UNIVERSITA' GAY FRIENDLY
Dopo tante classifiche sulle università migliori del mondo, d'Italia, divise spesso per ambito disciplinare, arriva dall'Inghilterra una, stavolta curiosissima classifica, completa anche di guida: la guida sulle università gay friendly, che il realtà è già alla sua terza edizione.
L'approfondimento ovviamente riguarda le università inglesi, che hanno il primato in Europa per il loro atteggiamento gay friendly, specialmente in città come Londra, Manchester e Brighton. La guida si chiama "Gay by degree" e le università gay friendly sono classificate in base a 10 fattori: l'esistenza di associazioni LGBT nell'ateneo, il livello di preparazione dei membri dello staff sulla problematica, l'esistenza di linee guida ufficiali che vietino atti di omofobia.
Il "Gay by degree" è simile a un database aggiornato di anno in anno e consultabile online gratuitamente ricco di una serie di informazioni davvero utili per tutti gli studenti che vogliano frequentare un ateneo gay friendly.
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Secondo Jordan Long, rappresentante dell'International Lesbian Gay Bisexual Transgender, Queer Youth and Student Organization di Bruxelles: <<La Gran Bretagna è una nazione davvero gay friendly. Nel resto d'Europa, sono molte meno le università che offrono gruppi specifici o linee guida chiare sulla questione dei diritti civili>>.
E come dargli torto? Del resto l'Italia è proprio un esempio di come anche all'interno dell'università si soffra ancora di sentimenti omofobici: basti pensare che nel 2010 il rettore dell'Università La Sapienza Luigi Frati negò il permesso di svolgere rassegne cinematografiche sul cinema gay, e nel maggio 2011 uno studente della Bocconi appartenente all'associazione LGBT "BEST Bocconi Equal Students" fu aggredito nei corridoi dell'ateneo mentre attaccava al muro un volantino con le iniziative anti omofobia.
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La Bocconi e l'Università Statale di Milano sono due tra i pochissimi atenei italiani ad avere associazioni LGBT. La strada da percorrere nel nostro paese quindi è ancora molto lunga, anche quando si relativizza la questione omofobia all'università, che in teoria dovrebbe essere il luogo che apre le menti...