La Relazione Uomo-Natura: come le attività umane influenzano l'ambiente

Come la relazione uomo-natura influenza l'ambiente: dall'inquinamento al cambiamento climatico fino agli impatti sulla biodiversità

La Relazione Uomo-Natura: come le attività umane influenzano l'ambiente
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La Relazione Uomo-Natura: come le attività umane influenzano l'ambiente

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Si parla sempre più spesso di inquinamento, cambiamento climatico e danni all’ambiente e il responsabile principale è sicuramente l’uomo: le attività industriali, tecnologiche, il nostro stile di vita e altri comportamenti che teniamo quotidianamente soprattutto nelle zone ricche del mondo, vanno ad influenzare significativamente quella che è la relazione uomo-natura. Il tema, di grande tendenza, viene portato avanti da tantissimi attivisti alcuni dei quali giovanissimi: basti pensare al fenomeno Greta Thunberg e ai tantissimi studenti che scelgono di sviluppare il topic per la propria tesina di terza media.

In che modo l'uomo influenza l'ambiente?

I nostri comportamenti quotidiani vanno ad influenzare l’ambiente. Argomenti come l’Agenda 2030 europea e i tantissimi incontri promossi dalle associazioni green, danno modo di comprendere come piccole azioni che non ci peserebbero troppo potrebbero fare la differenza.

La scelta di fare acquisti di fast fashion o di non riciclare correttamente, l’utilizzo di combustibili chimici, sostanze non naturali e il comportamento scorretto e leggero nel gettare rifiuti può andare a causare gravi scompensi nell’ambiente che possiamo verificare giorno dopo giorno. Non si tratta solo dell’innalzamento delle temperature, possiamo notare un problema di specie in via d’estinzione, un numero sempre più alto di animali che subisce avvelenamento da plastica e sostanze nocive, rifiuti depositati sui fondali marini che causano la morte dei coralli e molto altro ancora.

Quali sono le attività umane che inquinano?

L'impatto dell'uomo sull'ambiente è vasto e va ad agire a livello multidimensionale, alterando in modo significativo quelli che sono gli ecosistemi naturali e contribuendo attivamente al fenomeno del cambiamento climatico. Tra le attività da ritenere responsabili ci sono:

  • Inquinamento. L'uomo contribuisce in diverse forme, agendo a livello atmosferico, idrico, del suolo e persino luminoso. Al primo posto, più che le case residenziali, ci sono le industrie che rilasciano grandi quantità di anidride carbonica e metano, che contribuiscono all'effetto serra e al riscaldamento globale. A livello di acqua invece, lo scarico di sostanze chimiche e rifiuti va a danneggiare gli habitat colpendo la biodiversità. A livello di suolo, invece, pesticidi e fertilizzanti chimici impiegati nell’agricoltura, vanno ad alterare la composizione del terreno influendo sulla salute di piante e animali;
  • Deforestazione. Si sta intervenendo in modo concreto per provare a contrastare l’abbattimento delle foreste e degli spazi verdi per lo sviluppo urbano, industriale o la creazione di terreni agricoli. Se in Europa alcune regolamentazioni sono già intervenute severamente, nel resto del mondo gli habitat minacciati che mettono in pericolo la biodiversità sono ancora tanti;
  • Uso eccessivo delle risorse. Un dato allarmante riguarda l’impiego di combustibili, acqua, energia. Non solo in ambito professionale e industriale, anche in quello residenziale si deve intervenire per ridurre, migliorando l’efficienza dei sistemi e soprattutto evitando sprechi.  

Quali sono i danni causati dalle attività umane?

Le attività umane hanno causato danni estesi all'ambiente, con ripercussioni dirette e indirette sulla biodiversità, il clima, la qualità dell'aria e dell'acqua, la salute umana e la stabilità delle comunità, proviamo ad analizzarli nel dettaglio.

Al primo posto c’è, senza alcun dubbio, la perdita della biodiversità. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare perché è la base per fare in modo che gli ecosistemi lavorino e funzionino in modo equilibrato. Azioni come la deforestazione, l'urbanizzazione, l'inquinamento, la caccia eccessiva e la pesca, hanno impattato tantissimo.

Come accennato, il cambiamento climatico è tra le conseguenze dirette che possiamo costatare ogni giorno: combustibili fossili, attività industriali e deforestazione hanno portato ad un aumento delle temperature a livello globale. Oltre ai fenomeni meteorologici più violenti e frequenti, si va a notare un eccessivo scioglimento dei ghiacci e un progressivo innalzamento del mare.

Le attività umane vanno ad impattare sull’ambiente soprattutto causando inquinamento: sostanze nocive, tra cui metalli pesanti, particolato, pesticidi e plastica sono spesso dispersi in modo incontrollato, tanto dai comuni cittadini quanto dalle imprese. Il danno a flora e fauna non è misurabile ma è importante sottolineare come vada ad impattare persino sulla salute umana: sono in aumento le malattie respiratorie, le cardiovascolari e alcune tipologie di cancro.

Le attività che tutelano l’ambiente

A livello generale, ci sono diverse pratiche che dovremmo mettere in atto per poter proteggere al massimo l'ambiente. in cima c'è sicuramente quello di adottare politiche sostenibili in ambito industriale e ovviamente anche in quello agricolo.

Ma è soprattutto l’economica circolare che potrebbe fare la differenza: evitare il consumismo, il gettare rifiuti che potrebbero avere una seconda vita preferendo l’acquisto di qualità alla quantità che cambierebbe le cose.

In più, soprattutto per le nuove generazioni, fornire un’educazione ambientale basata su consapevolezza e importanza dei piccoli gesti sembrerebbe importante. Basti pensare come, proprio i più giovani, siano più inclini a limitare il consumo di carne talvolta passando ad una dieta vegetariana o a limitare il consumo di carburante preferendo soluzioni più green per gli spostamenti. Famosissima in questo campo è Greta Thunberg, giovane voce del settore attivismo green.

Come possiamo aiutare il pianeta

Nel nostro piccolo, ogni giorno, possiamo fare la differenza scegliendo comportamenti più sostenibili, green ed ecologici che fanno bene all’ambiente e ovviamente anche alla nostra salute.

Un esempio? Evitare spreco di risorse: dal chiudere l’acqua mentre ci si insapona sotto la doccia o si lavano i denti all’ottimizzazione di lavatrici e lavastoviglie. Quando possibile, evitare di tenere gli elettrodomestici in stand-by e a livello domestico investire nell’efficientamento energetico, ad esempio sostituendo gli infissi.

Altre buone norme, che possono aiutare, sono sicuramente quella di preferire mezzi pubblici alla propria auto o ancor meglio la bicicletta: ne esistono anche di ultima generazione come quelle a pedalata assistita, per aiutare chi non è sportivo.

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