fa assomigliare a Dio al punto da darle la capacità di innalzare spiritualmente coloro che l’amano.
E la vita nuova è un esempio perfetto di questo fenomeno.