La vita di una stella: riassunto
La vita di una stella: come nasce, costellazioni, galassie, sistema solare, sole, leggi di Keplero e legge di Newton
LA VITA DI UNA STELLA: COME NASCE E LA SUA EVOLUZIONE
Anche le stelle, come gli esseri viventi, hanno un loro ciclo “vitale”. Nascono all’interno di enormi nubi formate da gas e polveri dette nebulose.
Tra gas e polveri agiscono forze di attrazione gravitazionali. La materia quindi si addensa e diviene sempre più calda formando una protostella.
Quando la temperatura raggiunge i 10 milioni di gradi circa, si innescano le reazioni di fusione nucleare e nasce la stella.
Questa reazione continua finché non finisce l’idrogeno; esaurito l’idrogeno si trasforma in gigante rossa e poi in nana bianca.
COSTELLAZIONI E GALASSIE
Già nell’antichità la maggior parte delle stelle più luminose, quelle meglio visibili a occhio nudo dalla Terra, fu raggruppata in costellazioni: a ognuna venne tributato un nome di un personaggio mitologico, di un animale o di un oggetto.
Ad esempio le costellazioni del grande carro e del piccolo carro sono così chiamate perché le stelle formano la figura di un carro.
Esse sono anche note con il nome di Orsa Maggiore e di Orsa Minore. L’ultima stella del piccolo carro è la stella Polare, che indica la posizione nord celeste.
Osservando il cielo in una notte serena, e senza luna, notiamo che molte stelle sono concentrate in una fascia alta sopra le nostre teste. Questa formazione è costituita da innumerevoli stelle, pianeti, gas, ed è una galassia. In particolare quella che possiamo vedere è la Via Lattea. Essa contiene oltre 100 miliardi di stelle.
UNA STELLA E OTTO PIANETI: IL SISTEMA SOLARE
Il sistema solare è un insieme di corpi celesti formato da:
- una stella, il Sole, posta al centro del sistema;
- otto pianeti che ruotano attorno al Sole seguendo precise orbite;
- alcune decine di satelliti che a loro volta ruotano attorno ad alcuni pianeti;
- altri corpi celesti più piccoli e irregolari.
I pianeti sono corpi celesti di forma sferica che non brillano di luce propria, ma riflettono la luce del Sole che li illumina.
Un satellite è un corpo celeste di solito sferico, più piccolo del pianeta intorno al quale ruota; la Luna, il satellite che ruota attorno alla terra, nelle notti ci appare luminosa perché riflette i raggi del sole.
IL SOLE
Il sole è una stella di media grandezza con raggio pari a circa 700.000 km e con una massa circa 300.000 volte maggiore di quella della Terra. Il sole è composto principalmente da due tipi di gas: 75% idrogeno, 20% elio.
La luce emessa dalle stelle deriva dalla fusione nucleare che trasforma l’idrogeno in elio. Questa reazione fornisce una grande quantità di energia che permette al sole di raggiungere una temperatura interna di 15 milioni di gradi.
La struttura del Sole. La zona centrale è chiamata nucleo. Procedendo verso l’esterno si trovano una zona radioattiva e poi una zona convettiva. Esternamente alla zona convettiva si trova la superficie solare chiamata fotosfera.
In questa zona si possono osservare diversi fenomeni, tra i quali le granulazioni e le macchie solari. Al di sopra della fotosfera si trova l’atmosfera solare, dove i gas sono molto rarefatti.
LE LEGGI DI KEPLERO
Durante il loro moto di rivoluzione i pianeti descrivono un percorso interno al sole, detto orbita, secondo regole precise che furono descritte dal tedesco Keplero e che sono note come leggi, appunto.
Prima legge di Keplero
I pianeti descrivono un’orbita ellittica, di cui il Sole occupa uno dei fuochi. Il pianeta non si trova sempre alla stessa distanza dal Sole; il punto più vicino si chiama perielio e quello più lontano si chiama afelio.
Seconda legge di Keplero
Il raggio che unisce il centro del Sole con il centro del pianeta descrive aree uguali in tempi uguali. Ad aree uguali corrispondono archi di diversa lunghezza. Dunque la velocità con cui il pianeta si muove lungo la sua orbita non è sempre uguale.
Terza legge di Keplero
Il quadrato del tempo richiesto per il moto di rivoluzione è proporzionale al cubo della distanza del pianeta dal Sole. Questo vuol dire che, a mano a mano che ci si allontana dal Sole, i periodi orbitali diventano sempre più lunghi.
LA LEGGE DELLA GRAVITAZIONE UNIVERSALE DI NEWTON
A molte domande rispose Isaac Newton, grande astronomo e matematico inglese, che formulò la legge della gravitazione universale.
Quando il pianeta è più lontano, risentendo meno dell’attrazione del Sole, diminuisce la sua velocità e perciò percorre la sua orbita più lentamente.