La signora Frola e il signor Ponza, suo genero, di Luigi Pirandello
La signora Frola e il signor Ponza, suo genero. Sintesi e analisi della novella di Luigi Pirandello rielaborata all'interno di Così è se vi pare
LA SIGNORA FROLA E IL SIGNOR PONZA, SUO GENERO
La signora Frola e il signor Ponza, suo genero è una novella di Luigi Pirandello, raccolta in Novelle per un anno.
La novella si basa sul rapporto fra verità e finzione, come accade in molte opere dello scrittore siciliano, che a lungo ha analizzato questo tipo di dinamica anche nelle sue opere teatrali.
La novella è stata successivamente ripresa da Pirandello anche in Così è (se vi pare).
LA SIGNORA FROLA: RIASSUNTO
la novella si apre su una discussione che avviene nell'appartamento del consigliere Agazzi: si parla di una strana famiglia che, in seguito a un terremoto, si è trasferita nello stesso condominio. Si dice che il nuovo inquilino, il signor Ponza, abbia alloggiato la suocera, la signora Frola, nell’appartamento che si trova davanti a quello del signor Agazzi e che le impedirebbe di vedere la figlia, che abita al piano superiore.
inizialmente a partecipare alla discussione sono Amalia Agazzi, sua figlia Dina e il fratello Lamberto Laudisi, ma poi il salotto si riempie di persone curiose, arrivate nell'appartamento per discutere di quanto sta accadendo.
Nella sequenza successiva, ai nuovi arrivati vengono più o meno esplicitamente richieste informazioni. I risultati però sono che la confusione aumenta: la signora Frola spiega che suo genero è pazzo, perché è convinto di essere rimasto vedovo e di essersi risposato con un’altra donna che non ha alcuna parentela con lei. Il signor Ponza, dal canto suo, sostiene invece che è sua suocera ad essere impazzita e che, non volendosi rassegnare alla scomparsa della figlia, sia convinta che viva ancora con lui.
le due versioni sono in completa opposizione. Ad essere scettico è Laudisi: secondo lui entrambi potrebbero aver ragione. Tuttavia, il suo punto di vista viene ritenuto insensato.
Il consigliere Agazzi ordina delle ricerche in prefettura e cerca di fare in modo che i due si incontrino: in entrambi i casi l'esito è nullo.
Viene quindi interpellata la signora Ponza, che esclama: “io sono colei che mi si crede” senza rivelare la sua identità. La novella, insomma, si chiude con un dilemma insoluto.
SIGNORA FROLA: PERSONAGGI
La caratteristica che accomuna tutti i personaggi, tranne Laudisi, è la curiosità.
- Amalia Agazzi: ha circa quarantacinque anni. Moglie del consigliere Agazzi, mostra un contegno di importanza ostentata. Curiosa, ha grandi capacità organizzative, che dimostra progettando continuamente piani per scoprire la verità.
- Lamberto Laudisi: è il fratello della signora Agazzi. Ha circa quaranta anni, è elegante, senza ricercatezze. Non è curioso come gli altri personaggi, e crede nell’esistenza di due possibili verità. Sconcerta continuamente gli altri con discorsi e riflessioni che nessuno capisce. Alla fine, mostrerà di aver ragione.
- Signora Frola: è un’anziana signora, semplice, molto affabile. Ha una grande tristezza negli occhi attenuata da un costante sorriso sulle labbra. Le simpatie della maggior parte degli altri personaggi vanno a lei, perché vista come una vittima del signor Ponza.
- Signor Ponza: è un uomo tozzo, bruno, quasi truce. Tutto in lui appare cupo: ha i capelli neri, fitti, una fronte bassa e grossi baffi neri, inoltre veste sempre di nero. All’inizio viene accusato di tener prigioniere sua suocera e sua moglie, e viene ritenuto pazzo dagli altri personaggi.
- Consigliere Agazzi: marito della signora Amalia, ha circa cinquanta anni. Rosso di capelli, ha la barba e indossa un paio di occhiali cerchiati d’oro. Cerca costantemente di trovare documenti che chiariscano la situazione della famiglia Ponza.
- Dina: ha diciannove anni, ed è la figlia dei coniugi Agazzi. Partecipa alla discussione e aiuta la madre ad organizzare i vari piani per trovare la verità.
- A questi personaggi si aggiungono una schiera di amici: i coniugi Sirelli, la signora Cini, la signora Nenni e il commissario Centauri.